Celestini 1

Celestini: dobbiamo giocare al 110 per cento

Rifinitura sotto una leggera pioggia venerdì mattina per la rosa luganese. Tutti presenti ad eccezione di Janko, Yao, Crnigoj e Manicone, non disponibili per problemi fisici. Al termine dell’allenamento la squadra pranzerà al ristorante 1908 dello stadio di Cornaredo e nel primo pomeriggio partirà alla volta di Berna dove sabato alle 19 è in programma il match con i campioni svizzeri dello Young Boys. A questa difficile e affascinante sfida è stata ovviamente dedicata la conferenza stampa che Fabio Celestini ha tenuto sul mezzogiorno. Si è iniziato parlando del lavoro svolto nelle due settimane di pausa del campionato.

“Abbiamo potuto continuare il lavoro di crescita, ritoccando certe cose da migliorare e insistendo sui punti positivi. E’ da un mese e mezzo che lo facciamo, proseguiamo sulla stessa strada; le due settimane ci sono venute comode  perché è un po’ come andare in ritiro. Abbiamo anche lavorato su alcuni dettagli, venivamo dalla partita con il Lucerna che è stata un po’ particolare, se si guarda solo al risultato è stata un disastro, invece ci sono state tante buone cose. Dobbiamo come tecnici essere giusti nel dire alla squadra quanto fa di bene e di male. Abbiamo curato la fase offensiva perché dobbiamo essere ancora più bravi con la palla. Sui gol ricevuti -sette in due partite- ci sono stati parecchi errori individuali che non sono allenabili. Non si tratta di concetti tattici ma di concentrazione e di mentale. Anche a livello difensivo non abbiamo fatto male almeno nel primo tempo poi il campo ha reso tutto più difficile”.

-Lei che è stato anche un giocatore di alto livello come spiega gli errori dei singoli, da dove nascono?

“Di errori ce n’erano stati anche prima ma poi nel calcio, quando fai i punti, si dimentica. Contro il Thun abbiamo fatto diversi sbagli anche a livello di concetti specie nel secondo tempo, ma abbiamo vinto. Contro il Lucerna nonostante i tre pali e i due rigori non concessi, siamo usciti sconfitti per 4-1. Ogni giocatore è diverso dall’altro quindi gli errori possono venire perché si ha scarsa personalità, per limiti tecnici in certe zone del campo, per mancanza di fiducia, eccetera. Speriamo che nelle ultime due partite abbiamo accumulato tutti i possibili errori e di non farne più nelle prossime quattro.”

-Come ha trovato i ragazzi a livello mentale dopo quella sconfitta piena di contraddizioni?

“Abbastanza bene. Tanti hanno rivisto la partita. Poi mi conoscono e sanno che il mio giudizio non è legato solamente al risultato. Se lo staff dice che abbiamo fatto certe cose bene e altre meno è perché abbiano studiato il match in tutte le sfumature. Certo perdere 4-1 quella partita è stato incomprensibile per loro perché avevano la sensazione di aver fatto bene specie nel primo tempo, poi nella ripresa abbiamo colpito tre legni e ci siamo visti negare due rigori. Quindi avremmo potuto almeno conquistare un punto. Sul 3-1 avevo la sensazione non solo che si sarebbe potuto pareggiare ma addirittura vincere. Ho visto una squadra che fino all’ultimo ha cercato di rientrare in partita.”

-Contro l’YB all’andata avete disputato una buona gara ma siete stati battuti per due errori. Si può far risultato contro i campioni svizzeri?

“Sì. Penso che le partite si possono vincere sempre e contro qualsiasi squadra: in fondo sono 90 minuti e tutto è possibile, è il bello (o brutto) del calcio. Ogni volta c’è un 60 per cento di imponderabile che non si sa bene da che parte andrà, dobbiamo essere bravi a far spostare buona parte di questa percentuale a nostro favore. E’ quanto chiedo ai ragazzi. Lo Young Boys è la squadra più forte del campionato, sarà difficilissimo. Bisogna fare tutti una grande partita, senza errori, per fare risultato. Conosciamo le loro qualità, sui cross sono micidiali. Hanno realizzato più del 70% dei gol su centri, punizioni e calci d’angolo. Poi le transizioni. Dobbiamo trovare il modo di farli centrare il meno possibile, essere molto attenti sui calci piazzati e cercare di togliergli la profondità perché negli spazi sono veramente forti. Noi dobbiamo essere bravi con la palla, più tempo governiamo noi il pallone nel loro campo, più sei vivo anche a livello difensivo. Se passi un’ora a mezzo a difesa della porta, a respingere attacchi è come aspettare il momento che ti fanno il gol. Spero di potermela giocare e che la squadra faccia una grande partita”.

