Il Settore giovanile al completo sulla pista di Cornaredo

Il Settore giovanile al completo sulla pista di Cornaredo

È stata una serata magica, terminata con la vittoria per uno a zero dei nostri ragazzi sulla formazione del San Gallo. Una vittoria che legittima la permanenza in Superleague dei ragazzi di Mister Celestini per la prossima stagione e che regala il sogno dell’Europa.

Serata magica anche per il Football Club Lugano Settore Giovanile, che per la prima volta ha sfilato sulla pista di Cornaredo davanti al publico della Superleague.

Un iniziativa fortemente voluta sia dal settore giovanile che da FC Lugano, per dare il giusto merito ad un movimento, quello giovanile, che anno dopo anno sta cercando di costruire le basi per ricoprire stabilmente un ruolo di prim’ordine nel panorama giovanile nazionale e internazionale.

Primi ad uscire, ed avere il privilegio di aprire il corteo, sono state le società che aderiscono al progetto #LaboratorioBianconeroFriends: FC Agno con il Raggruppamento ABC, FC Solduno, FC Locarno, Insema, Rapid Lugano, Stella Capriasca, AS Breganzona e RAM. Poi è stata la volta dei bambini del Progetto Doposcuola seguiti dalla Scuola Calcio Città di Lugano. È stata poi la volta di tutti i team che compongono il settore agonistico, dal Team 7 al Team 19. 

Un posto importante nel corteo lo hanno avuto anche i ragazzi della Under 21, i Seniori, i rappresentati del Team Ticino e le ragazze della squadra femminile del Football Femminile Lugano 1976.

L’abbraccio immaginario che lo Stadio Cornaredo ha dato a tutti i nostri ragazzi sarà nei prossimi mesi, un ulteriore spinta per dare sempre il massimo.

Il Football Club Lugano Settore Giovanile ringrazia il Dicastero sport della città di Lugano, FC Lugano e tutti coloro che hanno dato il loro contributo per trasformare un normale prepartita in un grande evento.

Clicca qui per vedere tutte le foto dal sito Photobrusca e Luckyvideo

Altri articoli

NewsCalcio Svizzero
Il Basilea vince la Coppa svizzera
NewsPrima Squadra
1
Prove tattiche anti Xamax

Commenta l'articolo