“Conterà soprattutto il carattere”
L’ultima partita di questo strano 2020 si giocherà all’antivigilia di Natale. A Cornaredo scende il Losanna, poi calerà il sipario sulla prima parte della stagione anche se il Lugano in classifica avrà ancora due partite in meno (YB, Vaduz e San Gallo una). L’allenamento di rifinitura dei bianconeri si è tenuto martedì pomeriggio. E’ stato preceduto dalla conferenza stampa di Maurizio Jacobacci che è stato invitato in apertura a prendere posizione sulle considerazioni critiche di chi ha ritenuto che la partita con l’YB si sarebbe anche potuta vincere,
“E’ un po’ una forzatura. Visto che alcuni commentatori hanno dichiarato che loro non avrebbero tolto Bottani e Lovric sarebbe bastata una telefonata e gli avrei spiegato le ragioni delle sostituzioni. Mattia fatica a disputare due partite in tre giorni, si rischia di perderlo. A San Gallo aveva avuto un indurimento ai polpacci e contro l’YB ho ascoltato anche lo staff medico e i miei assistenti che hanno paventato il rischio di non poterlo poi avere a disposizione mercoledì contro il Losanna. Quanto a Lovric ha avuto un problema muscolare e al momento della sostituzione di Bottani ho pensato di cambiare anche lui. Sandy non si è allenato domenica e ieri, è ancora a rischio e non so se potrà essere schierato domani sera. Bisogna comunque aggiungere che chi è entrato in campo al loro posto a Berna ha fatto molto bene: non penso solo a Sabbatini, Covilo è stato importante così come Daprelà che sui cross controporta ci hanno salvati, hanno portato fisicità nella squadra ed era fondamentale. Anche noi desideriamo vincere le partite però sappiamo che si sarebbe anche potuto perdere se si pensa al contatto tra Facchinetti e Ngameleu. Ho detto al difensore e agli altri ragazzi di essere attenti in quei frangenti perché si rischia di gettare al vento una partita ben giocata. I primi 20 minuti abbiamo dovuto abituarci al terreno sintetico, spiego così la mancanza di precisione. Ci siamo rifatti in seguito e nel secondo tempo abbiamo retto bene, lasciando una sola occasione con Camara all’YB. In fase difensiva siamo rimasti attivi e ogni qualvolta ne abbiamo avuto la possibilità abbiamo cercato di attaccare i campioni svizzeri, cosa non facile. Abbiamo tra l’altro realizzato due reti di pregevole fattura, dove si è vista la qualità della squadra. Adesso affrontiamo il Losanna: dovremo disputare una gara di carattere, bisognerà tirar fuori tutto quanto abbiamo in corpo per avere la meglio su un avversario difficile. Sono una bella squadra con giocatori giovani ma di grande talento. Davanti hanno elementi veloci e bravi a trovare il gol: bisognerà stare molto attenti. A centrocampo propongono Kukuruzovic che sa dettare i tempi e che ha un sinistro che fa male sulle palle ferme, lo ha dimostrato l’anno scorso e anche in queste settimane. Bisognerà cercare di limitarne il raggio di azione. Hanno anche due terzini molto offensivi che mettono cross pericolosi sotto porta. Anche noi abbiamo comunque le nostre qualità e diremo la nostra sul piano offensivo. Ma -e mi ripeto- al di là delle componenti tecnico-tattiche domani sarà soprattutto una partita dove conterà il carattere”.
-Dopo il pareggio di Berna, in un’intervista alla “Regione”, Mattia Bottani ha dichiarato che potreste farne di più di azioni come quella del primo gol. Un ambito nel quale il Lugano potrebbe migliorare è quello della personalità contro squadre che si chiudono in difesa, vedi lo Zurigo. Condivide questa visione?
“Il tasso di personalità aumenterà sicuramente già domani. Abbiamo a disposizione quasi tutti: Sabbatini e Gerndt, per fare due nomi, hanno grande personalità e questa forse è mancata contro gli zurighesi. Il carattere è una dote che si ha dalla nascita, la personalità cresce col tempo. Mi auguro che in questo miglioreremo, specie i giovani che hanno ampi margini di progresso. Penso a elementi come Lovric che sta crescendo notevolmente: sei mesi fa un gol come quello all’YB non lo avrebbe segnato, avrebbe aspettato di avvicinarsi ulteriormente prima di tirare in porta. Oggi sa di avere un valore importante e prende i suoi rischi. Anche i Guidotti, i Macek eccetera, che hanno talento e qualità tecniche importanti, devono trovare questa consapevolezza e osare. Domani ci vorrà personalità assieme al carattere. Poi bisogna considerare che di fronte c’è sempre un avversario che è lì per impedire le nostre giocate. Per tornare al match di Berna non è che abbiamo mostrato solo le due azioni dei gol, c’è stata una gran giocata di Bottani in area nel primo tempo con parata del portiere o un gran tiro di Sabbatini deviata da un difensore”.
