Celestini: volevamo assolutamente i tre punti
Vittoria meritata e convincente quella ottenuta dal Lugano che ha giocato con un uomo in meno per tutta la ripresa. Il presidente Renzetti è ovviamente felice e commosso: “la squadra è stata messa in campo in modo perfetto e ha giocato con grande carattere. Vittorie come questa fanno bene perché ti permettono di staccare le avversarie di fondo classifica e trovare maggior tranquillità nelle prossime partite”,
Dal canto suo il tecnico Fabio Celestini a chi gli chiede se sia contento della reazione dopo le ultime partite precisa che “l’eliminazione in Coppa contro il Thun non si può paragonare alla sconfitta a Cornaredo contro gli stessi avversari. Il problema è che in tante gare eravamo lì, avremmo potuto conquistare i tre punti e invece li facevano gli altri. E’ su questo che abbiamo lavorato in questi due giorni: non è possibile che le partite -ne ho contate ben sette- girino sempre dalla parte degli avversari, era ora di prendere in mano il nostro destino. Io mi sono assunto delle responsabilità facendo delle scelte e i ragazzi hanno risposto da par loro, disputando una gran partita con possesso palla i primi 45′ e con grande sacrificio nel secondo tempo Sono contento: abbiamo conquistato con merito tre punti molto importanti .”
-La prima palla-gol voi l’avete sfruttata mentre loro l’hanno fallita: è questo il succo del match?
“Nelle sette partite che non abbiamo vinto la differenza è stata che noi fallivamo le occasioni e gli avversari la mettevano dentro alla prima occasione. Se quando vinciamo è perché gli altri sono stati imprecisi e quando perdiamo è perché siamo stati dei polli non va bene. In un campionato tutto si riequilibra, oggi abbiamo fortemente voluto il successo e l’abbiamo ottenuto.”
-Quando dici che ti sei preso delle responsabilità a cosa ti riferisci ai quattro davanti contemporaneamente o ad altro?
“In generale, credo che tutti abbiano diritto di avere delle possibilità e a volte, quando le cose non girano, devi prendere decisioni che magari non hanno un grande senso sportivo, di campo, ma hanno un altro tipo di valenza. Non sai come va a finire, ma devi assumerti le tue responsabilità. E’ quando ho chiesto ai ragazzi oggi prima della partita: al di là di essere squadra, come avevano già peraltro fatto a Thun giovedì, di mettere in pratica le cose che sanno fare bene. Ad esempio Piccinocchi deve vivere con la palla, Sadiku deve fare gol (oggi ha fatto assist), Gerndt e Junior sono attaccanti ma possono anche difendere ed è quello che hanno fatto. Quindi oltre all’aspetto dell’unità collettiva oggi i giocatori si sono assunti anche responsabilità individuali, non lasciando all’avversario la libertà di fare ciò che vuole.”
-Non era facile psicologicamente resistere in inferiorità numerica visti anche i dubbi che si erano insinuati dopo le ultime partite?
“Per la verità veniamo da un importante pareggio a Sion, a Lucerna abbiamo vinto 3-0 e contro l’YB dopo una buonissima prestazione siamo stati beffati al 94′. Non ci sono stati dubbi, semmai grande frustrazione. Anche a Thun non abbiamo demeritato, alla fine il dubbio arriva perché i risultati non sono all’altezza delle prestazioni. La squadra mi sembra che vada in campo sempre organizzata, lavora bene, mi piacerebbe che facesse di più con la palla ai piedi, però oggi con Piccinocchi, Sabbatini e Bottani a centrocampo la palla lunga diventava difficile da fare, hanno cercato di tenerla e l’hanno fatto bene. Dobbiamo prendere ancora più coraggio e fiducia e aumentare questi momenti dove siamo padroni del gioco.”
-Ha vissuto oggi due partite in una, dopo il primo tempo ha dovuto stravolgere l’assetto perché un difensore era stato espulso?
“Non è la prima volta che succede da quando sono a Lugano, ricordo l’infortunio di Crnigoj in fase di riscaldamento contro il Thun in campionato, mentre Yao contro lo Xamax è uscito dopo 15′, ma anche questo è il bello del calcio. Oggi vincere dieci contro undici a Zurigo, tenere l’1-0, mantenendo 4 attaccanti in campo, credo che sia il premio a tutto il lavoro che stiamo facendo”.
-Avete messo un piccolo cuscinetto sulle ultime due in classifica, condividi il giudizio del presidente secondo cui la posizione più rassicurante renderà la squadra tranquilla e migliorerà il livello delle prestazioni?
“Chiaramente al di là delle frustrazioni, il fatto di essere sempre lì col fiato sul collo non aiuta. Ora abbiamo fatto un piccolo salto, ma importante. Questa squadra ha dimostrato già quand’ero appena arrivato di poter fare tre vittorie di fila. Era dovuto alla fiducia ia acquisita con i successi. Adesso arriviamo dall’aver conquistato sette punti in 4 partite, non è male. Vincere a Zurigo e Lucerna e pareggiare a Sion, oltre alla partita fatta con l’YB non sono imprese di poco conto. Ora concentriamoci sull’arrivo del Basilea a Cornaredo domenica prossima.”
Foto: Freshfocus