La U15 bianconera pronta per l'esperienza finale di Coppa Svizzera

La U15 pronta per la formativa esperienza finale di Coppa Svizzera

L’edizione 2024-2025 della Coppa Svizzera U15 è alle porte. Sabato 26 aprile 2025, la Stockhorn Arena di Thun ospiterà il torneo finale tra le sei formazioni qualificate, tra le quali figura anche il Team Ticino Sottoceneri.

L’AVVICINAMENTO

I tre turni di qualificazione assolti tra fine settembre 2024 e inizio marzo 2025 hanno visto i ragazzi ticinesi duellare e superare nell’ordine i pari età di Soletta (5-4), Sciaffusa (4-2) e Grasshopper (6-3). Nelle goleade spicca in particolare il nome di Kenan Jakupović, bomber del gruppo con ben sette sigilli personali. A ruota segue Ian Tiraboschi con cinque centri (inclusi due rigori), mentre a uno ciascuno troviamo Francesco Cipriani, Leon Andrea Gervasini e Andrea Riva.

I PARTECIPANTI

Alla conclusione della fase eliminatoria, sono state sei le squadre a ottenere il pass per la giornata che decreterà chi alzerà al cielo il trofeo. La U15 del Team Ticino Sottoceneri, affiliata all’FC Lugano, rappresenterà la Svizzera Italiana, mentre l’agguerrita concorrenza consisterà in avversari del calibro di Basilea, Losanna, Lucerna, Winterthur e Zurigo. Il regolamento giovanile dell’ASF consente la partecipazione a ragazzi nati a partire dal 1° gennaio 2010 (fino al 31 dicembre 2011).

LA SUDDIVISIONE DELLE SQUADRE

Le formazioni qualificate alla fase finale – composte da un massimo di 18 elementi (portieri compresi) – sono state divise in due gironi da tre ciascuna. Nel Gruppo 1 si giocheranno l’accesso all’ultimo atto Zurigo, Basilea e Lucerna. Nel Gruppo 2 battaglieranno tra di loro Winterthur, Losanna e Team Ticino Sottoceneri.

IL CALENDARIO

Ore 13:00, FC Zürich-FC Basel e FC Winterthur-FC Lausanne-Sport

Ore 14:00, FC Luzern-perdente FCZ/FCB e Team Ticino Sottoceneri-perdente FCW/LS

Ore 15:00, vincente FCZ/FCB-FC Luzern e vincente FCW/LS-Team Ticino Sottoceneri

Ore 16:30, finale tra i vincitori dei due gironi

LE MODALITÀ DEL TORNEO

Ogni partita avrà una durata di quaranta minuti (due tempi da venti), con una pausa a metà di cinque minuti. Qualora, al termine della stessa, il risultato fosse di parità, ci si giocherà la vittoria direttamente all’appendice dei calci di rigore.

Un successo entro i tempi regolamentari varrà tre punti, mentre due andranno a chi avrà la meglio sull’avversaria dopo i tiri dal dischetto. Come accade nell’hockey su ghiacco, un punto se lo aggiudicherà chi uscirà battuto dai penalty. Nessun punto, infine, per chi perderà entro i quaranta minuti.

In caso di parità nel punteggio, per determinare le posizioni di classifica, ci si baserà – nell’ordine – sui confronti diretti, numero di vittorie da tre punti, miglior differenza-reti, maggior numero di reti segnate, sorteggio.

Le prime due classificate di ogni gruppo si sfideranno nella finale, che avrà luogo alla Stockhorn Arena. Per le altre quattro formazioni, il torneo si concluderà dopo la fase a gironi.

SOSTITUZIONI

Nella fase a gironi è possibile sostituire fino a cinque giocatori a partita. I cambi possono essere effettuati solamente durante la pausa di metà gara. Nel corso della stessa, una sostituzione è consentita previa autorizzazione dell’arbitro solo nel caso di un infortunio.

