Zurigo-Lugano 7

“Reagire dopo il rilassamento di Zurigo”

A due settimane dal tutto esaurito contro il San Gallo, i bianconeri tornato a Cornaredo per affrontare, domenica alle 16.30,  il neo-promosso Yverdon, autore di un avvio di campionato sorprendente. I vodesi sono reduci dalla vittoria nel derby con il Losanna e dal pareggio con i campioni svizzeri dell’YB.

Torna Grgic

In vista del match di domenica la squadra si è allenata tutte le mattine e sabato effettuerà alle 10 la seduta di rifinitura. Dei giocatori che non avevano potuto affrontare la trasferta di Zurigo la scorsa settimana, tornano a disposizione il centrocampista Anto Grgic e il difensore centrale Lukas Mai. Marcheranno ancora visita, per contro, Aliseda, Mahou, Osigwe e Durrer.

Capito gli errori

La settimanale conferenza stampa si è svolta  nel primo pomeriggio di venerdì. La prima domanda ha ripreso gli errori individuali clamorosi commessi al Lezigrund. Che sensazione ha avuto il mister negli allenamenti di questa settimana?
“Ho avuto la sensazione di una squadra che ha capito gli errori commessi e che aveva voglia di lavorare. L’ha fatto molto bene da martedì ad oggi e dunque sono soddisfatto di come i ragazzi hanno reagito a degli  errori grossolani che solitamente non commettiamo”.

Allenamenti al top

-Sei stato più cattivo del solito?

“Non ho dovuto esserlo perché la  squadra sin dal primo allenamento ha avuto un atteggiamento top e per tutta la settimana ha svolto gli allenamenti a un’intensità molto alta rispetto al solito. Non ha fatto piacere a nessuno perdere come abbiamo fatto a Zurigo. Alla fine sapete benissimo che sono un tipo che non dà mai colpa a nessuno,  anzi tutto possono commettere errori ma la cosa che non mi aveva fatto piacere è come avevamo reagito alla sbaglio all’origine del primo gol. Solitamente reagiamo in maniera differente, la mia frustrazione era dovuta al fatto che si trattava di una delle prime volte che dopo un errore non reagiamo come dobbiamo. Invece di continuare a lottare abbiamo mollato ed è la cosa che non mi è piaciuta e sulla quale volevo insistere questa settimana, invece non c’è ne stato bisogno”.

Voglia di riprendere

-Secondo te riuscirete a mantenere questo ritmi alto, intensità e concentrazione negli allenamenti?
“Ci alleniamo sempre bene, ho solo detto che dopo gli errori di Zurigo ci siamo presentati consapevoli di quello che avevamo fatto sabato, non c’è stato nessun rilassamento e c’era voglia di allenarsi da subito e questo mi ha fatto piacere”.

Mischiare le  carte

-Si sono visto alcune cose interessanti durante l’allenamento, stai pensando magari di testare in partita qualcuno dei nuovi arrivati, per mettere un pochino di pressione su quelli che sono sicuri di avere il posto fisso?

“Nelle prime partite di questa stagione mi sono affidato al blocco dello scorso anno anche perché come nuovo, di giocatore d’esperienza, è arrivato solo Grgic.  Gli altri sono elementi giovani che avevano bisogno di un po’ d’ambientamento. Questo periodo si conclude perché tra dieci giorni cominceremo a giocare due volte alla settimana e ci sarà bisogno di tutti. Oggi, a due giorni dal match con l’Yverdon, avevo ancora qualche dubbio sulla formazione di domenica e ho preferito mischiare ancora le carte in tavola. Non sono qui adesso a pensare di stravolgere la squadra perché abbiamo perso una partita. Non è questo il mio compito, ma semmai quello di cercare di integrare tutti e far capire cosa dobbiamo fare perché comunque domenica ci aspetta una partita non semplice contromano avversario che verrà a Cornaredo a chiudere bene tutti gli spazi. Sono stato assistente di Schällibaum, lo conosco bene e so quello che riesce a trasmettere alla squadra. Sarà l’Yverdon che avete visto tutti, una squadra che nelle ultime due partite ha pareggiato contro l’YB e battuto il Losanna nei minuti di recupero.”

