"Lo Zurigo ci ha ingabbiato"

“Lo Zurigo ci ha ingabbiato”

C’è ovviamente delusione nel clan bianconero al fischio finale del signor Schärer. Erano più di sei mesi che il Lugano non usciva sconfitto dal campo ed erano quasi 20 anni che lo Zurigo non passava a Cornaredo. Il tecnico Maurizio Jacobacci commenta a caldo la prima battuta d’arresto dopo 16 gare di campionato. “E’ stato anche merito degli avversari che sono scesi in Ticino con una chiara idea di gioco, non hanno voluto fare del bel calcio, ma difendere e chiudere gli spazi per poi ripartire in contropiede. Non hanno avuto tante ripartenza ma si sono chiusi bene e nel primo tempo ci hanno lasciato pochissimi spazi in profondità. I due nostri due attaccanti non si sono saputi adeguare e mettere in mostra, Lungoyi è partito male perdendo due o tre palloni e non si è più ripreso, è uscito dalla partita come è confermato dall’azione dove il loro portiere ha rimesso in gioco male  e lui non è stato pronto a intercettare la palla. Peccato perché un giocatore con le sue caratteristiche oggi avrebbe potuto fare la differenza. Odgaard dal canto suo ci ha almeno aiutato sul piano difensivo, ha lavorato per la squadra anche se in fase offensiva c’è stato poco. E’ anche merito dello Zurigo che si è chiuso a riccio, togliendoci ogni spazio. Loro nei primi 45′ hanno fatto un paio di calci d’angoli e un solo tiro in porta sul quale Baumann è stato bravo. Nel secondo tempo abbiamo cercato di porre rimedio alla sterilità offensiva cercando maggiormente la profondità anche se lo Zurigo non ne dava tanto. Ci sarebbe voluto qualcuno, tra le punte e i centrocampisti, in grado di saltare l’avversario. C’è comunque stato molto più movimento nella ripresa. Peccato per il gol subito, sicuramente evitabile. Si poteva commettere un fallo tattico e invece si è lasciato avanzare Domgjoni che ha scaricato in profondità a Kramer che ha effettuato un tiro parabile. Baumann prima di quell’intervento era stato bravo a sventare una palla gol. Dispiace aver preso quel gol perché questa era una partita da pareggio. Chi è subentrato, come Ardaiz e Munzialo, ha fatto bene dando vivacità. L’attaccante uruguaiano ha avuto subito una bella palla di Bottani, ha voluto controllarla, avrebbe forse potuto tirare al volo e avrebbe magari battuto il portiere. Qualche minuto dopo si è girato e ha calciato in porta: normalmente in allenamento in quelle situazioni non sbaglia mai, oggi invece il pallone è uscito di pochissimo a lato. Sarebbe stato un bel gol per lui e per la squadra. Accettiamo il verdetto del campo e da domani ci concentriamo sull’impegno di mercoledì a San Gallo, altra partita molto tosta”.

-E’ una situazione nuova quella del Lugano che esce sconfitto, cambierà qualcosa? I ragazzi magari si sentivano invincibili e subiranno il contraccolpo o si tratta solo di un incidente di percorso?

“Siamo sempre stati bravi in passato a  rialzarci dopo una confitta. E’ quello che dirò ai ragazzi: prima o poi doveva arrivare, ci è capitato oggi in casa, non volevamo assolutamente che succedesse, ci tenevamo, c’è rammarico perché normalmente una partita così termina in  parità. Ma bisogna risollevarsi subito e pensare a dare una  risposta già mercoledì.”

-Mancherà lo stimolo di mantenere l’imbattibilità  o paradossalmente vi siete liberati da una pressione?