Anche durante la finale si potranno effettuare cinque sostituzioni. Esse dovranno giocoforza venir attuate nell’intervallo oppure con un’unica interruzione per frazione.

EVENTUALI PENALITÀ

Se una squadra non si presenta per tempo al campo, verrà penalizzata con una sconfitta a tavolino per 0-3.

Per quanto concerne i singoli giocatori, il primo cartellino giallo sarà sinonimo di una sospensione pari a cinque minuti. Una seconda ammonizione nel corso del medesimo incontro significherà espulsione e squalifica per il match successivo. Un cartellino rosso per fallo d’emergenza verrà punito con uno stop per la sfida seguente. Un’espulsione per aggressione o comportamento antisportivo vorrà dire squalifca per l’intero torneo e notifica all’autorità responsabile.

I PREMI IN PALIO

La squadra vincitrice della finale si aggiudicherà il trofeo della Coppa Svizzera U15. Oltre a esso, i giocatori verranno premiati con una medaglia. I calciatori della formazione sconfitta nell’atto conclusivo riceveranno dal canto loro una medaglia.

L’ANTEPRIMA A CURA DI MATTEO MONTORFANO (allenatore Team Ticino Sottoceneri U15)

«Affronteremo questa esperienza con uno spirito fortificante e positivo. I ragazzi si sono guadagnati la qualificazione alle finali di Coppa Svizzera attraverso il lavoro e gli allenamenti e dopo aver superato nei gironi Soletta, Sciaffusa e Grasshopper. È stato un percorso iniziato dalla preparazione estiva. Il sudore, il sacrificio e l’impegno profusi ci hanno permesso di raccogliere tali risultati e quanto seminato.

A mio parere, ci sono pro e contro riguardanti l’aspetto di giocare due partite di fila nel girone. Iniziare per primi ti permette di scendere in campo con freschezza cercando la vittoria per dare un segnale importante. Poi, se si conquista il successo, si può riposare e arrivare alla terza sfida un po’ più freschi. Il rovescio della medaglia consta nel fatto che, iniziare per secondi, si ha l’opportunità di duellare con chi ha perso. A livello mentale, può costituire un vantaggio. Tuttavia, fisicamente, disputare due incontri consecutivamente è decisamente più dispendioso.

In campionato abbiamo affrontato il Winterthur, battendolo 3-2. Essendo la U15 Elite un torneo importante sotto il profilo della formazione, presenta ragazzi che militano anche in categorie superiori. Gli zurighesi possono contare su due talenti già appartenenti alla loro U16. Se dovessero arrivare ad affrontare la competizione a pieno organico come credo, la situazione diventerà ancor più interessante.

Con il Lucerna, invece, abbiamo pareggiato 2-2 e a mio avviso, ha espresso il miglior calcio sino a oggi a livello qualitativo, di gioco e tecnico. Sicuramente, i due gironi della fase finale sono belli. Personalmente, ho avuto la fortuna di vivere questa esperienza lo scorso anno. Per me, sarà dunque il secondo di fila. In questa occasione, come annata, tutte e sei le squadre sono di alto livello. Per questo, sarà una bellissima esperienza.

Per quanto concerne i singoli, riferendoci in particolare ai due giovanissimi giocatori che hanno siglato più gol nella fase eliminatoria, occorre sottolineare che Kenan Jakupović è un classe 2011 e gioca sotto età. È senza ombra di dubbio un ottimo prospetto per l’FC Lugano. Ian Tiraboschi, dal canto suo, milita nella squadra dall’inizio di questa stagione. Sono due prospetti molto interessanti che hanno davanti a loro un futuro molto brillante.