Marques con la U21

-Non si sono visti in allenamento Bottani e Marques: hanno qualche problema fisico?

“Per quanto riguarda Marques desidero fargli fare minuti con l’U21 e quindi domani sarà in campo contro l’YB nella partita di Prima Promotion, ma domenica sarà sicuramente in panchina con noi. E’ un giocatore di 19 anni che si sta piano piano integrando nel gruppo, ma avevo piacere di fargli fare dei minuti anche perché settimana prossima magari in Coppa con il Günzwil potrebbe arrivare il suo momento. Visto che oggi il nostro era un allenamento un po’ di scarico ho preferito far riposa Bottani per averlo al cento per cento già da domani.”

Lo sfogo di Bottani

-A proposito di Mattia hai potuto parlare con lui dopo le dichiarazioni fatte al termine del mat ch di Zurigo?
“Si, ho parlato con lui in maniera molto tranquilla. E’ compito di un giocatore rispondere alle domande dopo una partita, a volte a caldo si dicono cose che magari non si  direbbero a freddo dieci minuti dopo. Ma non c’è nessun problema. Ha risposto alle domande, evidentemente anche a lui non avevano fatto piacere delle cose successe durante la settimana ma sono cose che succedono in una squadra, specie all’inizio quando si sta formando un gruppo nuovo. Non ci sono problemi, anzi è sempre la comunicazione la cosa più importante. Dunque anche questa settimana, come altre volte, abbiamo parlato insieme”.

Celar si impegna

-Hai parlato anche con Celar che abbiamo visto molto nervoso sabato scorso?

“Con Zan non ho discusso dopo la partita. E’ un ragazzo che negli impegni precedenti aveva realizzato due gol. In passato ci sono state partite dove non ha trovato la rete e dove ha giocato in questo modo: a volte si nasconde durante tutto il match e poi nei sedici metri è letale. So che ha dei pensieri anche al di fuori del Lugano ed è normale che sia così fintanto che il mercato è aperto. Sarei preoccupato se non lo vedessi allenarsi con l’Intensità di sempre. Non ho avuto bisogno fi parlargli proprio per quello, perché non é facilissima per lui la situazione. Ma è un giocatore del FC Lugano e finché si allena al 100 per 100 non ho bisogno di parlarci troppo.”

Palcoscenico europeo

-Hai la sensazione che lui voglia partire anche se si allena al massimo?

“L’importante è che abbia voglia di rimanere se le cose non dovessero andare come magari ci si aspettava all’inizio dell’anno. Due anni fa ha realizzato 12 gol, la scorsa stagione è stato vice capo cannoniere della Super League ed è normale che ci fosse interesse da parte di altre squadre. Ma non mi ha mai fatto capire che non avrebbe voglia di rimanere, anzi è un ragazzo che sa che abbiamo un percorso europeo importante e che può essere un bel palcoscenico per tanti giocatori, compreso lui. Quando i nomi girano qualche riflessione, qualche domanda, qualche pensiero è normale che i giocatori se lo facciano.”

Mai quasi pronto

-Come stanno Aliseda, Mai e Mahou?

“Aliseda lo rivedremo tra due o tre settimane, al momento non può ancora correre, può fare bici e parte superiore per via dei punti dell’operazione. Lukas Mai questa settimana ha svolto il lavoro al 100% con la squadra, ma prima di buttarlo in una partita vera dobbiamo aspettare. Non possiamo assumerci rischi, sappiamo quanto possa essere importante per il Lugano e diamogli il tempo di riprendere il ritmo partita. Sarebbe bello, magari già questa settimana, poter organizzare un’amichevole, ma vediamo l’andamento della partita di domenica. Quanto a Mahou il rientro è previsto per ottobre. E’ lontano dai campi e non può ancora correre. Sia lui sia Mai sono stati sottoposti a operazioni sui tendini e non possiamo  anticipare il percorso, vorrebbe dire mettere a rischio il loro campionato. Con pazienza e testa li aspettiamo.”

