“Se pensiamo di fare i fenomeni ci prendono a sberle”
Il Lugano ha svolto l’allenamento di rifinitura venerdì pomeriggio prima di partire alla volta di Basilea dove sabato alle 20.30 è in programma la partita valida per la seconda giornata del campionato di Super League. Tutti presenti i giocatori della rosa. Prima di dirigere la seduta il tecnico Mattia Croci-Torti ha incontrato i giornalisti per la settimanale conferenza-stampa.
Vorranno far bene davanti ai tifosi
-Dopo il primo confronto di martedi con le “Special One” cosa dovrà fare di speciale sabato il Lugano per espugnare il St. Jakob Park e lanciare nel migliore dei modi la trasferta di Istanbul?
“Deve semplicemente sapere che vincere a Basilea è sempre difficile. Dobbiamo scendere in campo con grande umiltà e sapere che la squadra renana arriva da una brutta sconfitta e dunque sicuramente ci terrà a far bene davanti ai suoi tifosi. Noi prima di tutto dovremo non sbagliare l’attitudine iniziale”.
Steffen forse a disposizione col Servette
-Renato Steffen è rientrato e si è allenato per la prima volta. Essendo squalificato per tre turni nelle coppe europee come sarà la sua gestione, quando potrà essere a disposizione?
“Ieri è stato per la prima volta sul campo ma non si è ancora allenato con i compagni. Oggi termina i test medici obbligatori per le competizioni internazionali. Da domani piano piano si inizierà ad allenare, poi se starà bene penso che dalla prossima settimana si aggregherà al gruppo. Non è intenzione di nessuno forzare i tempi ma sappiamo l’importanza che il giocatore riveste per la squadra. Dunque se risponderà bene ai test fisici e alle sedute della prossima settimana speriamo che possa essere disponibile per giocare almeno uno spezzone di partita contro il Servette.”
La lezione del Fenerbahçe
-Come hai visto i giocatori da mercoledì a oggi sia a livello di energie fisiche e nervose, il campo cosa ti ha detto?
“Per la verità non li ho ancora visti. Ieri ho allenato solo i giocatori che non avevano disputato il match con il Fenerbahçe. Tornando alla partita di martedì e se pensiamo al livello degli avversari ritengo che abbiamo fornito una prestazione di grande spessore. Peccato per il risultato ma a livello di personalità e gioco non posso veramente dire qualcosa ai ragazzi, anzi posso solo far loro i complimenti. Giocare con quell’attitudine e con quella voglia di tenere testa al Fenerbahçe non è da tutti. Sono contento e credo che questa partita debba dare consapevolezza s tutti. A livello di rosa e di stipendi il club turco è otto volte più forte del Basilea e quattro più dell’YB. Stiamo parlando di cifre sconosciute al calcio svizzero e se siamo riusciti a disputare una partita di quello spessore contro la squadra di Mourinho, possiamo veramente giocarcela con tutti. Comunque non ci siamo mai nascosti in queste settimane. Evidentemente la partita di Thun e soprattutto il risultato lasciano l’amaro in bocca e saranno di insegnamento: abbiamo regalo dei gol e a questo livello non può succedere. Un conto è fare un errore importante dopo 2′ con il Grasshopper e un conto è sbagliare contro fenomeni come Edwin Dzeko che ha toccato quattro palle e tre volte ha gonfiato la porta.”
Hajdari potrebbe giocare
-Come pensi di gestire, se non ci saranno novità in queste ore, la posizione di Hajdari. Si sa che ci sono trattative in corso, a Thun era a disposizione ma è andato in tribuna. Tu conti ancora su di lui finché sarà un giocatore del Lugano?
“Lunedì la società mi ha confermato che Albian è ancora al cento per cento con noi, nonostante le cosi di mercato. Ho parlato con lui era era già disponibile per la sfida con i turchi. Non è stato schierato per una mia scelta, ma domani sarà sicuramente a disposizione della squadra e se dovesse giocare sarà sicuramente concentrato per far vincere il Lugano. Della professionalità di Hajdari non posso dire niente, lo conosco da due anni ed è un ragazzo serio e molto professionale. Se a Basilea dovesse essere il suo turno non avrei alcuna preoccupazione a livello di concentrazione”.
