L’estremo saluto del FCL a Luttrop

Dopo aver partecipato venerdรฌ pomeriggio con una delegazione ufficiale e con la bandiera ai funerali, domenica il FC Lugano ha voluto nuovamente stringersi attorno alla famiglia di Otto Luttrop e ricordarlo alle migliaia di appassionati che lo videro giocare o che ne hanno sentito esaltarne le gesta. Prima dell’inizio della partita con lo Young Boys รจ stato osservato un momento di raccoglimento. Sul programma distribuito agli spettatori รจ stata pubblicata in copertina una foto del grande centrocampista con il titolo “Ciao Otto” che ha ispirato anche il ringraziamento pubblicato nelle pagine interne e firmato dal FC Lugano. Ecco il testo:

“Da qualche tempo la malattia lo teneva lontano dagli stadi, dal suo grande amore e cioรจ il calcio. Eppure sembra di rivederlo in tribuna a Cornaredo, con la sua parlata tipica da germanico che lโ€™italiano lo aveva ostinatamente voluto imparare. E con le sue opinioni sempre nette a costo di risultare poco diplomatico. Otto Luttrop รจ stato definito una leggenda del calcio e nessuno piรน dei sostenitori bianconeri puรฒ sottoscrivere lโ€™affermazione.

Da quando รจ giunto sulle rive del Ceresio, unico straniero allora in campo, non si รจ mai risparmiato. Ha trascinato la squadra nei vari campionati e alla vittoria della Coppa svizzera nel 1968 realizzando la rete del vantaggio nella sfida col Winterthur. Si giocava al Wankdorf davanti a 45 mila spettatori. I leoni pareggiarono ma Simonetti diede loro il colpo di grazia. Erano gli anni dei vari Prosperi, Pullica, Coduri, Indemini, Signorelli e Brenna con โ€œmonsieurโ€ Maurer allenatore.

Luttrop รจ stato in quegli anni per il Lugano il fulcro. Ha risolto molte partite con le sue punizioni o i tiri micidiali da fuori area. Giร  in Germania, dove vinse uno scudetto e una Coppa col Monaco 1860, lo avevano definito โ€œil nuovo fucile di Monacoโ€. Il soprannome di โ€œAtom-Ottoโ€ se le conquistรฒ nella semifinale di Coppa delle Coppe quando i tedeschi superarono il Torino di Nereo Rocco e lui battรจ a tre riprese Lido Vieri.

Ma รจ in Ticino che Otto ha lasciato il cuore e ha fatto la storia. Si รจ innamorato della regione ed รจ stato ricambiato dallโ€™affetto di tantissimi appassionati, al di lร  delle casacche. Giocรฒ anche per Chiasso, Sion (altra Coppa vinta) e Lucerna; poi allenรฒ per diversi anni ed ebbe tra lโ€™altro Pier Tami quale giocatore.

Uomo tutto dโ€™un pezzo, esigente con sรฉ stesso prima ancora che con gli altri, sapeva anche stare allo scherzo.

La vita non gli ha riservato solo gioie; qualche anno fa ha perso il figlio stroncato da un tumore. Da gran lottatore qual รจ sempre stato Otto รจ andato avanti, con un peso nel cuore, ma sempre a testa alta, disposto al confronto sui temi calcistici.

Eโ€™ arrivata anche la sua ora: lo immaginiamo da qualche parte a calciare verso la porta una delle sue bombe.

Ciao Otto e grazie di tutto.

FC Lugano

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