CROCI-TORTI: GIOCO E CORAGGIO PIU’ FORTI DELLE CRITICHE

Tifo caloroso sulle tribune durante la partita e grandi festeggiamenti al termine con i giocatori come al solito a saltare sotto al curva. 

AVANTI NONOSTANTE I PALI COLPITI

La prima domanda rivolta al tecnico Mattia Croci-Torti nella conferenza stampa post match ha riguardato i pali colpiti nel primo tempo: hai pensato a quando ti hanno detto che eri un allenatore fortunato?
“Ho pensato che la squadra stava avendo un buon atteggiamento, che ha disputato un ottimo primo tempo e che ci si sarebbe dovuti aspettare qualcosa in più dal Lucerna. Il mio compito alla pausa è stato di tenere su di giri i ragazzi. Oggi ho apprezzato molto attitudine e atteggiamento, venivamo da un periodo nel quale si cominciavano a sentire delle critiche e quant’altro anche se i giocatori -a parte il secondo tempo di San Gallo- hanno sbagliato poche partite e hanno cercato di vincerle tutte. Poi non ci siamo riusciti anche per un po’ di sfortuna nei minuti finali. C’era nell’aria un po’ di pressione del tipo “se vuoi stare davanti deve vincere”. Ma l’hanno gestita alla grande senza perdere mai la testa ed è forse questa la circostanza più importante della nostra prestazione odierna: abbiamo controllato la gara per 90 minuti concedendo molto poco., bello così.”

LE PRIME SETTE TUTTE IN CORSA

-Pensi che le critiche che circolavano fosse un po’ ingenerose?
“Non dico questo ma sottolineo che stiamo disputando uno dei campionati più equilibrati della storia, avete visto anche settimana scorsa la capolista andare a perdere a Ginevra. Tutte le altre fanno due partite bene e altre meno.  Secondo me le prime sette sono ancora tutte in corsa per poter vincere il campionato. Quello che conta quando regna un equilibrio simile è l’aspetto mentale,  cercare di non farsi divorare dalla pressione. In sala stampa si è detto che noi non siamo abituati a occupare la prima posizione e quindi avvertiamo maggiormente la pressione. Dopo non essere riusciti a vincere la partita di settimana scorsa contro il GC, dovevamo dare un segnale che la squadra ci credeva ancora. Ed è quello che ha fatto il primo tempo, dimostrando di volere questa vittoria e di non avvertire né tensioni né pressione ma solo grande fame”.

PER NOI DIFFICILE RIPARTIRE

-E’ la prima volta che parli di pressione, è cambiato qualcosa, sentite che potete veramente vincerlo questo campionato?
“Dall’esterno la gente non si rende conto che non è tanto un problema di sentire la pressione quanto piuttosto di atteggiamento tattico delle avversarie. Tutte sono venute a Cornaredo a giocare in maniera diversa dal solito, non ci lasciano mai ripartire. Noi abbiamo elementi che sono sempre stati bravi a fare quello e ultimamente gli avversari non ci vengono mai a prendere e ci aspettano dietro, quindi cambia la maniera di giocare. Nelle passate stagioni erano al massimo una o due le squadre che ci affrontavano difendendo basse, quest’anno lo fanno quasi tutte. Sion e GC sono venute a giocare nella loro metà campo e se ripensate a come ha esultato il San Gallo quando ci hanno battuto, è stato un segnale che fa capire cosa significhi affrontare quest’anno il Lugano.”

GLI AVVERSARI SI CHIUDONO

-Dopo il match contro le cavallette avevi fatto capire che il loro modo di giocare non ti aveva esaltato ma oggi il Lucerna che era secondo con voi in classifica si è schierato allo stesso modo.

