La Commissione disciplinare della Swiss Football League ha comunicato che il ricorso presentato dal nostro Club, a seguito dei fatti accaduti nel corso di FC Lugano e FC Lausanne-Sport dello scorso 17 settembre, è stato respinto.
Lo scorso 22 settembre, il FC Lugano aveva ufficialmente confermato il proprio ricorso, depositato in occasione della partita in oggetto. Il club ticinese denunciava “un utilizzo errato e contrario al protocollo VAR” e chiedeva di rigiocare l’incontro.
La Commissione disciplinare della SFL ha respinto il ricorso e, di conseguenza, le richieste formulate dal Club, motivando così la propria decisione: «Dopo aver commesso un fallo, il giocatore losannese Karim Sow ha ricevuto dall’arbitro un secondo ammonimento, sinonimo di espulsione. Considerata la situazione, l’arbitro si è recato a consultare le immagini del VAR per verificare se il fallo in questione potesse costituire un’espulsione diretta. Non vi è motivo di dubitare delle affermazioni dell’arbitro a riguardo. Constatata una potenziale situazione di fuorigioco, il VAR ha inoltre mostrato all’arbitro le immagini relative a tale episodio, e quest’ultimo ha effettivamente rilevato che l’attaccante del Lugano si trovava in posizione irregolare. L’arbitro ha quindi deciso di annullare il secondo cartellino giallo — e dunque il rosso — e ha fatto riprendere il gioco».
In sintesi, recita il comunicato di SFL: «Tutte le questioni relative alla valutazione del fallo, alla sua interpretazione, alle sue conseguenze, così come a un eventuale errore manifesto di arbitraggio, riguardano fatti che sono definitivamente decisi dal corpo arbitrale, senza che la presente Commissione disponga di alcun potere di revisione».
La Swiss Football League indica che per i propri organi questa decisione è da ritenersi definitiva.