Tami: contento di affrontare il Basilea
Prima dell’allenamento di venerdì pomeriggio il tecnico Pier Tami ha incontrato i giornalisti nel settimanale incontro. La prima domanda ha riguardato il ritorno in bianconero di Mattia Bottani.
“Mi auguro che dia il massimo impegno per integrarsi in un gruppo che è diverso da quello che aveva lasciato. Non ho dubbi che le sue qualità ci verranno utili nel corso del campionato”.
-Lo vede maggiormente come seconda punta o centrocampista esterno: dovrà adattarsi Bottani al vostro modulo o viceversa?
“Dico sempre che se il giocatore deve adattarsi al modulo tu perdi in qualità. Ogni tecnico deve adattare il modulo agli elementi che ha a disposizione, questo non significa che noi cambieremo modulo per Mattia ma che lui ci potrà dare delle soluzioni tattiche diverse rispetto alla situazione attuale. Puoi giocare con le tre punte, con il trequartista, puoi variare insomma rispetto a oggi.”
-Non è un po’ un giocatore che rimane incompiuto, si preconizzava una grande carriera e poi ha fatto tre gol in CL lo scorso anno?
“Mi auguro di no. Spero che veramente possa trovare serenità e piacere di giocare, poi i valori non è che cambino di anno in anno. A Wil ha avuto una stagione difficile come l’hanno avuta tutti coloro che erano lì la scorsa stagione. Quindi in quel contesto nessuno poteva uscirne da solo. Spero che Mattia arrivando in un gruppo forte, coeso, professionale e trovando un ambiente per lui ottimale possa confermare quanto di buono aveva fatto vedere a Lugano nel suo primo anno di Super League.”
-Bottani è un elemento che dà il meglio di sé quando sente il massimo della fiducia.
“Questo vale per tutti i giocatori e le persone nel proprio ambito. Se sono considerate e rispettate danno il meglio, altrimenti diventa difficile. Tutti i giocatori che sono a Lugano hanno la mia completa fiducia, sono i nostri, i migliori del mondo e ce li teniamo stretti”.
-Finalmente è arrivato il tesseramento di Yao, altro elemento importante.
“E’ così: in difesa i tre centrali avevano una sola alternativa in Kovacic. Yao è un difensore diverso da quelli che abbiamo, non è un marcantonio ma è estremamente veloce sul breve, con una buona tecnica. Anche lui ci può dare alternative diverse sul piano tattico, passando anche a difendere a quattro.”
-Passando dal San Gallo al Basilea, si è visto che il Lugano gioca ma non riesce a concretizzare. Avete fatto qualche lavoro particolare in proposito?
“L’unica cosa della quale mi sono lamentato in questo periodo è che non possiamo lavorare, i contenuti degli allenamenti sono principalmente consacrati al recupero fisico e alla preparazione psico-atletica del prossimo impegno. Il recupero con i sangallesi è stato disgraziato in tutti i sensi: avrei voluto fare sedute per migliorare determinati movimenti ma bisogna dare priorità a evitare gli infortuni, quindi niente sprint e tiri. Metto sul piatto la salvaguardia della salute, visto che le cose stanno andando bene dal punto di vista della crescita della squadra. Certo sono contento che dopo la partita di domenica abbiamo una settimana di lavoro tranquillo ed era un bel po’ che non capitava”.
-Il nuovo capitano del Basilea Sucky ha detto che cercheranno di evitare errori di deconcentrazione visto che con il Grasshopper, dopo esser stati in vantaggio per 3-0, hanno rischiato di farsi raggiungere. Non è la prima volta che calano nella parte finale di un match.
“Io ho visto una squadra fortissima. Per 70 minuti il Basilea ha giocato un grande calcio, interpretando al meglio lo stesso sistema e gli stessi principi di gioco che abbiamo noi. A differenza di quanto hanno fatto Zurigo e San Gallo che per affrontarci hanno cambiato completamente sistema, i renani continueranno a giocare come fanno. Nel primo tempo hanno schiacciato il Grasshopper nella sua metà campo, con le loro importanti qualità tecniche e fisiche. Sarà un bell’impegno e sono contento che arrivi il Basilea perché voglio misurare il valore del nostro gioco ma fuori casa andando contro la squadra più forte del campionato, vedere cosa sappiamo proporre.”
