CROCI-TORTI: INIZIO IN SALITA MA FINALE COL CUORE
Pubblico in festa a Cornaredo al fischio finale del match col Sion. Il Lugano ha ottenuto la sua undicesima vittoria in campionato e si è portato a quota 38 punti in classifica. A fine partita il tecnico Mattia Croci-Torti ha così sintetizzato il match.
QUESTIONE DI CARATTERE
“Se guardiamo alla fine abbiamo scagliato il doppio dei loro tiri e avuto molto più possesso. Nel secondo tempo abbiamo cercato in tutti i modi di vincere la partita. Quando realizzi il terzo gol nei minuti di recupero significa che non ti sei lasciato abbattere e che sei andato ancora a cercare la vittoria. Non abbiamo convinto, sono il primo a dirlo, nei primi 45 minuti non siamo stati precisi, ci hanno messo in difficoltà, non eravamo rapidi. Però alla fine il carattere è stato incredibile e sarebbe stata una beffa pareggiare una partita così cercata nel secondo tempo. Dobbiamo migliorare qualcosa dietro perché abbiamo concesso anche oggi due gol troppo semplici”.
PRENDIAMO GOL FACILI
-La settimana scorsa eri arrabbiato per i troppi gol sbagliati davanti stasera si può affermare il contrario?
“Dopo quella dichiarazione nelle due partite seguenti abbiamo realizzato tre gol per volta. Significa che abbiamo reagito e capito la lezione. Se facciamo un gol in più dell’avversario va sempre bene. Però non dobbiamo concedere gol così facili. Inizi bene la partita loro salgono una volta e prendi gol. Nel secondo tempo gli concedi un’occasione clamorosa anche se è stata solo quella. Poi dopo il gol del 2-1 gli hai permesso ancora di segnare. Se vogliamo giocare sino alla fine per i primi posti in classifica dobbiamo migliorare sotto quell’aspetto. Il responsabile sono io, dunque stasera niente festa, stiamo sul pezzo e cerchiamo le dovute contromisure per farci trovare pronti già mercoledì a San Gallo. E’ giusto guardare alle cose negative ma va anche detto che un cuore e una cattiveria simili nel cercare il risultato non sono così evidenti in tante squadre. Prima del match ho mostrato ai ragazzi una statistica che mostra come siamo la squadra che va più in svantaggio di tutte ma se siamo primi in classifica è anche perché abbiamo la media punti più alta quando andiamo in svantaggio. Ma, ripeto, bisogna cercare di agire e non solo di reagire. Era questo l’input della giornata, non è passato e quindi quello che non ha fatto bene il suo lavoro a livello mentale è stato l’allenatore.”
DOUMBIA MOLTO PREZIOSO
-Hai operato delle scelte particolari con Bislimi basso a fianco di Doumbia, Dos Santos avanzato e hai insistito con Vladi. Come li hai visti, forse non benissimo?
“Devo dirti la verità Doumbia il secondo tempo è salito. Sapevo che loro giocano con un rombo a centrocampo, con un elemento sempre dietro le linee, oggi era Miranchuck al posto di solito occupato da Berdayes che aveva messo in difficoltà il Basilea la scorsa settimana. Con Doumbia non hanno mai avuto la possibilità di giocare tra la linee anche se sono stati bravi ad attaccare la profondità con Boucharlem e Berrdayes. Ma gli abbiamo tolto tutti i palloni nel mezzo ed è quello che devi essere bravo a fare di fronte a un rombo. L’unica cosa che non ha funzionato è la rapidità che avremmo dovuto dare con la palla. Quando le avversarie sono schierate non questo modo devi agire sulle fasce per avere superiorità numerica, l’unica volta che l’abbiamo fatto nel primo tempo abbiamo fatto gol. Nel secondo tempo per contro i cambi di gioco sono stati parecchi, ho spostato a destra Mahou che alla fine ha fatto vedere cose importanti.”
PRIORITÂ NELLE SOSTITUZIONI
-Vladi si è finalmente sbloccato anche se non ha esultato perché il gol è stato un po’ strano, poi si è ripreso ma è tornato a faticare. Hai insistito su di lui tenendolo forse troppo in campo, come hai gestito la situazione rispetto a Koutsias che si poteva schierare prima?
“Tutte le partite hanno una propria storia. All’inizio non mi piaceva quello che facevamo sulla fascia sinistra, Cimignani non ha disputato una brutta partita ma volevo un giocatore che andasse maggiormente nell’uno contro uno come Mahou e più ritmo a centrocampo con Grgic. La seconda riflessione è stata di far loro male tra la linee schierando lì Bottani e Aliseda. Infatti abbiamo aumentato a dismisura le azioni offensive perché Mai trovava sempre uno sbocco. A volte anche se i giocatori meritano come Koutsias, se le partite vanno in una certa maniera, devi fare delle scelte, gli slot sono solo tre e bisognare dare priorità. Volevo cambiare ritmo a metà campo e più ampiezza sulle fasce, poi Koutsias meritava per quello che ha fatto settimana scorsa ma come tutti ha accettato la scelta di giocare dieci minuti; chi si è scaldato e non è entrato è ancora più contrariato”.
