"Qui con la mentalità di sempre: per vincere"

“Qui con la mentalità di sempre: per vincere”

Partita mercoledì mattina da Lugano la squadra bianconera è volata a Istanbul da Milano-Malpensa per il ritorno dei playoff di Europa League. Due le assenze: Mahou (problema muscolare) e Hajdari (riposo precauzionale). Tutti gli altri elementi della rosa sono a disposizione per la partita di giovedì alle 20 (ora svizzera) contro il Besikltas.

conf stampa
Ancora otto partite di UEL

La vincitrice del match con i turchi entrerà nella League Phase di Europa League assieme ad altre 35 squadre, ognuna delle quali giocherà otto partite contro avversari diversi (quattro in casa e quattro in trasferta). Verrà stilata una classifica complessiva: le prime otto passeranno direttamente agli ottavi di finale, mentre i club tra il nono e il 24.esimo posto disputeranno uno spareggio (andata e ritorno) per determinare le rimanenti otto compagini che avanzeranno. 

Oppure sei di Conference

Quasi analogo il discorso per la squadra che perderà la sfida tra Lugano e Besiktas. Andrà nella League Phase di Conference, sempre a 36 partecipanti. I match saranno sei con avversari diversi e le prime otto della classifica passeranno direttamente, mentre le sedici seguenti giocheranno un turno di spareggio.

Allenamento a Istanbul

"Qui con la mentalità di sempre: per vincere" 2Dopo il pareggio (3-3) dell’andata  Bottani e compagni, così come le Aquile Nere, si preparano al match di giovedì che sarà diretto da una terna rumena e che verrà disputato in uno stadio gremito. Sul terreno in erba naturale che ospiterà la partita i giocatori bianconeri si sono allenati per un’oretta mercoledì verso le 18.15.

Croci-Torti: pronti alla sfida

In precedenza Mattia Croci-Torti e Renato Steffen hanno presenziato alla tradizionale conferenza stampa della vigilia. Al tecnico è stato chiesto innanzitutto se la settimana di riposo dopo l’andata a Thun sia stata utile per arrivare  al ritorno nelle migliori condizioni?
“Penso che ci abbia fatto bene soprattutto a livello mentale staccare un attimo e avere due giorni senza pensare al calcio. Poi ci siamo subito rituffati dentro questa partita che per noi è molto importante, siamo qui con tanta fame e abbiamo voglia di vincere. Una settimana di tempo ci ha permesso prepararla al meglio, ci mancano solo due elementi, quindi la squadra è quasi al completo e siamo contenti di ciò per giocarci fino in fondo le nostre chance”.

Non concedere black-out

-In questi giorni hai avvertito ancora tanta fame da parte dei ragazzi perché in fondo il fatto di poter almeno disputare la Conference League potrebbe avervi tolto un po’ di motivazione anche se la reazione di giovedì scorso quando eravate sotto di due gol dimostrerebbe che c’è ancora tanta voglia di proseguire in questa Coppa che significa anche maggior impegno: più partite e avversari di maggior valore?
“Come ha detto Renato siamo venuti qui per  cercare di vincere e far vedere che il Lugano è riuscito a fare un ulteriore  step rispetto alle aspettative. Per giocatori, staff e tifosi poter disputare l’Europa League sarebbe qualcosa di fantastico e proveremo sino alla fine a cercare di raggiungere questo obiettivo che non è facile ma abbiamo dimostrato nelle tre partite finora disputate contro il Besiktas che ce la possiamo giocare. Non vedo perché non possiamo venire a Istanbul con tanta tanta fame. Questa è la mentalità della squadra, settimana scorsa hanno reagito alla grande in un momento di difficoltà, speriamo domani di non concedere questi 5 minuti di black-out che possono costar caro contro un avversario che ha delle grosse individualità”.

Mentalmente più forti

-Questo Besiktas è davvero più forte di quello dell’anno scorso, hanno agito sul mercato e faranno altri acquisti. L’ultima volta avete vissuto qui una serata straordinaria ma loro vogliono vincere il campionato e si sono rinforzati.

“A livello individuale non cambia granché, c’erano  giocatori forti l’anno scorso e ce ne sono altri altrettanto forti adesso. Quello che cambia é l’aspetto mentale: sono partiti con un 5-0 al Galatasaray e ciò vuol dire iniziare  la stagione con un’energia positiva clamorosa e poi hanno vinto le prime due di campionato.  E’ un avversario in fiducia che però a Thun ci ha rispettato, cambiando il modulo di gioco con un centrocampista in più. Lo staff turco conosce la forza del calcio svizzero e quello che abbiamo fatto lo scorso anno. Proprio per questo e perché ci rispettano quella di domani sarà una partita più difficile:  ripeto loro stanno attraversando un ottimo momento sul piano fisico e mentale”.

Tifosi ora dietro alla squadra

-(Domanda di un giornalista turco): mister lei ha detto che la mentalità del Besiktas è cambiata. Da cosa l’ha dedotto?
“L’accenno che ho fatto  prima era riferito alla partita dello scorso anno: prima di scendere in campo gli sguardi sia dell’allenatore sia dei giocatori erano di paura. Non a caso al termine del match era stato sostituito il tecnico che aveva iniziato malissimo la stagione. C’era una grande pressione interna e dopo 5′ abbiamo sentito i primi fischi. Settimana scorsa a Thun invece per tutta la partita i tifosi hanno sostenuto la squadra e i giocatori  sono apparsi liberi da pensieri e caricati dal sostegno dei fans.”

 
"Qui con la mentalità di sempre: per vincere" 1Steffen: in campo per vincere

-A Steffen: quanto avverti l’importanza di queste partite soprattutto quando si disputano in stadi come questi e davanti a un pubblico caldo?

“Per me è sempre stimolante anche  se ne ho giocate tante in carriera. Anche domani personalmente scendo in campo, ma la stessa cosa vale per i miei compagni, per vincere:  vogliamo proseguire il cammino in Europa League.”

La Nazionale mi carica

-Sei in condizioni di forma eccellenti, è forse il top della tua carriera e inoltre stare con la nazionale agli Europei ti ha fatto bene?
“Sto attraversando un buon momento ma anche in passato sono stato bene sia sul piano fisico che su quello mentale. Ho sempre grandi motivazioni, per me il calcio è tutto e cerco di dare il massimo in ogni allenamento e ovviamente in partita. La vacanza dopo gli Europei mi ha permesso di ricaricare le batterie e sono tornato in buona forma e col desiderio di aiutare la squadra e soprattutto i giovani. Quanto alla nazionale per me è sempre un orgoglio essere convocato, ho grandi motivazioni. Ma ripeto adesso sono focalizzato sulla partita di domani, ogni volta vogliamo vincere e in Europa con ancora maggior desiderio di avanzare”.

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