Lugano sbanca San Gallo nella ripresa 3

“Vittoria del coraggio e della qualità”

Dopo un primo tempo timido, nel quale sembrava che il San Gallo potesse fare un solo boccone dei bianconeri, c’è stata una ripresa eccellente. Con addirittura venti minuti finali di calcio spettacolare, basti dire che il migliore dei locali è stato alla fine il portiere ghanese Zigi che ha salvato la sua porta da un paio di reti sicure. 

Crüs: scacciata la paura

Come spiegare i due volti della squadra? Ha cercato di farlo al fischio finale il tecnico Mattia Croci-Torti. “E’ successo che ogni tanto gli allenatori azzeccano le scelte e talvolta le sbagliano. Sapevo che i primi 20′ sarebbero stati difficili e che loro, dopo sette partite che non vincevano, avrebbero avuto una forte reazione di pancia. Così è stato.  Abbiamo fatto fatica a riuscire a giocare, non volevamo assumerci rischi, insomma ci è mancato il coraggio. Quando lo mettiamo in campo possiamo battere chiunque. Lo si è visto nel secondo tempo, è vero che abbiamo cambiato qualcosa sul piano tattico ma la verità è che ognuno ha voluto giocare e provocare qualcosa senza paura. Dal primo istante dopo la pausa si è capito che volevamo girare la partita. Ancora una volta si è visto il carattere di questa squadra che ha cercato fino alla fine la vittoria. Ad immagine dei tre dietro (Doumbia, Hajrizi e Daprelà) che hanno cambiato il volto alla squadra, cercando sempre la giocata. Anche Bottani davanti alla difesa è stato incredibile. Non è giusto comunque parlare dei singoli: tutti i giocatori in campo,po nel secondo tempo hanno fatto quello che dovevano, volevano la vittoria e l’hanno ottenuta con qualità Sono un allenatore contento perché ha visto la squadra credere in quello che fa e  applicare quanto lavoriamo in settimana. Anche stasera abbiamo avuto il 58 per cento di possesso del pallone e  non è evidente al Kybunpark, così come crearsi occasioni su occasioni come abbiamo fatto nel secondo tempo. Vuol dire che il carattere è quello giusto, gli obiettivi ce li abbiamo in testa e dobbiamo andare avanti su questa strada. Sono molto soddisfatto della qualità mostrata in trasferta, siamo sempre usciti palla al piede e penso che i tifosi si siano divertiti. Ora recuperiamo i giocatori, già non è un caso che le ultime due partite le abbiamo vinte con elementi entrati dalla panchina. Speriamo di far divertire tutti.”

“Ora tutti a Berna”

Al tecnico bianconero i giornalisti fanno notare che è la prima volta in stagione che il Lugano batte il  San Gallo, l’ultima vittoria risale infatti allo scorso mese di maggio nella finale di Coppa. “Con Zeidler non ero mai riuscito a vincere in campionato ed era una cosa che avevo qui. Dovevamo cercare di tornare alla vittoria e l’abbiamo fatto nel momento giusto. Era una sfida che contava tantissimo, ogni tanto guardavo il tabellone e vedevo che il Servette continuava a segnare contro lo Zurigo e ho detto ai ragazzi: non possiamo mollare e farli scappare. Siamo ancora lì ed è bello. Spero che questa vittoria porti un po’ di entusiasmo e che sabato a Cornaredo ci sia tanta gente. E che a Berna il 4 giugno non arrivino 9 a 10 mila persone ma che tutti i biglietti disponibili per i ticinesi vengano acquistati perché questa squadra inizia a meritarselo e spero che la gente se ne accorga.”

Sabbatini: poca pazienza

La metamorfosi luganese è stata spiegata alla fine anche da capitan Sabbatini. “Nei primi 45 minuti, anche nelle occasioni in cui non eravamo pressati, abbiamo giocato con troppa fretta e quindi imprecisione. Strano perché di solito siamo abituati a gestire la palla con pazienza. Nel secondo tempo la partita è completamente cambiata e i sangallesi hanno percepito che noi eravamo in fiducia mentre loro hanno cominciato a dubitare. Anche le poche volte che sono venuti a cercarci alti non sono riusciti a conquistare il pallone. E’ stata una vittoria più che meritata.”

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