Tami: sentivamo di poter far risultato
Comprensibile gioia nello spogliatoio bianconero a fine partita. Tra i giornalisti c’è chi ricorda che era dal 13 agosto 2000 che il Lugano non vinceva a Basilea, mentre altri auspicano -come successe nell’andata dopo lo 0-4 di Cornaredo- che il match con i renani possa dare il via a una serie positiva. Il presidente Renzetti appare tranquillo pur se ammette che “un po’ di storia oggi l’abbiamo fatta. Si è vinto una partita importante con il gioco e con la forza del gruppo. Un successo che premia il lavoro fatto in questi ultimi anni per far costantemente crescere la società e la squadra. Non bisogna comunque abbassare la guardia perché sia Thun sia Lucerna hanno vinto e la stagione sarà dura e combattuta. Quanto a Janko lo dovremmo presentare in conferenza stampa martedì”.
Il tecnico Pier Tami spiega che staff e squadra credevano di poter raccogliere punti a Basilea. “Sono molto contento specialmente dei primi 60 giocati dalla mia squadra. Volevamo giocarcela con coraggio e personalità e così è stato. Nel primo tempo avremmo dovuto addirittura segnare almeno un altro gol. La partita si è sviluppata come l’avevamo preparata: abbiamo concesso poco e sulle fasce siamo riusciti a bloccare Lang che è attualmente il pericolo pubblico numero 1 nel campionato svizzero. Senza dimenticare Ajeti che per me è l’attaccante più forte in circolazione, ma oggi Sulmoni su di lui è stato perfetto. Oltre ai difensori vanno elogiati anche i centrocampisti e le punte pronti a sacrificarsi per 90 minuti. Da domani dobbiamo comunque pensare al Sion che arriverà sabato a Cornaredo, un impegno se possibile più difficile di quello odierno.”
-Cosa ha detto ai ragazzi nello spogliatoio a metà tempo?
“Mi ero accorto che c’era stato qualche calo di tensione sul finire del tempo, con palle perse in uscita e corse senza palla fatte senza la necessaria determinazione. Ho detto che questi cali non andavano ripetuti se volevamo uscire con un risultato. Inoltre ho spiegato che il Basilea ci avrebbe aggredito con tanti uomini e che ci sarebbe stato da soffrire. Siamo riusciti nel compito anche se negli ultimi 20′ le forze fisiche di qualche giocatore sono venute un po’ a mancare. Bottani e Piccinocchi hanno dovuto essere sostituiti per qualche problema. Pure Daprelà già a metà tempo sentiva “carico” sui muscoli ma ha stretto i denti sino al termine.”
-Quali sono a questo punto gli obiettivi del Lugano?
“Restano quelli fissati. Dobbiamo riuscire a riproporre questo tipo di calcio su qualsiasi campo e contro qualsiasi avversario, cosa che nell’andata non sempre ci è riuscita specie in casa. Oggi abbiamo fatto un bel passo ma anche nelle prossime partite dobbiamo dimostrare di essere migliorati e maturati”.