CROCI-TORTI: "LA SQUADRA CI HA MESSO IL CUORE"

Dal 2015 Lugano e Losanna si sono affrontate 24 volte ma in due sole occasioni hanno pareggiato e sempre a Cornaredo. Quello uscito domenica è dunque il primo risultato di parità in terra vodese da 14 incontri a questa parte. Un 1-1 più che meritato per una squadra che veniva da due partite difficili e che non sta attraversando il miglior momento  della stagione sul piano psicologico. Ma la reazione c’è stata ed è stata importante nonostante le assenze di elementi quali Steffen, Zanotti,  Mai, Bislimi, Belhadj e Saipi.

PARTITA NUMERO 37 IN TASFERTA

 1Al fischio finale il tecnico bianconero riconosce che si tratta di un punto prezioso “abbiamo fatto un salto in classifica e siamo quarti. Arrivavamo da due partite nelle  quali avevamo subito nove gol; ho parlato alla squadra prima del match odierno e ho sottolineato che si trattava della trasferta numero 37 in stagione, praticamente come un intero campionato giocato lontano da casa. Ho aggiunto che era normale quindi avere questa stanchezza mentale e fisica, ma che non dovevamo subire la situazione ma reagire e non mollare.”

NESSUNO HA VOLUTO MOLLARE

CROCI-TORTI: "LA SQUADRA CI HA MESSO IL CUORE" 1“Bisognava giocare in maniera diversa dal solito per riuscire a strappare almeno un punto, era una prova di orgoglio. Avevamo numerosi assenti e anche oggi qualcuno appena prima dell’inizio si è dovuto chiamare fuori. Ma non abbiamo voluto mollare, tutti ci hanno messo grande determinazione anche coloro che tornavano da infortuni e che non avevano sicuramente quel minutaggio nelle gambe, penso a gente come Aliseda e Mahou che ha voluto esserci a tutti i costi per aiutare la squadra.”

PUNTO CHE FA BENE ALLA TESTA

CROCI-TORTI: "LA SQUADRA CI HA MESSO IL CUORE" 2“Prendiamoci questo punto che fa bene alla testa e che ci fa preparare l’ultima partita della stagione con la consapevolezza che siamo lì a giocarci ancora l’Europa. Non è magari il risultato che tutti sognavano ma è un obiettivo importante per la nostra società e dunque dovremo prepararci ancora meglio”.

UN RIGORE NON VISTO DAL VAR

-Una squadra fragile avrebbe potuto cedere completamente dopo essere passata in svantaggio per l’ennesima volta, invece avete avuto la forza di ripartire e di  continuare a proporre il vostro gioco?

“E’ quello che dovevamo fare oggi nonostante le avversità reagire sempre, non mollare mai. Nel secondo tempo il Losanna ha messo un po’ di pressione ma non ha avuto le situazioni che accadevano nelle ultime partite perché ognuno dei miei ragazzi non ha mollato di un centimetro. Sono molto contento e va notato che se il VAR ci avesse aiutato magari avremmo anche ottenuto un secondo rigore sul finale quando il portiere Letica ha colpito il piede di Doumbia. E magari tornavano a casa con i tre punti.”

ERA FACILE LASCIARSI ANDARE

“Dobbiamo solo guardare al cuore dei giocatori: era facile lasciarsi andare, dopo le ultime due partite avremmo potuto veramente crollare. Invece quello che abbiamo fatto oggi su questo sintetico è la dimostrazione che la squadra ci tiene a raggiunge l’obiettivo. Lasciatemi dire che non era un momento facile e quando in questi frangenti le squadre ci mettono il cuore significa che i tifosi devono essere contenti di quello che i ragazzi hanno fatto per questa maglia”.

TUTTI AL SEGUITO DELLA SQUADRA

-Oggi avete portato a Losanna tutti i componenti della rosa, come mai?
“Negli ultimi tre anni all’ultima partita della stagione portavo tutti perché si trattava della finale di Coppa, un obiettivo clamoroso. Quest’anno ho voluto far capire che l’obiettivo che il Lugano può raggiungere arrivando quarto è ancora qualcosa di importante per noi e per la società. Quindi bisognava dimostrare di essere una squadra e di non mollare. Sono venuti anche gli infortunati e gli squalificati e tutti i membri dello staff. Non è mancato nessuno, é un segnale che ci fa onore come squadra e segno di grande rispetto da parte dei giocatori per la maglia che indossano”.

BISOGNA AVERE FORZA DENTRO

CROCI-TORTI: "LA SQUADRA CI HA MESSO IL CUORE" 3-Come si fa a preparare l’ultima partita contro l’YB a Cornaredo mantenendo il sorriso di questo tardo pomeriggio?
“Il sorriso non è mai mancato, sono sempre il primo ad accettare sia i momenti di gioia sia quelli di tristezza. Certo quando sai che puoi fare meglio e che qualcosa non va come vorresti, non è sempre facile. Come ho chiesto alla squadra però proprio in questi momenti non bisogna abbattersi, bisogna avere una forza dentro. Io sono colui che li deve trascinare e cercherò di farlo fin che avrò l’opportunità di sedere su questa panchina”.