“Questo tipo di pressione è molto positiva. Comunque anche se abbiamo interrotto una striscia eccezionale per le prossime partite le motivazioni non mancheranno certamente. Prima di Natale dovremo affrontare San Gallo, YB e Losanna, tre partite belle da disputare. Vogliamo dimostrare che siamo all’altezza di queste squadre. Siamo all’undicesimo turno e oggi ci sono state cinque vittorie esterne, non è un caso. C’è grande equilibrio e lo sapevamo. Mi spiace sempre perdere ma oggi dobbiamo dare meriti anche allo Zurigo che ci ha messo la museruola e noi non siamo stati in grado di trovare soluzioni.”

-E’ un vantaggio dover tornare in campo già tra tre giorni, così si pensa meno a questa sconfitta?

“Sinceramente avrei preferito avere una settimana per preparare la prossima partita in modo da far tornare a disposizione anche i ragazzi che escono dalla quarantena e che possono riprendere gli allenamenti solo martedì.  Chi è sceso in campo oggi ha comunque cercato di dare il massimo e ha incontrato un avversario che pensava prima a difendere, poi ha realizzato un gol fortuito e noi non abbiamo trovato soluzioni per almeno pareggiare.”

-Durante il primo tempo ha più volte sottolineato che la squadra era sotto ritmo, mancava un po di  brillantezza?

“Ho chiesto di aumentare il ritmo nella circolazione del pallone, perché non c’erano varchi e bisognava cercare qualche errore di posizionamento dell’avversario. Loro scalavano e chiudevano ogni buco. Abbiamo giocato pochissimi palloni filtranti in avanti e questo non ci ha permesso di creare occasioni da gol. Quando abbiamo messo il pallone in verticale sulle punte non siamo stati abbastanza bravi a fare qualcosa di positivo, tra controlli e passaggi sbagliati. Ci è mancato qualcosa che avrebbe potuto aiutarci ad avvicinarci alla porta.”

_Ti è piaciuto Munzialo, il francese classe 2000 proveniente dalla Juventus, al suo esordio nel calcio svizzero?

“L’ho detto prima: sia lui sia Ardaiz sono entrati bene in partita. Peccato per Oss,  entrato nel finale in attacco per spizzicare la palla o approfittare di un angolo, purtroppo ne abbiamo tirato uno solo e nelle braccia del portiere. Abbiamo cercato in tutte le maniere di arrivare al pareggio ma ci è mancato sempre quell’attimo. Bisogna ammettere che per gli attaccanti è stata tutto meno che una partita facile: io conosco le qualità delle mie punte e chiedo qualcosa in più specie a Lungoyi che ha numeri e mezzi importanti. Loro hanno in difesa Sobiech che ha preso di testa quasi tutte le punizioni e i corner, è un elemento molto importante perso Zurigo perché controllano le palle alte.”

-A Michael Facchinetti, al suo esordio dal primo minuto in maglia bianconera, viene chiesto se il rinvio della partita di Sion non abbia un po’ rotto il ritmo della squadra?

“Credo che questa sia una scusa, è stata un po’ come una pausa quando c’è la nazionale: non siamo reduci da un mese di stop. Come ha detto il mister è stata una partita chiusa, senza opportunità per le due squadre. Solo un gol avrebbe spezzato l’equilibrio e così è stato, la gara si è aperta, abbiamo spinto sino alla fine e abbiamo creato più occasioni in venti minuti che nel resto del match. Peccato che non siamo riusciti a fare gol. Per quanto riguarda la mia prestazione ho giocato spesso anche da centrale, mi adatto sia alla difesa a tre sia a quattro. Non posso essere contento ovviamente del risultato, dobbiamo ora reagire e ricreare una serie positiva”.

-Vediamo che nei social sei molto attivo, affermi che Lugano ti piace molto e che sei entusiasta della nuova avventura.

“Sono contento di essere qui, mi sono integrato bene.  Ho trovato un bel gruppo, io ho girato tante squadre ma poche volte ho visto un ambiente simile. Sono stato sorpreso di questo e dell’atteggiamento della squadra negli allenamenti. Siamo sulla strada giusta.”

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