Football Club Lugano Settore Giovanile, in visita all’ accademie di KRC Genk e FC Krasnodar
Pochi giorni fa è atterrata all’aeroporto di Malpensa una piccola delegazione del Football Club Lugano Settore Giovanile, di ritorno da una visita a due delle più importanti accademie di calcio giovanile d’Europa: il Genk e il Krasnodar.
Proprio di quest’ultima ci occuperemo in questo pezzo. In particolare, seguiremo il racconto di quanto visto dal nostro responsabile dell’area video analisi: Andrea Aletti.
Prima di addentrarci nei particolari di quanto visto da Andrea, vogliamo spendere due parole su cosa sia il centro allenamenti dell’Academy di Krasnodar.
Fortemente voluto dal presidente Sergey Nikolayevich Galitsky nel 2008, il Training Center è all’avanguardia e forse il migliore al mondo. Nasce per realizzare la visione del suo presidente: poter giocare un giorno in Champions League schierando 5/6 giocatori provenienti dal settore giovanile.
Campi dal manto erboso perfetto, piscina olimpionica, sala pesi, alloggi per i ragazzi, una scuola privata all’interno e tutto quello che si può immaginare in una città dei sogni per piccoli calciatori.
L’ambiente ideale per crescere campioni. In questo contesto estremamente professionale tre nostri collaboratori hanno potuto vedere come il club russo prepara i suoi ragazzi a calcare i campi di tutt’Europa.
Oggi vogliamo mettere il focus su un’area che di per se contraddistingue una realtà professionale da una dilettantistica, l’Area Video, e ce ne parla proprio Andrea Aletti:
“Quello che si vede nel training centre dell’Academy di Krasnodar è difficilmente descrivibile a chi non ha mai visto un centro di questo livello. Anche per me che sono abituato a lavorare in un contesto professionistico, è risultato scioccante che ci siano realtà come questa disposte a investire così tanto in un settore giovanile.
Fatto pace col concetto che mi trovavo alla NASA del calcio giovanile, sono stato accompagnato dal responsabile dell’area video nel loro ufficio.
In uno spazio molto grande lavorano i 6 operatori. Personal computer accesi e ragazzi che tutta la mattina lavorano sui filmati dei giorni prima. Tagli, rallenty, zoom e replay sono il loro pane. Ogni uno di loro è parte dello staff di una singola categoria e il suo compito è evidenziare, tramite filmati, quelli che sono i temi tattici e tecnici da approfondire.
Questa parte non è molto diversa da quanto facciamo a Lugano, noi abbiamo uno staff leggermente inferiore per numero ma ho trovato che molte operazioni vengono fatte a Krasnodar come a Lugano.
A fianco dell’ufficio video analisi, c’è una porta con fuori un segnale luminoso (tipo semaforo). Dietro quella porta c’è un piccolo studio televisivo (sì avete letto bene, STUDIO TELEVISIVO). In questo studio vengono girati spot televisivi e interviste prodotte direttamente dal Club.
Prima di uscire dal cervello dell’area video, cioè la sala di montaggio, chiedo ad uno dei ragazzi che lavora al club di poter vedere il software che utilizzano per il montaggio. E’ un programma personalizzato molto simile a quello che utilizzo io con lo staff di Lugano. Permette di analizzare tutte le situazioni e di ritrovarle nell’intera partita in modo veloce ed efficace.
Tutto il lavoro fatto, una volta terminato, viene spedito agli allenatori che lo guarderanno e ne trarranno le loro conclusioni.
Ma ecco che finalmente si va in campo e qui noto una cosa mi da la misura di quanto sia importante il lavoro di video analisi in un Academy professionista:
In ogni uno dei 12 campi che compongono il Training Center, c’è una torretta munita di alimentazione e attacchi per poter filmare ogni momento dell’allenamento o dell’attività che i ragazzi fanno in campo. Chiedo anche di mostrarmi che telecamere utilizzano.
Sono delle Sony Handycam full HD come quelle che abbiamo in dotazione noi. Mentre la squadra lavora sul campo, il cameraman non si perde un secondo della seduta d’allenamento. Alla fine della sessione, l’operatore scende dalla torretta e corre subito in sala di montaggio per scaricare il filmato sul PC.
Devo dire che quello che ho visto è un gruppo di ragazzi che lavorano con grande professionalità e passione, tutti perfettamente coordinati con il resto dello staff (allenatore, vice e preparatore).
Hanno a disposizione grandi mezzi ma nemmeno noi a Lugano ci dobbiamo lamentare. E’ stata una grandissima esperienza, vedere quello che fanno i top club europei è sempre fonte di riflessione su quello che succede da noi e su come si può portare innovazione adattando quello che già fanno altri in altri contesti.
Dalla Nasa del calcio è tutto.”