“Vogliamo fare bella figura”
La quiete prima della bolgia. Il Lugano è giunto a Istanbul in mattinata a bordo di un volo charter e nel tardo pomeriggio si è allenato sul terreno che giovedì sera ospiterà la sfida con il Besiktas per la seconda giornata del girone di Conference League. Uno stadio moderno e accogliente che tra 24 ore si riempirà di tifosi tra i più calorosi del paese. La rosa a disposizione dello staff bianconero manca solo degli infortunati Valenzuela, Mahou e Osigwe. Anche Bislimi e Arigoni, che avevano saltato il match di Winterthur, sono tornati a disposizione.
Dare continuità
Prima dell’allenamento il tecnico Mattia Croci-Torti e Renato Steffen hanno risposto alle domande dei giornalisti ticinesi e turchi. All’allenatore è stato chiesto: dopo il pareggio contro i norvegesi a Zurigo vi tocca la sfida a Istanbul contro una squadra di grande tradizione e in uno degli stadi più caldi d’Europa. Che emozioni si provano alla viglia di una partita di questa portata?
“Siamo molto contenti di essere in questo paese e in questo stadio. Istanbul è una città di calcio ed è un piacere per noi disputare un incontro in questo stadio. Siamo convinti di essere in Turchia per fare bella figura e dunque prepareremo la partita nel migliore dei modi e cercheremo di dare continuità al pareggio casalingo con il Bodo¢/Glimt puntando su un’altra prestazione positiva perché siamo convinti che possiamo portar via punti anche da qui, pur se sarà molto difficile. L’impatto sarà qualcosa di diverso dal solito però cercheremo di dare continuità dobbiamo abituarci al più presto per poi giocare come sappiamo”.
Punti cercansi
-Per dove si gioca e per la caratura dell’avversario quella con il Besiktas può essere considerata finora la partita più importante della tua carriera, senti una pressione diversa?
“Sono molto tranquillo. Da assistente allenatore ho avuto la fortuna di affrontare squadre come Dinamo Kiev, Steaua Bucarest e Copenaghen. Abbiamo già giocato in stadi importanti e anche più grandi di questo. Non vedo l’ora di iniziare la partita. L’importante anche per me sarà di essere sempre lucido. Attualmente non sento grande pressione, sono tranquillo. Poi sicuramente è una delle partite più importanti della mia carriera di tecnico che è appena iniziata. Come lo sono state, quando iniziavo a giocare ad alti livelli, le trasferte a Basilea o contro l’YB. Queste sfide le vivo con il sorriso sulle labbra, penso che siano le soddisfazione non solo di una carriera di allenatore ma personali che uno si toglie in un’intera vita. Non siamo qui per godercela ma per fare una prestazione forte. Non siamo venuti per guardare la città o per vedere lo stadio e i tifosi ma perché vogliamo portare assolutamente a casa almeno un punto e sono sicuro che possiamo farne anche tre. la nostra squadra ha le qualità per mettere in difficoltà il Besiktas, sappiamo chi siamo e domani spero di non vedere in campo una squadra intimorita ma coraggiosa che se la gioca dal primo minuto.”
Polivalenti e fisici
-Prima della sfida con il Bodo¢/Glimt avevi descritto la squadra norvegese in modo perfetto come si era visto poi sul campo. Dovessi descrivere gli avversari turchi come lo faresti, sembra che ultimamente facciano un po’ fatica a segnare?`
“E’ una squadra polivalente, costruiscono a volte a quattro a volte a tre. Durante la partita cambiano spesso. Si basano molto sulla forza fisica sia dietro con i loro difensori centrali come Bailly, sia in attacco con elementi come Aboubacar. Hanno un’asse centrale forte e sono molto bravi ad andare. Non sarà facile difendersi all’inizio perché in ogni match hanno costruito e attaccato in maniera diversa, quindi sarà importante che anche noi dello staff riusciamo a leggere al meglio all’inizio il loro modo di stare in campo. Quello che hanno fatto sia in campionato che a livello europeo è stato cambiare spesso, non l’atteggiamento, ma la tattica di gioco.”
Altre rotazioni
-E voi come affronterete la sfida, hai già in testa la formazione titolare?
“Ho le idee chiare. Siamo alla sesta partita di questo tour de force che prevedeva 7 match in 25 giorni. Cerchiamo sempre di arrivare con giocatori freschi, cambiando sempre qualcosa. Dopo la partita di Winterthur cambieremo ancora tre o quattro elementi per dare alla squadra freschezza ed energia, che è quello di cui abbiamo bisogno. Sono preparato per quello che accadrà domani senza dimenticarci l’obiettivo del campionato con la sfida di domenica con il Servette. Le rotazioni che abbiamo fatto da Lancy in poi erano tutte studiate e preparate: cerchiamo di mettere sempre in campo la squadra più fresca e in forma possibile.”
Rispetto senza paura
-Quale ritiene sia il ruolo e le possibilità del Lugano in questo gruppo di Conference League?
“Siamo consci di essere capitati in un gruppo difficile e tosto con squadre come Bruges e Besiktas ma anche con lo stesso Bodö/Glimt che in Europa ha sempre fatto molto bene. Siamo qui per cercare di fare il meglio possibile cerchiamo di prendere partita per partita, senza concentrarci troppo su quello che accadrà alla fine del sesto incontro. Dunque vogliamo concentrarci solo sui 90 minuti che ci attendono domani perché la nostra forza è quella, pensare alla partita da giocare senza guardare troppo avanti. Sappiamo che siamo la Cenerentola del gruppo, la squadra con meno giocatori di esperienza e con il budget più basso. Ma questo non ci interessa, cerchiamo di fare quello che abbiamo fatto con il Bodö/Glimt e cioè provare a mettere in difficoltà gli avversari. Cercheremo di farlo anche domani rispettando la forza del Besiktas.
Steffen: tutti responsabili
-Renato sei uno dei pochi che ha già disputato partite di questo livello e in stadio simili a questo. Senti la responsabilità di aiutare e guidare i compagni più giovani domani sera?
“Già discutendo con i compagni in questi giorni abbiamo parlato dell’atmosfera che si vivrà domani. Le partite in generale e quelle difficili a maggior ragione vanno preparate già il giorno precedente. Cercheremo di far fronte a un match difficile a Istanbul. E’ vero che sono forse il più esperto e che ho già calciato campi molto difficili però tengo a dire che domani tutti i giocatori avranno la stessa responsabilità di fronte all’avversario e nel contesto ambientale difficile.”
-Domani incontrerai grandi avversari come ai tempi in cui giocavi in Bundesliga. Non hai nostalgia di quel campionato?
No assolutamente. È sempre bello e stimolante affrontare i migliori giocatori in ambito europeo, mi succede anche conta nazionale e sicuramente mi fa piacere. II livello in queste competizioni è superiore al solito, ma noi facciamo questo mestiere per poter disputare partite come quella di domani».