Qualche rotazione al St. Jakob
-Le difficoltà che aveva incontrato l’anno corso nelle partite di campionato che si disputavano tre giorni dopo gli impegni europei vi hanno insegnato qualcosa a livello di comunicazione, lavoro e strategie per poterle attenuare?
“Bisogna considerare che le dinamiche cambiano. Un conto è giocare a livello europeo il martedì e un conto è farlo il giovedì. Essendo scesi in campo martedì risulta più difficile preparare la partita di ritorno di martedì prossimo che non quella di sabato a Basilea. Abbiamo infatti un giorno in più di recupero e sotto questo aspetto sono un po’ più tranquillo per gli impegni in campionato e meno per quelli di UEFA. Torneremo domenica all’alba da Basilea, lunedì saremo in viaggio per Istanbul dove il giorno seguente affronteremo i turchi. Evidentemente sarà più difficile preparare quella gara. In campionato -almeno fin quando i match europei saranno di martedì- la gestione della rosa sarà un po’ diversa rispetto all’anno scorso. Penso che avrò a disposizione tutti i ragazzi e probabilmente al St. Jakob farò delle rotazioni con gente fresca pensando al ritorno in Turchia, ma non ci sono grosse problematiche attualmente nello spogliatoio.”
Sorpreso ma non troppo dall’YB
-Sei sorpreso dalla partenza in campionato dell’YB. E’ vero che si sono disputate solo due partite e che la stagione è ancora lunga, però i campioni svizzeri sono reduci da due sconfitte. Che ne pensi?
“Non sono tanto sorpreso dall’anticipo di mercoledì, perché conosciamo tutti la forza del Servette. E’ una squadra che non ha cambiato niente e che, tolto il primo girone dell’anno scorso, ha totalizzato più punti di tutte le avversarie. Ci ha battuto in Coppa svizzera e ha compiuto un percorso europeo importante. E soprattutto hanno mantenuto gli stessi giocatori aggiungendo Julian Von Moos. Lo Young Boys per contro un grande cambiamento l’ha operato ed è quello dell’allenatore che porta idee diverse. Forse non mi aspettavo che la partita casalinga d’esordio contro il Sion andasse in quel modo. Ma il calcio moderno è questo: un cartellino rosso può cambiare qualsiasi dinamica. Quando giochi con un uomo in meno per 35′ -era successo anche a noi due anni fa in casa con il Sion la prima partita con l’espulsione di Daprelà- è facile che ti trovi in difficoltà. Ma sono sempre l’YB e sono curioso di vedere la reazione dopo queste due sconfitte, penso che a Berna ci sia pressione, così sull’allenatore e suoi giocatori. Non dimentichiamo comunque che la difesa titolare (Camara e Benito) è ai box per infortunio e anche chi la sta sostituendo è tenuto ad alzare adesso il livello di concentrazione”.
Parola d’ordine: umiltà
-Ma un po’ ci pensi anche perché in ogni caso la forbice tra voi e i campioni svizzeri si è ridotta?
“E’ difficile pensare che il gap si sia ridotto quando un gruppo non ha perso nessuno come l’YB. Sono una squadra forte ma che ha qualche infortunato e di questo dobbiamo approfittare anche perché pure loro dovranno giocare partite di qualificazioni per l’Europa. Ripeto quello che ho sempre detto: dobbiamo essere presenti al momento che le big non facessero quello che devono. Vogliamo esserci ma finora abbiamo vinto solo col GC e non dobbiamo montarci la testa tanto più che quei tre punti li abbiamo conquistati in rimonta dopo un primo tempo disastroso. Dunque la parola d’ordine e il messaggio sono chiari: rimanere sempre umili. Se pensiamo di andare a fare i fenomeni al St. Jacob potremmo tornarcene a casa con una brutta faccia. Di questo sono sicuro ma sono altrettanto certo dei mezzi della mia squadra e, se anche domani facessimo qualche rotazione. penso che potremo mettere in difficoltà il Basilea.”