“Al GC avevo fatto i complimenti perché se erano imbattuti  da otto giornate e la loro maniera di giocare era quella significa che rende.  Per il resto mi riallaccio a quanto dicevo prima sull’atteggiamento delle altre squadre quando ci affrontano. Si dice che noi siamo i favoriti per il titolo e gli avversari si regolano  di conseguenza. In pochissime occasioni riusciamo ad andare in contropiede. Sui nostri social vengono messi dei video dei gol realizzati in passato, continuo a vedere azioni di ripartenza che negli ultimi mesi a Cornaredo non esistono. Dobbiamo imparare a gestire non la pressione ma questo tipo di gare dove è necessaria maggior pazienza e la capacità di chiudere la partita, come abbiamo fatto oggi e come in altre occasioni (penso a Pafos, Basilea, Sion, San Gallo, ecc) non ci era riuscito. Giocare senza subire gol e avere la capacità di chiudere le partite è l’essenza del calcio.”

CONTENTO DI LUKAS MAI 

-Faccio il nome di un giocatore: Lukas Mai sembrava perso ma oggi hai ritrovato un titolarissimo?

“Sono molto contento di come è tornato Mai. Nel 2025 ha disputato ottime partite e la migliore era stata a San Gallo prima di uscire per infortunio. Col Sion ho scelto lui davanti a gente che aveva giocato l’andata, era stato un segnale per il suo lavoro. E’ un giocatore in scadenza di contratto, che non ha nessuna voglia di mollare e questo mi fa molto piacere”. 

GIOCO E CORAGGIO PER VINCERE

-Hai parlato della pressione, tu hai sempre cercato di mostrare un calcio propositivo specie se confrontato a quello di GC e Lucerna in questa situazione. Sei soddisfatto di questa vittoria ottenuta non solo “coi cuoricini” ma cercata sul piano del gioco e della manovra?

“Ero soddisfatto anche di quello che avevamo fatto la settimana scorsa col GC perché alla fine era stata anche quella una buona partita. L’importante è che non perdiamo mai l’idea-base. Non dobbiamo affidarci al singolo ma al gruppo, solo cercando di giocare insieme il meglio possibile raggiungere il grande obiettivo che ci siamo posti ad inizio stagione. Quando vedo la mia squadra avere il coraggio di giocare mi fa piacere. Poi non sempre riusciamo a portare a casa i tre punti, oppure qualche volta non riusciamo a esprimerci al meglio, come contro il Basilea. Quello che conta è il risultato ma è più facile ottenerlo attraverso il coraggio”.

RESTA LA DIFESA A TRE

-Con la difesa a tre a San Gallo non era andata così bene mentre oggi il modulo ha dato risposte molto incoraggianti. Adesso, vista anche la forma di Mai, è più complicato fare marcia indietro?

“Sono state due partite diverse, i sangallesi giocavano con due esterni alti e di conseguenza i quinti dovevano fare un determinato lavoro mentre oggi sono stati chiamati a farne un altro.  Ricordiamoci che a San Gallo avevano disputato un grande primo tempo e ho sentito per ben tre volte i tifosi di casa fischiare la loro squadra. Non siamo stati in grado nel secondo tempo a soffrire come invece abbiamo fatto oggi. Il modulo conta tanto, sarà difficile rinunciare a uno tra Papadopulos, Mai e Hajdari la prossima settimana a Berna, ma quello che conta è la capacità di soffrire ciò che ci era mancato due settimane fa al Kybunpark.”

STANOTTE NON HO DORMITO

-Senza scomodare sfortuna o fortuna, cosa è passato nella tua testa quando dieci secondi dopo aver inserito Mahou sulla sinistra e spostato Cimignani sull’altra fascia, proprio loro due hanno dato vita al gol del vantaggio?
“Stanotte ho dormito malissimo. Ero sicuro che con Mahou e Cimignani sugli esterni avremmo potuto fare veramente male al Lucerna. Ma se li schieravo assieme ci sarebbe poi mancata quella spinta che uno dei due poteva dare dalla panchina nel secondo tempo. Tanti nostri risultati sono arrivati dai sostituti; sicuramente Mahou che nel secondo tempo di settimana scorsa aveva meritato di partite titolare oggi non è stato contento. Però come è entrato in campo oggi è stato notevole, poi che il gol sia arrivato con Cimignani è frutto del lavoro fatto in settimana. Abbiamo spinto tanto queste situazioni con più gente in area per non lasciare Koutsias da solo. Anche nel primo tempo se guardate le tre occasioni di Bottani è perché era sempre in area, lo stesso per Bislimi. Quello che mi è piaciuto maggiormente non è tanto aver azzeccato il momento del cambio ma il fatto che oggi i ragazzi avevano questa fame di fare gol e occupavano i sedici metri avversari. “

