Croci-Torti: non sarà facile stanare il GC 1

Croci-Torti: non sarà facile stanare il GC

Tutti i componenti della rosa bianconera (ad eccezione di Celar, Steffen e Vladi) hanno partecipato all’allenamento di rifinitura di venerdì mattina in vista dell’esordio in campionato previsto per sabato alle 18 quando a Cornaredo scenderà il Grasshopper di Schällibaum.

Importante ritrovare i nostri tifosi 

Al termine della seduta il tecnico Mattia Croci-Torti ha incontrato i giornalisti nella prima conferenza stampa pre-partita della nuova stagione. La prima domanda è stata la seguente: a un mese e mezzo dall’ultima partita ufficiale si riaprono le danze qui a Cornaredo. Pensi che giocare in casa sia un aspetto positivo anche pensando alle prossime partite moltissime delle quali in trasferta?

“Per noi è importantissimo ritrovare la nostra gente. Sappiamo quanto l’effetto “piccolo Cornaredo” l’anno scorso ci abbia dato una grande mano. Non vediamo l’ora di iniziare il campionato davanti ai nostri tifosi. C’eravamo lasciati a Berna con una marea di gente bianconera che ci aveva sostenuto anche se le cose non erano andate bene. Dunque da domani dobbiamo fare quello che sappiamo per tornare ad avere sempre più persone che ci sostengono e ci spingono perché noi necessitiamo sempre della forza dei nostri tifosi che purtroppo, come hai ricordato tu,  non potranno ancora vedere a Lugano partite delle coppe europee ma dovranno anche loro sobbarcarsi un lungo viaggio in quel di Thun.”

Gestire meglio Europa e campionato

-Anche oltre Gottardo ci si è finalmente accorti della forza del FC Lugano tanto da inserivi -come ha fatto stamattina un sondaggio della SRF- come candidato principale alla conquista del titolo. Come vivete a questa ulteriore pressione?
“L’anno scorso ci davano per secondi, dunque non è che cambi molto. E’ mutata la loro valutazione sull’YB, la ritengono una squadra più debole. Io sicuramente non la penso così, so che i campioni svizzeri, ma anche Servette, Basilea e altre non vorranno disputare un campionato da comprimari e spingeranno da subito per far bene. Noi dobbiamo cercare di farci trovare pronti il più possibile e cercare di fare meglio  nel periodo degli impegni contemporanei anche in Europa. L’anno scorso, ma anche in precedenza con Tami e con Celestini, abbiamo sempre perso troppi punti per strada per poter essere protagonisti in campionato. Uno degli obiettivi di questa stagione era arrivare con almeno venti giocatori a disposizione,  e al momento ci siamo. Penso che ci saranno tante rotazioni perché sappiamo che tutti questi viaggi incideranno sotto l’aspetto fisico e nervoso. Dobbiamo essere bravi in questo periodo intenso a conquistare più punti possibili”.

Decisivo chi partirà dalla panchina

-La pausa è stata molto corta. Ci eravamo lasciati con la grande delusione della finale di Coppa. In questo mese e mezzo la squadra è riuscita a staccare, a digerire, a ricaricare le batterie dal punto di vista mentale e anche fisico?
“La squadra sta bene, siamo pronti. Ho poco da aggiungere. Le sconfitte fanno parte del calcio e perdere ai rigori una finale fa ancora più male e rimane nella testa per più giorni ma le squadre forti sono quelle che riescono a reagire. Non ho dovuto tornare sull’argomento. Tutti sappiamo quello che dobbiamo fare: è giusto ripensare al passato per trarre insegnamenti e commettere meno errori possibili ma è anche doveroso guardare con molto ottimismo al futuro e cercare di scavallare la partita di domani che non sarà -credetemi- una partita che già nel primo tempo verrà risolta ma risulterà complicato sino alla fine. Non dimentichiamoci  che abbiamo solo 25 giorni di preparazione nelle gambe, farà molto caldo e dunque difficilmente ci saranno elementi in grado di disputare 90 minuti ad alto livello. Quindi chi partirà dalla panchina sarà ancora più importante del solito”.