-Come ha visto Piccinocchi in questi giorni?
“L’ho visto bene. Non gli ho detto nulla perché non c’era nulla da dire. Gli errori e gli infortuni nel calcio succedono, penso che abbia la capacità di guardare oltre. Nella ripresa ero restio a cambiare qualcosa perché la squadra stava giocando bene e metteva sotto il San Gallo in ogni zona del campo, avevamo il controllo totale della situazione. Non è mia abitudine cambiare per cambiare, salvo per dare freschezza a qualcuno nello stesso ruolo.”
-Gerndt si sta già muovendo molto e aiuta la squadra ma tu ti aspettavi forse di vederlo più vicino alla porta?
“Sono contentissimo della mole di lavoro che sta facendo. Non ha ancora raggiunto la sua migliore forma, le difficoltà incontrate da lui e dagli altri contro il San Gallo nel secondo tempo sono dovute al fatto che loro erano nove giocatori arroccati dietro ed era difficile trovare spazi. Lui è un elemento che si muove bene negli spazi, quando siamo riusciti a mettere palloni importanti in area nel gioco aereo sono stati più bravi loro.”
-In queste due ultime partite hai messo in campo gli stessi interpreti. Pensi a qualche alternativa per il futuro?
“Quando perdi una partita specie in casa ti dici qualcosa dobbiamo cambiare. Lo faccio se vedo che qualche giocatore è in difficoltà o non risponde al massimo delle sue qualità. Però a me la squadra sta dando soddisfazioni, ci sono cose che possiamo e dobbiamo migliorare. E’ vero che con l’arrivo di Yao -che è più avanti tecnicamente e fisicamente rispetto a Kovacic- abbiamo un’alternativa da subito. Per il resto tutti stanno bene e così come quelli che oggi sono in panchina. C’è ancora qualcuno come Milosavljevic un po’ in ritardo nei movimenti e avrebbe bisogno del lavoro che in queste settimane non abbiamo potuto fare.”
-Bottani a Basilea entra in considerazione?
“No, bisogna prima capire come sta. Prima deve mostrare in allenamento il suo grado di preparazione, dobbiamo parlarci. Yao invece verrà convocato, può andare in panchina o addirittura partire”.
-Padalino e Culina come stanno?
“Non voglio rischiare troppo con loro. Prima devono fare qualche minuto in una partita vera ad esempio con l’U21. Magari già in questo week-end se se la sentono”.
-Non ti aspetti più nessuno dal mercato in attacco?
“Non ho detto questo. So che il presidente sta sempre attento al mercato. Quello che non faccio è aspettarmi qualcosa. Mi concentro su chi abbiamo, con questi possiamo fare qualcosa di buono. Se poi arriverà qualcuno ben venga, aumenta la competizione e la qualità. Ma deve arrivare in un gruppo e accettare questa competizione. La cosa principale è avere non solo “il” giocatore, ma elementi che ti permettano di fare dei cambi senza perdere di qualità. In questo senso l’arrivo di Bottani e la qualifica di Yao vanno benissimo. Dopo la pausa della nazionale in 22 giorni avremo otto partite. Entriamo in questa centrifuga. Dobbiamo anche pensare a chi non ha fatto la preparazione completa (tipo Golemic, Crinigoj e Mariani). Quindi avere qualche alternativa andrà bene. Ma trovare sul mercato il giocatore che ti cambia la stagione è molto difficile. La nostra forza dovrà essere la squadra. Il miglior acquisto sarà il gioco. Non dobbiamo dipendere da un solo o due giocatori, perché poi quando mancano questi sei fritto. Dobbiamo essere solidi dappertutto indipendentemente dai giocatori che potrebbero arrivare o mancare”.