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Celestini: una squadra che da sempre tutto

Nello spogliatoio bianconero, al termine della vittoriosa sfida con il Lucerna, l’aria è evidentemente satura di soddisfazione. Molti giocatori aggiungono che con il vento odierno era veramente difficile giocare al calcio, “la palla compiva strane parabole ed era spesso incontrollabile, calibrare i passaggi era arduo, ma anche la corsa era resa problematica dalle folate di vento.”

Il presidente Renzetti predica serenità e fiducia: “siamo al terzo posto che sin dall’inizio era la collocazione nella quale vedevo la squadra. Oggi la posta in palio era notevole e un po’ di nervosismo nel finale ci sta. Abbiamo comunque l’Europa nel mirino e con questo solido impianto di gioco possiamo sicuramente farcela”.

A Fabio Celestini (nella foto Tipress con Brlek) viene ricordato che aveva auspicato il decimo risultato utile positivo che è puntualmente arrivato. Soddisfatto?

“Sì c’è grandissima soddisfazione anche perché le condizioni in cui si è disputata la partita erano difficilissime per le due squadre. Con questo vento, e l’ho vissuto già da calciatore, è difficile concentrarsi e stare in partita, non ti senti a tuo agio. Già prima del fischio d’inizio abbiamo detto ai ragazzi che i dettagli sarebbero stati importanti: chi aveva più voglia, determinazione, spirito di squadra avrebbe prevalso. E credo che in questo momento noi come squadra abbiamo qualcosa in più.”

-Grande prova a livello difensivo: avete concesso pochissimo al Lucerna?

“Vedevamo che, per tanti motivi, in primis il forte vento, non riuscivamo a sviluppare il nostro tradizionale gioco. Ho la grande fortuna in questi frangenti di avere un gruppo che si sacrifica, che capisce che la partita si sta mettendo in un certo modo e che riesce a fare  di necessità virtù. Siamo capaci di mostrare grandissimo calcio ma anche di sacrificarci in un duro lavoro difensivo”.

-Siete terzi in classifica da soli, avremmo immaginato di trovarsi lì qualche mese fa?

“Chiaramente il terzo posto a quattro gare dal termine, con dieci risultati positivi di fila sono un cammino straordinario. Solo YB e Basilea possono viaggiare a questi ritmi. Dobbiamo veramente valorizzare  il lavoro che si sta facendo e quanto si sta costruendo. Ho sempre sentito dire che il Lugano è una squadra incostante, che dopo qualche risultato positivo si rilassa, ma questo gruppo sta dimostrando che non è sazio e che cerca di fare sempre bene. Abbiamo incontrato tutte le avversarie e nessuna ci ha battuto in queste ultime dieci giornate.  Si sta crescendo tantissimo a livello di spirito e questo fornisce speranze per la volata finale.”

-A Thun mancherà Gerndt (squalificato) ma in fondo è la squadra che ha ottenuto questa serie brillante?

“Come ho già avuto modo di dire preferirei avere tutti a disposizione per poter fare le mie scelte, ma ho la fortuna di avere una rosa super disponibile. A Zurigo abbiamo vinto che tutta la difesa fuori. Non abbiamo né vogliamo alibi. Chi affronterà il Thun avrà la possibilità e la volontà di vincere la partita”.

-Avete spesso cambiato modulo di gioco ma i ragazzi hanno una duttilità notevole interpretano sempre al meglio le partite?

“Questa per me come allenatore è la maggior soddisfazione, poi i risultati possono arrivare o no. Ma essere riuscito a trasmettere che non ci sono scuse, che dobbiamo scendere in campo ogni settimana per vincere, che dobbiamo aiutarci reciprocamente, che ognuno è importante, mi gratifica.  Sono sempre sicuro è che i miei giocatori daranno sempre il 110% e questa è la più grande soddisfazione che ho qui a Lugano.”

-Sì può considerare spezzata la maledizione di Cornaredo?

“Due successi di fila e poi tanti pareggi (con punti importanti) non credo che abbiamo fatto male in casa, salvo la sconfitta con il Thun e quella evitabile con l’YB. Questi ultimi 6 punti sono tanti, vediamo che in questo campionato per nessuno è facile vincere né in casa né in trasferta. E noi nelle ultime dieci gare non abbiamo perso: è un grande risultato. Ora abbiamo, oltre alle trasferte a Thun e Neuchatel, due sfide importanti in casa contro San Gallo e Grasshopper, speriamo di poter arrivare all’ultima gara con il sogno davanti e poterlo realizzare.”

-Cambia qualcosa averlo raggiunto il terzo posto rispetto a quando lo rincorrevate?

“Se oggi lo Xamax avesse perso il divario con la penultima sarebbe stato quasi decisivo considerato anche il gol average. Matematicamente non siamo ancora salvi anche se possiamo quasi dire che il primo obiettivo stagionale è stato raggiunto. Bisogna sempre essere sul chi va là, ma siamo comunque davanti a tutti. E’ bello avanzare passo dopo passo, soffrire per raggiungere l’obiettivo che sognavi. Certamente nell’ultima partita (a Cornaredo contro il GC) ci giocheremo un’intera stagione, dobbiamo essere consapevoli di questo.”

 

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