CAVIGLIA GONFIA PER VALENZUELA
-Valenzuela è parso un po’ appannato a livello di precisione…
“Ti devo fermare subito per dire che Milton ha giocato con la caviglia gonfia come un pallone per un intervento subito dopo 10 minuti. A metà tempo ha stretto i denti e alla fine ha confessato di aver proprio male. Non l’ho voluto cambiare perché non volevo perdere i cambi per il discorso fatto prima, ma ha giocato in sofferenza. Non ha voluto mollare ma sicuramente non é stata la qualità che siamo abituati a vedere da lui”.
ARIGONI E’ PRONTO
-Da quella parte, ora che Marques è infortunato, che alternative avresti?
“Arigoni si sta allenando molto bene, sono contento di lui. Lo vorrò utilizzare. Mercoledì devo già trovare soluzioni a destra per la squalifica di Zanotti speriamo di non avere problemi anche sulla fascia sinistra. Allan è arrivato in una squadra prima in classifica, ancora in Coppa svizzera e gli ottavi di Conference. Evidentemente ci sono delle gerarchie, la gente che ha lavorato finora lo ha fatto ottimamente. Lui ha capito il discorso e ha continuato ad allenarsi bene. Gli ho appena detto che il calcio va veloce e che se va avanti così verrà sicuramente utile.”
ZANOTTI PUO’ MIGLIORARE
-Mattia Zanotti è un po’ sprecato a Lugano?
“Non direi anzi no. Sta facendo molto bene e siamo tutti contenti. L’anno scorso giocava per il settimo, ottavo posto e stavolta lotta per il primo oltre che in Europa dove non aveva mai giocato. Questa stagione a Lugano lo sta aiutando a fare il salto ulteriore, mi auguro che lo faccia e che con la maglia bianconera cerchi di migliorare alcune cose e diventi un giocatore ancora più forte. Ad esempio lui va sempre sulla destra ma è bravo anche col sinistro se prende coraggio a entrare in mezzo al campo può veramente diventare un elemento che i terzini avversari potrebbero detestare. Non sono contento che noi lo troviamo troppo poco quando è largo. Abbiamo elementi come Steffen e Cimignani ai quali piace accentrarsi per giocare col mancino. Oggi il gol lo facciamo perché ho messo Bottani sulla destra e i due si trovano bene, la dinamica é cambiata in un attimo. ”
RIGORE SUL CORNER DI GRGIC
-In tv è sembrato che il rigore sia stato accordato per un tiro di Bottani respinto da un difensore ma non stato cosi…
“No è arrivato sul corner di Grgic e sul primo intervento di braccio di Bouriga. Era netto e anche i vallesani l’hanno ammesso, semmai hanno protestato sostenendo che il calcio d’angolo non ci fosse.”
RICONOSCENZA PER HAJRIZI
-Abbiamo parlato con Hajrizi a fine gara e non era contento del risultato e del suo autogol ed è ancora un po’ arrabbiato con te…
“Non ho avuto problemi con Kresh e l’ho abbracciato a fine partita. Chi non gioca non è mai contento e lui lo scorso anno ha saltato qualche match. Più in là nella sua carriera si ricorderà di me e della fiducia che gli ho dato tantissime volte. A Lugano ha sempre fatto bene e, come ho detto ieri, conservo un ottimo ricordo del giocatore che con la sua cattiveria ci ha spinto a diventare una squadra più forte. Sono una persona riconoscente e non è mai problemi con chi mi ha dato tanto. Il nervosismo gli passerà tra qualche mese.”
VINCE MA NON CONVINCE
-In generale possiamo dire che sei un allenatore molto bravo, hai un undici forte e una panchina altrettanto valida. E hai anche un aspetto fondamentale nella vita un po’ di…fortuna?
“Non mi hai fatto questa osservazione in finale di Coppa quando Sabbatini ha sbagliato il rigore o l’anno precedente quando l’arbitro non ha fischiato il fallo di Nsame su Saipi: occasioni in cui non sono stato molto fortunato. Penso semmai di avere quel pizzico di incoscienza: quando togli Bislimi per mettere Aliseda è perché vuoi cercare di vincere a tutti i costi. Ci credo sempre. Poi che in questo momento ci giri bene può darsi ma due settimane fa non sono stato molto fortunato quando Valenzuela ha incrociato al limite un avversario. Il calcio se ci credi dà. Siamo una squadra che sta vincendo ma non convincendo e se vuole essere top in classifica deve convincere sin dal primo minuto.”
”
–