Hajdari e Zanotti

-Per quanto mi puoi rispondere, a livello di formazione Zanotti è già utilizzabile e Hajdari, al centro di voci di mercato, potrà essere schierato contro ile GC?

“Per Hajdari c’è una trattativa in corso, non dobbiamo nascondere niente. La testa del ragazzo comunque è ancora qui a Lugano, poi nel pomeriggio discuteremo con il ds Carlos da Silva la posizione del giocatore. Finora Hajdari ha dimostrato di essere un professionista e anche mercoledì nel test contro l’Inter ha disputato una prestazione molto solida. Evidentemente le voci di mercato destabilizzano un po’ i giocatori com’è giusto che sia, però ho visto il ragazzo molto tranquillo, vedremo se in giornata ci saranno novità, in caso contrario lui è un elemento del FC Lugano. Mentre per quanto riguarda Zanotti la situazione è più delicata. Il ragazzo sta già bene però non possiamo forzarlo visto che ha fatto solo sei giorni di allenamento e ha disputato un’unica amichevole. Ci vorrà un piccolo periodo di adattamento ma sono sicuro che nel corso delle settimane riuscirà ad avere nelle gambe i minuti per  giocare dall’inizio. Comunque domani Mattia sarà già a disposizione, pronto a dare una mano ai compagni in caso di necessità, non dimentichiamoci che Zach, che contro il GC occuperà proprio il ruolo di terzino destro,  non gioca da ottobre e dunque, nonostante le amichevoli di queste settimane, ha bisogno di ritrovare ritmo e sensazioni.”

Aliseda prima punta

-Oltre a Celar domani mancherà anche Vladi che sia era infortuno nella finale di Coppa. Sei preoccupato per la situazione in attacco anche se Przybylko nelle ultime amichevoli ha fornito buone indicazioni e anche Aliseda ha fatto il suo dovere come “falso nuove”?

“Nacho non lo vedo tanto un “falso nueve”. E’ un elemento che attacca sempre la profondità più che venire incontro e giocare la palla; anche in Argentina ha fatto tantissime volte la prima punta. Quando due anni fa l’ha fatto da noi quasi in ogni partita ha segnato, addirittura in quattro gare consecutive: non è quindi una novità. Quanto a Kacper sappiamo che sta pian piano trovando il ritmo per dare una grossa mano alla squadra. Con loro due non mi sento scoperto. Anche alla luce dei tanti impegni da domani si inizia la rotazione anche in attacco”.

Deve essere forte mentalmente

-Dando quasi per assodata anche la partenza di Zan Celar, senza ovviamente chiederti dei nomi, visto che siete sul mercato alla ricerca di una punta, che profilo chiedi visto il tuo tipo di gioco e per come vedi la squadra?

*Sono molto contento dei giocatori che ho attualmente a disposizione. Sono sicuro che Vladi, nonostante tutti gli acciacchi che l’hanno frenato nel girone di ritorno, quest’anno possa assumersi maggiori responsabilità. Sono certo anche che Kacper sia un elemento che nei sedici metri poche squadre abbiano a disposizione. Dobbiamo essere bravi noi ad arrivare molte volte in zona offensiva per valorizzare le sue caratteristiche. Poi ci sono Aliseda, Bottani che sono giocatori importanti. E’ giusto che parli solo degli elementi che ho a disposizione., Anche Celar fino a nuovo avviso è un giocatore del Lugano, poi si vedrà nelle prossime ore. E’ chiaro comunque che chi arriva deve avere una sola grande qualità non fisica né tecnica ma mentale. Deve sapere dove arriva e che questa squadra ha bisogno di gente che è in grado di spingere gli altri.”

