Croci: avete visto gli uomini veri 1

Giocatori in coro: finale meritata

La stanchezza e la tensione dei calci di rigore (realizzati superbamente da Celar, Bottani, Amoura, Macek e Sabbatini) sono stati cancellati nei festeggiamenti del dopo partita sotto la curva dei tifosi che hanno seguito e incitato la squadra allo Stade de Suisse. L’impresa dei ragazzi di Croci-Torti è stata eroica ed é valsa la seconda finale di Coppa consecutiva.

Sabba: un’altra Coppa

Jonathan Sabbatini si è assunto la responsabilità di calciare il rigore decisivo: “i penalty pesano e io a Lugano ne avevo già sbagliato qualcuno. ma è giusto che il capitano non si tiri indietro. Ho calciato per ultimo anche perché penso che prima devono tirare i migliori. E’ bellissimo arrivare alla terza finale di Coppa in sette anni. Sono orgoglioso e con tutta la stima che ho per Renè Morf, che saluto e che è stata una grande bandiera, vorrei entrare nella storia del FC Lugano per numero di presenze e spero anche di poter alzare al cielo un’altra Coppa svizzera. Il Servette è una grande squadra, con tanta qualità ma noi, dopo la sconfitta col Winterthur, abbiamo parlato nello spogliatoio tra giocatori e le cose sono cambiate, abbiamo compreso cosa dovevamo fare e questi sono i risultati. Ma non ci fermiamo vogliamo proseguire su questa strada”.

Aliseda: gol della vita

Ignacio Aliseda, autore delle due stupende reti nei tempi regolamentari, riconosce che si tratta dei gol più importanti della sua ancor giovane carriera. “Abbiamo disputato una buona partita anche se abbiamo sofferto un po’ quando la stanchezza si è fatta sentire. Io stesso, che avrei tanto desiderato calciare un rigore, ero molto affaticato ed è stato giusto il cambio con un compagno più fresco. Dei due gol il secondo trovo sia stato il più bello”.

Daprelà: uomini veri

Il veterano Fabio Daprelà risponde ai giornalisti che non si possono paragonare la semifinale dell’anno scorso con la partita di stasera. “Abbiamo sofferto, ci siamo battuti per 120 minuti e dopo ai rigori. Sul gol subito al 97′ non so cosa sia successo, a me è parso di aver subito un’entrata a gamba tesa e poi i compagni mi hanno detto che c’è stato anche un fallo di mano. Mentalmente è stata dura venir raggiunti allo scadere ma il recupero di tutta la squadra ha dell’incredibile. Meritiamo assolutamente un’altra finale. Siamo contentissimi, è bellissimo. Prima che giocatori siamo uomini veri”.

Macek: bisogna soffrire

Roman Macek, subentrato nella ripresa e autore di uno dei rigori, concorda con i compagni parlando di “vittoria bellissima che avrebbe potuto arrivare già nei tempi regolamentari. Abbiamo sofferto un po’ ma va bene così, in Coppa bisogna soffrire se vuoi arrivare in finale. Oggi abbiamo dimostrato di essere una grande squadra, con grandi leader vedi il capitano che ha battuto l’ultimo rigore. Abbiamo meritato la finale. Io ero pronto a calciare il rigore che è una cosa che mi riesce bene. Contro l’YB sarà una finale ancora più bella, l’anno corso li abbiamo battuti ai quarti e quest’anno vedremo di superarli in finale. Ripeto: vincere soffrendo è ancora più bello”.

Campana: appello ai tifosi

Il direttore generale Michele Campana manifesta la soddisfazione della società per la seconda finale consecutiva e la terza in sette anni., “E’ una storia bellissima ed è bello farne parte. Quando ho cominciato la mia avventura a Lugano non avrei mai immaginato di vivere tutto questo. Sarà una finale speciale perché affronteremo i padroni di casa, era già successo nel 2016 con lo Zurigo ma questa volta l’atmosfera sarà molto diversa. Arrivare per due anni di fila in finale di Coppa svizzera è una gran bella impresa. Ed è giusto ora cominciare a pensare all’Europa. Ora abbiamo due mesi per prepararci alla finale, l’anno scorso vennero a sostenerci quasi 10 mila persone: è l’obiettivo che abbiamo anche quest’anno. L’YB avrà una grande pressione dai suoi sostenitori per i biglietti e quindi faranno di tutto per aggiudicarsi anche una parte di quelli riservati a noi. Invito quindi sin d’ora i tifosi di tutto il Ticino, non appena avremo annunciato e aperto la prevendita, di farsi avanti. Dobbiamo dimostrare che riusciamo anche stavolta a mobilitare diecimila persone.”

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