-Mancherà Numa Lavanchy, elemento fondamentale della squadra, è anche l’unico ruolo nel quale non hai un doppione in panchina. Che si fa?
“Cercheremo una soluzione; stiamo riflettendo su chi schierare a destra. Il Losanna da quella parte è estremamente pericoloso con il terzino Flo che spinge molto e l’attaccante francese Guessand (in prestito dal Nizza) e che si sposta sulla fascia solo perché in mezzo c’è già il bomber Turkes. Dovremo coprirci e raddoppiare per evitare che la punta faccia quello che ha fatto contro il Lucerna. Sarebbe un peccato spostare Facchinetti a destra perché ha un ottimo sinistro e i suoi cross possono innescare gli attaccanti. Vedremo nell’allenamento odierno se giocare a quattro o a cinque in difesa e chi schierare”.
-La crescita di Lovric e Lavanchy è sottili occhi di tutti. E’ merito solo del fatto che giocano con continuità o anche tu e lo staff avete dei meriti?
“Il segreto è il lavoro quotidiano. Cerchiamo di parlare con i giocatori, far comprendere come muoversi in campo e soprattutto l’importanza della continuità. Non si possono alternare buone prestazioni con altre incolori, è questo che fa la differenza. Soprattutto bisogna credere nelle proprie possibilità. Ma la cosa più importante è l’allenamento, Lavanchy ha migliorato molto nei cross e si è visto quanto può essere importante il passaggio giusto al posto giusto all’attaccante. La punta deve sapere dove arriverà il pallone in modo da andare con decisione sul primo o sul secondo palo.”
-Esiste un po’ il timore psicologico che un risultato negativo domani inneschi un sentimento spiacevole dopo un anno veramente sopra le aspettative?
“Il 2020 è stato per la squadra, la società e per me un anno bellissimo, ce lo siamo goduto. Il lavoro assieme è stato piacevole e così il rapporto con i media, in fondo dei successi del Lugano ne beneficia tutto l’ambiente. Abbiamo avuto tante soddisfazioni tutti quanti, giocando ogni tre giorni ci vediamo quasi più tra di noi che con i famigliari. Mi auguro che possiamo avere una continuità nel 2021 sul piano dei risultati e su quello dei rapporti umani e del lavoro. La serenità ti permette di lavorare meglio e ti fa ottenere risultati importanti. Noi l’abbiamo avuta sia negli allenamenti sia nelle partite. Il Losanna è un avversario tosto che viene da due vittorie. Hanno vinto a Vaduz, ciò che non è facile e in casa, dopo aver subito la rete del Lucerna, sono stati bravi a ribaltare il risultato. Noi comunque vogliamo fermare il loro momento positivo e tornare a vincere a Cornaredo.”
-Per guardare avanti, riprenderete gli allenamenti il 4 gennaio e il 17 sarete già impegnati a Sion e quattro giorni dopo affronterete l’YB. Una preparazione di nemmeno due settimane è sufficiente o ti preoccupa?
“I dieci giorni di sosta faranno sicuramente bene ai giocatori specialmente dal profilo mentale. Riprendremo poi i carichi senza aver perso troppo del lavoro fatto quest’estate e fino a oggi. Potremo anche recuperare al 100% qualche giocatore. Ci aspettano poi due recuperi molti delicati: fare bene lì significherà essere tra le prime della classe. Poi ci sarà il proseguitò normale del campionato: tutte le squadre affronteranno il quindicesimo turno e avranno ancora 22 impegni prima della fine della stagione”.
-Il rischio è che i giocatori arrivino a maggio/giugno stravolti, in fondo -tra lockdown e quarantene- saranno dodici mesi che sono in ballo. Ci sarà una diversa gestione?
“Cercheremo di lavorare come abbiamo fatto nel recente passato perché abbiamo raccolto i frutti. Le esperienze fatte nei mesi della pandemia sono importanti e riproporremo quella gestione della squadra. Pensate a Bottani, per me lui giocherebbe sempre 90 minuti. Però ciò è impossibile, lui vorrebbe sempre essere in campo ma noi dobbiamo gestirlo specie quando ci sono tre partite in una settimana. Abbiamo comunque ricambi che in una maniera o nell’altra, con le loro qualità, possono contribuire ai risultati positivi. C’è ad esempio Lungoyi che è un altro che potrebbe sempre giocare. Questa è attualmente la forza del Lugano, la panchina importante e lo si è visto sabato scorso e nelle partite precedenti”
-Capitan Sabbatini è pronto a dare il suo contributo?
“Sono certo che Jonathan è pronto. Ha una mentalità da leader ed è importante per il gruppo: lo si è visto a Berna quando è entrato in campo. Anche Daprelà, Gerndt e Oss sono pienamente recuperati e per domani questo è importante.”