Sfida tra capoliste giovedì a Belgrado

Sfida tra capoliste giovedì a Belgrado

Uscito a testa alta dai preliminari di UEFA Champions League il Lugano si vede immediatamente catapultato nei terzo turno preliminare di UEFA Europa League. L’avversario è il Partizan Belgrado e la partita di andata è fissata per giovedì 8 agosto alle ore 20 allo stadio Partizan situato sulla collina Topcider della capitale serba.

Belgrado città del calcio

Un impianto costruito nel 1948 e che ha subito lavori di ammodernamento nel 2010. Ha un terreno in erba naturale, con pista d’atletica e può ospitare quasi 33 mila spettatori. Quanto alla località di Belgrado conta un milione e mezzo di abitanti ed è attraversata da due grandi fiumi: Sava e Danubio. Molti la definiscono la città del calcio per via delle nove squadre che vi risiedono.

Polisportiva con 25 discipline

Il Partizan prende il nome dai partigiani jugoslavi che avevano combattuto la seconda guerra mondiale e che nel 1945 fondarono l’omonima polisportiva che comprende squadre di 25 discipline. Oltre al calcio le più famose sono il basket e la pallanuoto.

Derby eterno con la Stella Rossa

La rivale calcistica numero uno è la Stella Rossa, che negli ultimi anni è stata salvata dal fallimento e rilanciata alla grande dallo sponsor russo Gazprom. Le due squadre danno vita da sempre a quello che viene definito il “derby eterno” e che secondo gli osservatori  è una delle dieci stra-cittadine più accese al mondo. Negli ultimi due lustri è stata la Stella Rossa a primeggiare, aggiudicandosi oltre all’ultimo campionato anche la Coppa.

“Becchini” contro “zingari”

Singolari sono i soprannomi dei giocatori delle due acerrime avversarie. Quelli del Partizan originariamente venivano chiamati “creo-beli”, cioè rulli compressori. Ma da diversi anni, visti i colori sociali bianco e neri che assomigliano a quelli dei dipendenti del cimitero cittadino, hanno il nomignolo di  “becchini”. “Zingari” invece è l’appellativo dato agli avversari, sembra per le simpatie verso i rom.

In testa al campionato

Nel campionato serbo che è giunto, alla pari della Super League, alla terza giornata, il Partizan ha vinto tutte le partite (come il Lugano). Domenica scorsa la squadra si è imposta in casa contro lo Zeleznicar Pancevo per 2-0. Reti del difensore Markovic e di Jovanovic appena rientrato dal prestito a Basilea. La Stella Rossa segue in classifica staccata di due punti.

Eliminati dalla Dinamo Kiev

Al terzo turno dei preliminari di UEL il Partizan arriva dopo essere stato eliminato, come i bianconeri, dalla Champions. All’andata in trasferta  contro la Dinamo Kiev è finita 6-2 e anche nel ritorno gli ucraini si sono imposti per 3-0.

In Turchia, Danimarca o Belgio

Lunedì a Nyon sono intanto stati effettuati i sorteggi per definire l’immediato futuro di Lugano e Partizan. La vincente nel doppio confronto affronterà nei play off di Europa League  il Besiktas, già avversario dei bianconeri nei gironi di Conference League dello scorso anno. La perdente traslocherà invece in Conference per giocare contro chi avrà avuto la meglio tra Silkeborg (Danimarca)-Gent (Belgio). 

In finale di Coppa campioni

Il Partizan ha un’importante tradizione continentale.  E’ stato il primo club dell’est europeo ad arrivare in finale di Coppa dei campioni. Si era nel 1966 e la vittoria andò al Real Madrid di Pirri, Amancio e Gento per 2-1.

Nella CL  2004 imbattuti in casa

Più recentemente, cioè vent’anni or sono, nei gironi di Champions League, i serbi -inseriti assieme a Porto, Olympic Marsiglia e Real Madrid-  non persero nessuno dei tre incontri casalinghi.

L’ultimo titolo nel 2017

Su piano nazionale il prossimo avversario dei ragazzi di Croci-Torti vanta la conquista di 27 titoli (tra ex campionato jugolasvo e attuale Super Liga serba). L’ultimo  risale alla stagione  2016/17. Nel palmares anche 16 Coppe e una Mitropa Cup. 

Allenatore serbo giramondo

Allenatore della compagine è Aleksandar Stanojevic, serbo di 50 anni che si è seduto anche sulle panchine di Maccabi Haifa, Paok Salonicco, Al-Qadsiah (Arabia Saudita) e Konyaspor (Turchia). Nel massimo campionato di Serbia vanta un buon ruolino di marcia con 99 vittorie in 116 impegni (media punti 2.65).

Squadre giovani a confronto

Il valore della rosa a disposizione del tecnico è di 38.6 milioni di euro (contro i 35.7 del Lugano). L’età media è giovane e si attesta sui 25 anni (24.3 i bianconeri). Il Partizan possiede uno dei migliori settori giovanili a livello europeo e qualche anno fa venne paragonato a quello dell’Ajax. 

Stranieri di spessore

Gli elementi di spicco sono il centrale Markovic che ha giocato anche nell’Olympiakos, il trequartista norvegese Zahid (ex Panathinaikos), gli altri centrocampisti Young-un Gah coreano  e Natcho (Israelo-serbo).  In attacco la squadra si è rinforzata con il francese Kalulu (ex Basilea e Soachaux), il giovane peruviano Grimaldo e l’olandese originario di Curaçao Severina.

Nel 2013 eliminati dal Thun

A livello europeo vi sono due precedenti con squadre svizzere. Nel 2017 i serbi hanno incrociato l’YB nel girone di Europa League. Una vittoria (2-1 a Belgrado) e un pareggio (1-1) il loro bilancio. Per certi versi clamoroso il risultato del 2013 quando nelle qualificazioni di EL il Thun di Urs Fischer con gli ex bianconeri Sulmoni e Schirinzi, ebbe la meglio con un perentorio 3-0 alla Stockhorn Arena e un pareggio nel ritorno.

 

 

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