GRANDE PROVA DI BOTTANI

“Non mi piace parlare di singoli ma quello che ha fatto oggi Bottani è da rimarcare. Ha disputato una partita importante, era sempre al posto giusto, si vedeva la voglia di segnare ed è stato un peccato per i pali che ha colpito”.

KOUTSIAS E VLADI

-Nelle gerarchie Koutsias è già davanti a Vladi oggi?

“Vladi la scorsa settimana è stato ai box quattro o cinque giorni per un’influenza. Ha fatto fatica a ritrovare ritmo. Ho la fortuna di avere più giocatori per ruolo e questa settimana Koutsasi stava sicuramente meglio, abbiamo comunque recuperato anche Przybylko. Le scelte dipenderanno dalle caratteristiche delle partite. Koutsias mi è piaciuto per il grande lavoro difensivo svolto, ha mostrato quanto ci tenga alla squadra. Ma non è stata una bocciatura per Vladi che se mi metterà in difficoltà questa settimana potrebbe anche farmi ribaltare le scelte”.”

MAHOU UNICO A SALTARE L’UOMO

-A proposito di Mahou, lo scorso anno quando era reduce da infortunio, tu avevi detto che il vero acquisto avrebbe potuto essere lui. Oggi quando lo hai visto partire sulla sinistra e scardinare la difesa lucernese e mettere un pallone col contagiri per Cimignani, hai pensato che era finalmente il giocatore che volevi vedere?
“Il Mahou che volevo vedere ultimamente lo sto vedendo. Solo che in efficacia non era quello che attendevamo ma è l’unico giocatore del Lugano che salta sistematicamente l’uomo e nel calcio moderno c’è bisogno di elementi con queste caratteristiche e velocità. Sono contento anche per Yanick Cimignani: non era facile per lui dopo il girone di andata. Ma nelle ultime partite le statistiche sono dalla sua. Anche lui, come Mai, non ha mollato, i ragazzi da gestire sono tanti, non sono tutti sempre contenti ma mi soddisfano le reazioni caratteriali di tutti i componenti della rosa”.

IL CARATTERE DI CIMIGNANI

-Abbiamo intervistato poco fa Cimignani e ci ha detto che in gennaio aveva fatto un pensierino alla cessione ma poi aveva deciso di rimanere per giocarsi il titolo, la Coppa e la Conference League. Gli hai parlato?

“Tutti i giocatori del Lugano sanno che parla il campo. Non devo sostenere i ragazzi, se Cimignani fa quello che deve fare, se dimostra questa intensità e concentrazione si sa che è un ottimo elemento. Il campo parla sempre e adesso sta parlando per lui. Sono contento di questo: é l’ennesima dimostrazione che i miei ragazzi hanno carattere”. 

STEFFEN PRONTO AD AIUTARCI

-Steffen sarebbe entrato in campo se non fosse arrivata la rete di Cimignani?

“Ieri Renato ha dato un segnale con un allenamento completo. Desiderava esserci oggi ma dopo l’infortunio di Aliseda non volevo correre rischi con Steffen. Lui si è messo a disposizione se le cose non fossero andatE l’avrei inserito, la sua sola presenza dà qualcosa alla squadra. Da martedì riprende il lavoro al 100 per 100, cerchiamo di reintegrarlo pur con la necessaria prudenza”.