Tre ottimi innesti nel GC

-Qual è la principale insidia, se così si può dire, di un esordio in campionato? La poca conoscenza dell’avversario, non sapere ancora dove sei tu come condizione o altro?
“Più che l’insidia della prima giornata va tenuta presente la forza del Grasshopper. Non è una brutta squadra, l’anno scorso su tre partite siamo riusciti a vincerne solo l’ultima. Non hanno praticamente cambiato nessun giocatore e hanno inserito tre elementi come Maurin, che Schällibaum ha avuto all’Yverdon, De Carli (che è un  ragazzo che apprezzo tantissimo e con il quale ho avuto la fortuna di giocare a Chiasso) e Nicolas Muci, un attaccante che ha sicuramente fame. Dunque è un GC che con la cura Schällibaum si era un po’ ristabilito e aveva trovato solidità nelle ultime partite dello scorso campionato ed è riuscito a ottenere una salvezza all’ultimo contro il Thun. E’ una squadra che non è mai evidente da stanare. Ha tanta intensità e  cercherà , passatemi il termine, di romperci le scatole il più possibile. Ripeto: non mi preoccupano le insidie dell’esordio in campionato ma sapere che le cavallette non verranno a Cornaredo a fare sconti, hanno elementi molto rapidi come Abubakar e Carvalho che anche in transizione possono farci male”.

Restare umili per evitare sberle

-Tanti complimenti sono arrivati al Lugano negli ultimi mesi e ora addirittura vi danno per favoriti al titolo. All’interno del gruppo, tra i giocatori, hai visto la stessa fame e voglia di imporsi o qualcuno, non dico si senta arrivato, ma abbassa la tensione capendo di essere in una squadra forte?

-Ci sono due messaggi semplici che cerco di trasmettere quotidianamente alla squadra. Il primo è quello di tenere sempre i piedi ben saldi a terra e agire con una grandissima umiltà che è poi quella che ci contraddistingue da anni. Non dobbiamo permetterci nessun volo pindarico, ma rimare lì e mostrare ogni giorno quello che valiamo. Se abbiamo ottenuto qualcosa è perché abbiamo lavorato forte e da domani non dobbiamo assolutamente avere un’attitudine arrogante né fare i fenomeni. Ricordiamo la prima partita del 2024: che sberla abbiamo preso a  Cornaredo contro lo Stade Lausanne! I ragazzi, che c’erano già quasi tutti l’anno scorso, sanno benissimo dove stiamo andando a parare.”

Dimostrare che siamo forti

“Ma dall’altro lato -ed è il secondo messaggio-  dentro di noi deve nascere la consapevolezza che siamo una squadra forte, che vuole vincere. L’anno scorso quando si è presentata la possibilità di riaprire il campionato siamo andati a battere l’YB in casa sua dimostrando grande personalità: non abbiamo avuto paura di nessuno. Questa mentalità che porta alla vittoria la devi istaurare. Quindi giusto mantenere una forte umiltà ma avendo anche la doverosa ambizione ed alzare sempre un po’ asticella. Io sono il primo a non dovermi mai far vedere sotto pressione dalla squadra e reggere i pronostici attuali dei media rimanendo calmo sia che le cose vadano bene o male. Ma devo anche avere il coraggio di dire ai ragazzi che siamo una squadra forte e che possiamo vincere contro tutti. Ho spiegato ai giocatori che dobbiamo essere un gruppo in missione che deve sapere che in questo periodo deve fare più punti possibili, rimanendo attaccati alle prime. E’ il grande obiettivo collettivo che dobbiamo avere e che deve arrivare prima di qualsiasi obiettivo individuale.”

#noiuniti per VM e Moesano

In apertura della conferenza stampa Marzio Mellini, Head of Media & Communications del FC Lugano, ha ricordato l’iniziativa #noiuniti lanciata dal club bianconero per raccogliere fondi a favore  dell’alta Vallemaggia e della Mesolcina colpite di recente dalle alluvioni. La FC Lugano SA ha messo a disposizione 30 mila franchi per dar via a un progetto che si snoda anche oltre la partita con il GC. Dipendenti e collaboratori della società hanno già contribuito e ora lo potranno fare anche i tifosi attraverso twint o con versamento in contanti allo stadio durante il match. Il ricavato della vendita dei biglietti della partita e quello della vendita delle magliette allo Store verrà pure devoluto a favore di #noiuniti.

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