Ricreare la mini Bombonera delle prime due partite 1

Crüs: ricreare la mini Bombonera delle prime partite

L’eco della vittoria del Lugano a Besiktas è lungi dallo spegnersi a 24 ore dall’impresa. In Turchia tutti i quotidiani hanno sottolineato la grande reazione della squadra svizzera e l’allenatore  Senol Günes ha dato le dimissioni venerdì mattina. Era da un anno che il Besiktas non veniva sconfitto nello stadio amico. Aveva vinto o pareggiato tutti gli incontri di campionato, coppa turca, coppe europee e persino le amichevoli (battendo Atletico Madrid e Strasburgo). Una circostanza che valorizza ulteriormente il successo ottenuto dai bianconeri.

Impresa epica

La squadra è rientrata verso le 4 all’aeroporto della Malpensa e poi ha raggiunto Lugano. Poche le ore di sonno per giocatori e staff che nel pomeriggio erano già a Cornaredo per una seduta defaticante. Ne abbiamo approfittato per intervistare brevemente il tecnico Mattia Croci-Torti partendo proprio dalla grande risonanza nazionale e internazionale del risultato di giovedì.

“Siamo stati contenti del fatto che in tanti abbiano parlato della nostra impresa. I ragazzi se lo sono ampiamente meritato perché realizzare tre gol in otto minuti è già difficile di suo. Ma segnarli nei minuti finali  contro una squadra arrancata in difesa e in una bolgia  come quella di Istanbul è qualcosa di unico e di epico. E’ giusto che i giocatori si prendano i meriti e questo palcoscenico. Una volta di più si è visto il grande carattere che ha questa squadra e in questi mesi lo sta ancora dimostrando.”

Imparato dagli errori

-Queste prestazioni fanno aumentare, come si diceva già alla vigilia, la credibilità del Lugano anche a livello internazionale.

“Ottenere risultati positivi nelle prime due partite del girone di Conference League è stato molto importante. Sono il primo che ha detto che le sfide con l’Union Saint-Gillois non erano state eccezionali, ma comunque positive. Era importante analizzarle bene per comprendere gli errori che avevamo commesso e per imparare come gruppo, come staff e come squadra. Ed è quello che abbiamo fatto a livello di analisi per poi metterlo in pratica delle due partite contro Bodø/Glimt e Besiktas.”

Bisogno di energia

-Qualcuno ha osservato che, sia in campionato sia a livello europeo, pur se cambiano gli interpreti il modo di stare in campo e il rendimento della squadra non ne risente.

“Abbiamo cercato come staff di dare fiducia al  maggior numero possibile di giocatori perché so benissimo che quando entri in queste spirali di partite ravvicinate -7 in 25 giorni e nel futuro ne avremo ancora tante- specie il giovedì sera vengono tolte non solo energie fisiche ma soprattutto nervose e mentali. Dunque è giusto ruotare il più possibile gli elementi  a disposizione per dare sempre energia che è quella che alla fine ti fa iniziare le partite nel migliore dei modi”.

Restare ai vertici

-Domenica torna il campionato:non c’è il pericolo di un’eccessiva euforia nell’ambiente?
“Dobbiamo trasformare questa euforia in consapevolezza e cercare di chiudere questo primo filotto con un risultato positivo in casa. Sappiamo che avremo di fronte un avversario forte e desideroso di rivincita perché arriva da una brutta sconfitta a Roma. Sappiamo quello che dobbiamo fare con grande rispetto per il Servette, però dobbiamo cercare di tirar fuori tutte le energie rimaste per questa ultima fatica prima delle pausa per le nazionali. Anche in campionato vogliamo rimanere attaccati al gruppo di testa.”

Cambi decisivi

-Visto che poi sarete fermi per due settimane, pensavi di puntare ancora sullo zoccolo duro o farai qualche rotazione?

“Abbiamo l’allenamento odierno e quello di domattina per capire le energie che ci sono ancora. Cercherò di comprendere al meglio chi può essere in grado di dare forza dall’inizio e chi magari può cambiare le cose a partita in corso. Le ultime tre gare insegnano che i subentranti, da Cimignani col Losanna, a Belhadj col Winterthur, per finire con Aliseda e Vladi ieri sera, hanno dimostrato che sono i giocatori in campo nel finale che determinano quasi sempre l’esito di una partita”.

Dire grazie ai giocatori

-Parliamo del pubblico. Siete reduci da un bagno in una realtà addirittura inimmaginabile da noi, ma anche nel nostro piccolo gli spettatori possono giocare un ruolo.

“Quello che abbiamo vissuto nella rinnovata Cornaredo nelle prime due partite di quest’anno – contro San Gallo e Yverdon- era stato qualcosa di eccezionale per le nostre latitudini. Non è stato così col Losanna, ma era un impegno infrasettimanale con la diretta tv. Dunque speriamo che la vittoria di ieri a Istanbul convinca tutta la gente a venire allo stadio perché penso che questa volta sia anche un dovuto riconoscimento al lavoro fatto dalla squadra nelle ultime settimane.”

 

 

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