Anche i turchi sbagliano
-Hai accennato in precedenza agli errori che vi sono costati la partita con il Fenerbahçe. Hai potuto parlare in settimana con Cimignani e Mai che sono stati all’origine di due gol?
“Prima di tutto ho mostrato alla squadra gli errori grossolani dei giocatori turchi sul nostro secondo e terzo gol. Il portiere e il difensore centrale hanno commesso due errori clamorosi. Sicuramente Mourinho era più arrabbiato di me perché se elementi di quel valore commettono queste sciocchezze poi risulta facile prendersela con i nostri. Evidentemente la scelta di Cimignani, che ha provocato il rigore alla fine del primo tempo, non è stata felice e lo sa anche lui. Lo stesso vale per Lukas e il suo passaggio, i primi a essere consapevoli sono i giocatori stessi. Ma con questi errori cresceremo, l’importante è che il gruppo sostenga i ragazzi, io sono il primo che continua ad avere fiducia nelle loro prestazioni. La cosa sulla quale bisogna mettere l’accento in queste partite sono i dettagli: bisogna essere il più precisi e perfetti possibili. Abbiamo rivisto quanto è successo e sicuramente abbiamo cercato di capirlo.”
Zanotti e Zach molto bravi
-Martedì Zanotti ha giocato 90 minuti ed è stata una po’ una sorpresa. Sei contento della sua prestazione e pensi che possa subito tonare a giocare o avrà un turno di riposo?
“Potrebbe ancora giocare, ma se viene schierato contro il Basilea difficilmente lo potrà fare anche ad Istanbul. Oggi abbiamo un allenamento per capire chi ha recuperato bene e chi meno, poi faremo le mostre scelte. Stiamo solo attenti a non prenderci troppi rischi: Mattia si è allenato con la squadra da soli dieci giorni. Sono contento della sua prestazione: ha fatto quello che ci aspettavamo ed è stato una spinta costante nel fianco della difesa turca. E’ giusto ricordare che in campionato contro il GC era stato molto bravo anche Zach.”
Dos Santos dal primo minuto?
-Parliamo di Dos Santos, sembra che abbia già fornito qualche prima risposta. L’hai fortemente voluto, cosa ti aspetti da lui e ti aspettavi di buttarlo già nella mischia così presto?
“Daniel non deve darmi troppe risposte perché è stato il miglior giocatore di Challenge League dell’anno scorso ed è nazionale svizzero U21, un elemento sempre dei più pericolosi e che grazie all’esperienza rossocrociata aveva già calcato importanti palcoscenici europei. Se è arrivato a Lugano è perché ha delle qualità importanti e se finora l’ho utilizzato a partita in corso è perché in grado di cambiare il passo da un momento all’altro, è un giocatore che quando le difese sono stanche e fanno un po’ fatica può fare la differenza. Ma Dos Santos è qua anche per essere impiegato dal primo minuto e se ciò avvenisse già domani sera non sarebbe una grossa sorpresa.”
Molta pressione sui renani
-Cosa ci puoi dire del Basilea di quest’anno, che squadra affronterete?
“Giocano in modo un po’ diverso dall’anno scorso però dopo una sconfitta in quel modo a Losanna potrebbe esserci dei cambiamenti. Sappiamo che le squadre di Celestini cercano sempre di giocare a calcio quindi dovremo essere molto attenti, magari gestiremo un po’ meno il pallone, ma essere bravi a colpirli in transizione. Hanno elementi importanti come la punta Barry che nel ritorno ha fatto veramente bene, ci ricordiamo la doppietta contro di noi nei quarti di finale di Coppa. Sulle palle ferme e sui cross sono veramente pericolosi, dovremo cercare di evitare i centri dei vari Schmid e Kade che possono metterti in difficoltà. E poi ci sono ancora i vari Kololli e Fabian Frei che hanno grande esperienza. Ripeto: sarà una partita difficile soprattutto sotto l’aspetto emotivo. Dopo quanto era successo lo scorso anno i tifosi non si aspettano certo che il Basilea iniziasse male il campionato, quindi i giocatori avranno una certa pressione e dovranno dimostrare che vogliono tornare ai fasti di un tempo.”