È ufficialmente cominciata la stagione 2025/26 anche per il Lugano Femminile, che si è ritrovato nella giornata di lunedì 14 luglio per dare il via alla preparazione in vista del prossimo campionato di Lega Nazionale B. A guidare saldamente la squadra è mister Giorgio Fransioli, confermato alla guida tecnica dopo l’ottimo percorso della scorsa stagione.
UN GRUPPO CARICO E REATTIVO
Il primo allenamento si è svolto in un clima positivo e determinato: «Il primo giorno è sempre qualcosa di emozionante – ha raccontato Fransioli – e ho trovato un gruppo subito bello carico, in forma e reattivo. Oltre al lavoro fisico, stiamo cercando di ritrovare subito il feeling con il pallone: è importante ritrovare confidenza e fiducia fin dai primi giorni». Il programma di lavoro prevede quattro sedute settimanali – lunedì, martedì, giovedì e venerdì – per arrivare pronte al debutto ufficiale.
L’OBIETTIVO: UN PASSO IN AVANTI
Dopo aver raggiunto la salvezza nella passata stagione, il Lugano Femminile punta ora ad un ulteriore salto di qualità: «Vogliamo provare ad arrivare tra le prime quattro della classifica – afferma Fransioli –. Sono convinto che la squadra abbia qualità, voglia e le carte in regola per fare questo passo in avanti». L’ambizione è quella di consolidarsi ai vertici della categoria e continuare nel percorso di crescita avviato negli ultimi anni.
TRE AMICHEVOLI IN PROGRAMMA
In preparazione al campionato, che prenderà il via il 16 agosto, le bianconere disputeranno tre test estivi. Il primo è fissato per sabato 27 luglio contro la Selezione Ticino, nel giorno della finale dell’Europeo femminile, al Centro Sportivo di Tenero. Seguiranno due sfide casalinghe: il 31 luglio contro gli Allievi C del Rapid Lugano e il 9 agosto contro il Milan Primavera.
DOPO L’EUROPEO, L’IMPEGNO CONTINUA
Nel commentare l’atmosfera vissuta nel Paese durante l’Europeo femminile, mister Fransioli ha sottolineato l’importanza di dare continuità al movimento: «Ho avuto la fortuna di essere a Ginevra per l’ultima partita della Svizzera, è stato emozionante vedere trentamila persone a uno stadio per il calcio femminile. Ma il 27 luglio non deve segnare la fine: deve essere l’inizio. Dobbiamo costruire la piramide, formare giocatrici e dare a tutte le bambine l’opportunità di giocare».
