Tami: vittoria che ci dà ulteriore morale

Legittimo orgoglio nell’ambiente bianconero. La squadra che, secondo alcuni soloni d’oltralpe, rischiava di far fare una brutta figura alla Svizzera in campo europeo ha ottenuto due vittorie su tre a Lucerna. E nell’incontro perso aveva dominato per 45′ lo Steaua Bucarest avendo solo per un black out di qualche minuto nella ripresa. Ma questo è il calcio. Stasera i bianconeri hanno confermato l’eccellente momento che stanno vivendo: squadra solida e che pratica un buon calcio tanto da crearsi in ogni gara parecchie occasioni da rete. La vittoria contro il Beer Sheva non fa una grinza. Il presidente Renzetti è sceso negli spogliatoio a fine gara per complimentarsi con staff e giocatori. L’unico suo rammarico è che il Viktoria Pilsen abbia superato i rumeni e quindi il Lugano non può più andare avanti in Europa League, nonostante le ottime prestazioni e l’affermazione di stasera.

Al tecnico Pier Tami viene chiesto se in quest’ottica quella di stasera sia una vittoria amara?

“E’ una vittoria bellissima, non esistono vittorie amare né inutili. I tre punti europei ci danno tanto morale, consapevolezza ed energia e ne avremo bisogno visti gli impegni che ci attendono. Sono orgoglioso dei sei punti conquistati in Europa Leagu3 quando manca ancora una gara al termine. Posso solo esprimere parole positive e l’ho detto ai ragazzi”.

-Ma non c’è un po’ di rammarico specie se si pensa alla partita con lo Steaua che stavate conducendo per 1-0 dopo aver dominato il primo tempo?

“Se andiamo a vedere tutti gli episodi puoi sempre avere qualche rammarico. E’ vero che i rumeni in sette minuti ci hanno girato la gara. Ma noi dovevamo crescere e siamo cresciuti. Le difficoltà all’inizio di questa competizione erano tante, così come le incognite. C’è modo e modo per venir eliminati in Europa e noi non abbiamo certamente sfigurato anzi abbiamo onorato la competizione. Nessuno ci ha messo sotto, nemmeno il Viktoria Pilsen contro cui abbiamo fatto un primo tempo alla pari e sul loro campo. E scusate se è poco: loro hanno vinto tutte le ultime 14 partite disputate, non credo che nel continente ci siano altri casi simili e qualcosa questo vorrà pur dire. Ripeto l’obiettivo era crescere e la squadra sta crescendo a vista d’occhio”.

-Come spieghi la scelta di schierare Bottani quali prima punta?

“Ho fatto un ragionamento sulle due partite e cioè questa e quella di domenica contro lo Young Boys. Dal punto di vista fisico non credo che Gerndt potesse disputare due volte 90′ a questa intensità e visto quanto lui dà in partita. Mattia non è un ripiego: mi piace come gioca da prima punta, come difende la palla e dialoga con i compagni. A proposito di difesa stasera gli attaccanti sono stati i primi difensori e hanno aiutato la squadra, alla pari dei centrocampisti. In fase difensiva siamo stati molto bravi a raddoppiare e a evitare pericoli. Ripeto Bottani può giocare da esterno ma può fare anche la prima punta, tanto più che abbiamo dei centrocampisti bravi a inserirsi.”

-Hai ragionato sulle due partite anche nella scelta del portiere o la conferma di Kiassumbua significa la definitiva bocciatura di Da Costa?

“Non è assolutamente un cambiamento definitivo. Avevo visto David  un po’ in difficoltà e ho deciso di schierare Jöel con il San Gallo e anche stasera. Ma abbiamo bisogno del Da Costa che conosciamo. Appena tornerà ritroverà il posto da titolare. Quanto a Kiassumbua ha fatto bene in queste due partite.”

-I giocatori sono delusi per l’eliminazione o soddisfatti per la vittoria?

“Un po’ di delusione c’è sicuramente. Con queste prestazioni hanno la consapevolezza che si sarebbe anche potuto fare un risultato inaspettato. E’ un’esperienza che vorremmo poter rivivere: a questo proposito tra una settimana c’è un appuntamento importante, la partita di Coppa svizzera con il Grasshopper. Ci teniamo molto. Ormai si è visto che si può giocare un certo tipo di calcio e lo si può ripetere.”

 

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