Da questa manifestazione che potranno vivere in prima persona, i ragazzi guadagneranno sicuramente in esperienza. Sarà un motivo di crescita a vari livelli: mentale, di personalità e, soprattutto, per valorizzare lo spirito di gruppo, l’amicizia, l’abnegazione e lo sviluppo di una sana competizione. Essi sono aspetti difficili da allenare durante la stagione. Grazie a questo torneo, sono valori che risulteranno molto importanti. Anche confrontarsi con altre realtà coincide sempre con una crescita personale. L’obiettivo è dunque dare il massimo, esperimendo le forti emozioni che alla fine fanno la differenza. Giorno dopo giorno e passo dopo passo, s’intende fortificare la consapevolezza di ognuno e la tensione del significativo e formativo appuntamento».

L’ANTEPRIMA A CURA DI ENRICO DI MANNO (responsabile Footeco, coordinatore Team Ticino Sottoceneri U15)

«La conquista del torneo finale è un aspetto straordinario. I ragazzi ci tengono tantissimo e a tal conferma vi è l’approdo a questa fase della competizione per il secondo anno consecutivo. È sicuramente un punto d’orgoglio per la società FC Lugano. La preparazione è un po’ speciale, perché il gruppo ha sempre nei suoi occhi i tre atti conclusivi filati disputati nelle ultime stagioni dalla prima squadra (con in particolare il successo sul San Gallo del 15 maggio 2022). È un traguardo da raggiungere, con una sana ambizione.

Tutte le squadre giunte alle finali sono ottime. Per affrontare al meglio Winterthur e Losanna occorre uno studio. E lo staff sta preparando l’appuntamento attraverso dei video specifici dei duelli precedenti. Ad ogni modo, queste gare sono sempre un’incognita, dato che i nostri avversari potranno probabilmente contare su diversi elementi che militano già in categorie superiori come la U16. Ogni partita è a sé, bisogna affrontarla con lo spirito giusto, dando il massimo e portando in campo una prestazione di ottimo livello.

Questa esperienza è un orgoglio per tutti, specialmente per i ragazzi. Se la ritroveranno più avanti nel loro percorso, in quanto un domani potranno guardare indietro e ripensare alla partecipazione alle finali di Coppa Svizzera. A Thun ci si confronterà con le compagini più forti del nostro Paese. È semplicemente eccezionale.

La formazione che stanno svolgendo i ragazzi è un’esperienza molto importante. Si andranno ad affrontare avversari con una storia invidiabile. Tanti giovani giocatori ambiscono a diventare professionisti e questo appuntamento nello specifico ti offre lo spunto per crescere e formarti, oltre ad andare avanti con una mentalità competitiva. L’obiettivo principale è, un giorno, riuscire a far diventare realtà il sogno di essere un calciatore professionista ai più alti livelli, che sia in Challenge League o Super League.

La nostra squadra formata da ragazzi nati nel 2010 è molto interessante. Lo staff tecnico del Team Sottoceneri ha fatto e sta facendo un grande lavoro. In rosa ci sono elementi che spiccano, ma ce ne sono altri che in prospettiva hanno la possibilità di effettuare un percorso importante. Anche in ambito Nazionale, essi si stanno facendo notare. Andrea Riva, Ian Tiraboschi, Kenan Jakupović e Leon Andrea Gervasini sono solo alcuni nomi “intriganti”. Poi, come sempre, tanto dipenderà dalla mentalità, dall’attitudine e dalla voglia con la quale i ragazzi affronteranno il loro percorso.

La possibilità di fare il salto di qualità c’è, ma a volte non è affatto evidente. Ogni passo deve essere compiuto con coscienza e coerenza. Alla fine, il duro lavoro paga. Bisogna però lavorare tutti i giorni per migliorarsi. E noi, con la metodologia integrata dallo staff gliene diamo la possibilità, poiché i ragazzi sono seguiti singolarmente da “individual development coaches” (“allenatori individuali per lo sviluppo”), in modo da offrire loro qualcosa in più. Tuttavia, per raggiungere determinati obiettivi, serve mantenere costantemente un certo equilibrio».

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