Non sottovaluto i belgi

-Come hai vissuto la notizia che proprio la squadra belga che affronterete nei preliminari di Europa League sia interessata ad Amoura?

“Lo so da due mesi e mi ha fatto sorridere che il sorteggio ci abbia messo di fronte proprio il St. Gilloise, club che ha dimostrato interesse peri un nostro giocatore. E’ una squadra tosta, che sa giocare a calcio, mette intensità e saranno partite nelle quali dovremo dare più del 100% per riuscire a superare il turno. Abbiamo le nostre carte da giocare e dunque è un sorteggio non proibitivo ma che persone intelligenti devono saper prendere con le pinze senza un briciolo di arroganza perché andremmo a rischiare una clamorosa figuraccia”.

Cimignani ormai pronto

-Come valuti Cimignani che è qui da due mesi, è pronto per il campionato svizzero, visto che non giocava in pratica da un anno?

“Può darci una mano, l’ho già fatto entrare a Zurigo nel finale. E’ un ragazzo che aveva tanta mancanza di giocare una partita vera, si sta allenando molto bene e sono convinto che ci possa aiutare. E’ una buona opzione sia come ala destra che sinistra. Lo vedrete sicuramente in campo nelle prossime partite con più minuti perché si sta integrando bene nella squadra e quindi anche nel campionato svizzero che è diverso da quello francese”.

Dettare i ritmi

-Grgic ha recuperato, potrà essere schierato dal primo minuto contro l’Yverdon?

“Anto ha cominciato ad allenarsi da mercoledì in pieno e sicuramente potrà essere con noi anche se difficilmente inizierà la partita. Faremo delle valutazioni domani, l’importante è averlo con noi, dopo il via libera dei medici.  E’ un giocatore che sa dettare i ritmi, Sto arrivando! quando accelerare o quando bisogna non spingere sull’acceleratore. E’ bravo a fare questo e sabato ci è mancato, nelle prime due partite era riuscito a dettare bene i tempi della manovra. Sono contento di averlo in squadra.”

L’infiammazione di Amoura

-Sabbatini ha spiegato che Amoura avrebbe dovuto partire dal primo minuto a Zurigo, lo potrà fare domenica?

“El Amine nei minuti finali della partita contro il San Gallo aveva urtato un tabellone pubblicitario e gli ultimi 10 minuti aveva zoppicato. Purtroppo non si è allenato bene, correndo male e  questo gli ha procurato un’infiammazione. Sabato mattina a Zurigo si è alzato e ha preferito dirmi che non se la sentiva di partire dall’inizio. Abbiamo cambiato le carte in tavola, ho preferito non inserire Cimignani ma alzare Bottani e mettere a centrocampo Macek che aveva già giocato in quella posizione proprio contro lo Zurigo. Ben 8 giocatori su 11 avevano affrontato e vinto al Letigrund nel finale dello corso campionato. L’ho detto tranquillamente anche sabato sera, del primo tempo di Zurigo ero molto soddisfatto anche se avremmo potuto fare qualcosa in più negli ultimi venti metri. Quello che mi ha dato fastidio e veder crollare la squadra dopo un errore, è su questo che abbiamo lavorato e che ho parlato con i giocatori”.

Stima con Schällibaum

-Hai parlato prima di Schällibaum del quale sei stato assistente. E’ ancora l’allenatore di un tempo o col passare degli anni è cambiato?

“Marco è una persona speciale, che mi ha insegnato tanto e al quale sarò sempre debitore. Ho ancora un buon rapporto con lui, è il primo a felicitarsi quando i risultati sorridono alle mie squadre. Posso solo fare la stessa cosa. A Bellinzona  ha portato subito la squadra in CL, a Yverdon in Super League. Dunque è un numero uno. Sa allenare le sue squadra e sa dare tanta intensità. Sarà un piacere per me affrontarlo domenica, spero di saperlo mettere in difficoltà, ma sicuramente anche lui avrà escogitato qualcosa per metterci in difficoltà”.

 

Altri articoli

Prima Squadra
Logo FC Lugano
Prima Squadra
Vittoria tennistica per il Lugano