Si è spento Simonetto Simonetti

Si è spento Simonetto Simonetti

Lutto in casa bianconera. Si è spento lunedì Simonetto Simonetti, attaccante di buon valore, che ha giocato 122 partite con la maglia del FC Lugano realizzando 36 gol. Era nato il 9 aprile 1941 e abitava a Massagno. Figlio di emigranti provenienti dalla Liguria era cresciuto a Bodio e lì aveva dato i primi calci al pallone. Erano gli anni d’oro della Monteforno che impiegava 2000 dipendenti e la locale squadra si faceva valere nel calcio regionale e non solo. Venne organizzata persino un’amichevole con l’Inter di Helenio Herrera nel corso della quale “Simo” si mise in evidenza.

Da Bodio a Lugano

Il suo passaggio a Lugano fu quasi naturale, tanto più che anche i colori sociali del Bodio erano bianconeri. L’esordio avvenne nel campionato 1964/65 con la prima rete segnata a Ginevra nella sconfitta per 4-1 contro il Servette. Allenatore era  Zaro e tra i compagni di squadra figuravano Panizzolo, Boffi, Bossi, Signorelli, Terzaghi, Mungai, Rovatti e altri. L’apice della carriera di Simonetto fu la conquista della Coppa svizzera nel 1968. Dopo aver eliminato il Lucerna in semifinale, i bianconeri affrontarono nell’atto conclusivo il Winterthur di Caravatti. Vinse il Lugano per 2-1 con reti di Luttrop e dello stesso Simonetti. L’undici, allenato da Louis Maurer, era il famoso: Prosperi, Egli, Indemini, Signorelli, Pullica, Coduri, Gottardi, Lusenti, Simonetti, Luttrop, Brenna. Un dream team che è passato alla storia calcistica nazionale.

La visita a Cornaredo

In tutti questi anni “Simo” ha continuato a seguire il calcio e il suo Lugano. Nello scorso mese di marzo è sceso a Cornaredo in compagnia del figlio Nicola per alzare la coppa svizzera che il club bianconero aveva vinto l’anno prima per la quarta volta. Era apparso commosso incontrando Mattia Croci-Torti e il suo vice Carlo Ortelli (TiPress) e aveva simpaticamente ricordato i suoi tempi: “quando vincemmo la Coppa ci misi due o tre giorni a rendermi conto di quello che era successo”.

Minuto di raccoglimento domenica contro il Winterthur

Dopo aver smesso con il calcio Simonetto si è dilettato anche con il tennis con buoni risultati. Per anni ha lavorato nell’officina meccanica dell’allora TSI. Non sono previsti  funerali in quanto lo scomparso aveva deciso di mettere a disposizione della scienza medica il suo corpo.

Un minuto di raccoglimento per onorarne la memoria verrà osservato domenica 10 dicembre a Cornaredo, sia perché mercoledì 6 nella partita contro il Basilea si celebra il SabbaDay, sia perché domenica pomeriggio a Lugano è in cartellone Lugano-Winterthur, sfida dall’alto valore simbolico visto che fu proprio contro i Leoni zurighesi che Simonetto e compagni conquistarono la Coppa Svizzera nel 1968.

All’adorata moglie Luciana e ai figli Nicola e Sabrina i sensi del cordoglio e la vicinanza di tutta la grande famiglia bianconera.

 

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