-Non ci sono più pause di qui alla fine, ti sei fatto un idea di quanti punti desideresti conquistare nelle ultime quattro gare dell’andata?

“Sul piano dei contenuti vogliamo continuare quello che stiamo facendo sia con la palla sia senza. Poi non possiamo  più fare così tanti errori individuali. Sul piano dei punti sarebbe bello finire a Natale con 22, 23 punti. Deve essere il nostro obiettivo. Abbiamo due gare in casa e due trasferte difficili come Berna e Zurigo. Bisogna girare sopra i 20 punti questo è il minimo”.

-Tornerà a disposizione Fabio Daprelà: è recuperato anche sul piano psicologico?

“Mi pare di sì. Lo vedo bene, la storia della lunga squalifica e delle polemiche è alle spalle. Alla fine ho consigliato di finirla con ricorsi e non ricorsi. Gli ho detto sconta le giornate e torna a novembre: è stata una buona decisione, l’ho visto maggiormente tranquillo. Certo stare tante settimane senza giocare non è facile e rientrare in una partita importante ancora di più. Ma ha esperienza e ce la farà, inoltre sulle palle alte è un elemento che ci può aiutare molto.”

-E Crnigoj come sta?

“Con la nazionale slovena si è procurato uno stiramento del legamento collaterale mediale del ginocchio. Potrebbe essere recuperato in due o tre settimane ma il rischio è grosso. Penso che lo rivedremo nel ritorno.”

-L’YB ha dovuto fare a meno di 9 nazionali in queste settimane. E’ un vantaggio per voi?

“Sappiamo che non hanno potuto preparare la partita come noi. Ma il calcio -lo ripeto- mi ha insegnato che se anche cerchi di controllare e organizzare tutto c’è sempre un 60-70 per cento che è nell’aria. Non sai mai dove va a finire, dipende da come comincia la gara si può prendere o fare gol subito e bisogna vedere la reazione. Ti metti tutti dietro ad attendere il 95′ o continui a giocare? Contro il Thun dopo 1’30’ eravamo in vantaggio quindi anche se il loro allenatore l’aveva preparata in un certo modo, poi ha dovuto cambiare.

-Mbabu sulla fascia fa veramente paura?

“E’ un bel casino sì, ma ce ne sono diversi di giocatori che possono metterti in difficoltà nell’ YB. Fisicamente Mbabu fa la fascia 150 volte a partita e inoltre -io che lo avevo visto da centrale nelle nazionali giovanili- è cresciuto enormemente. Oltre che strapotere fisico ha grande qualità, contro il San Gallo sono andati in gol con due suoi centri da 35 metri: perfetti. Speriamo che sia un po’ stanco dopo la qualificazione con la nazionale al Final four.”

-Hai parlato della nazionale, la vittoria con il Belgio e la qualifica tra le quattro migliori europee è un vantaggio per tutto il calcio svizzero?

“Senza dubbio  anche se qui è stata vissuta come se fosse una cosa normale. In un altro paese avrebbero festeggiato per tre giorni. Siamo una naziona di appena 7 milioni di abitanti e abbiamo raggiunto il primo posto nel ranking UEFA, non so se  ce ne rendiamo conto. Abbiamo criticato Petkovic, poi questo e quell’altro. E’ allucinante:  ho già detto che mi sarebbe piaciuto tantissimo giocare in questa squadra e che è la miglior nazionale che abbia mai visto. Pensate che Petkovic ha tolto due capitani e non è successo niente e a qualcuno pare normale. Significa invece che nella gestione del gruppo il tecnico sta facendo un lavoro eccezionale, in caso contrario sarebbero emersi molti problemi, specie a livello di nazionale dove lavori 7 giorni ogni due mesi.”

-Il presidente ripete da tempo che Bottani è pronto per la nazionale maggiore; condividi?

“Per quello che lo vedo fare in allenamento senza dubbio. Per il momento è l’unico dei miei giocatori in grado di giocare nella nazionale rossocrociata.  Mattia è un  elemento diverso da quelli che Petkovic ha a disposizione. Quando devi sbloccare una partita  è ideale: lui può destreggiarsi anche in spazi corti così come partire a gran velocità in contropiede. In più ora sta anche segnando, risolvendo quello che poteva essere il suo lato meno positivo. Se continua così certamente un occhio il selezionatore glielo darà.”

 

 

Altri articoli

NewsPrima Squadra
Dal 23 al 25 novembre super offerte per il Black Friday!
NewsPrima Squadra
Dal luglio 2019  VAR anche in in Super League

Commenta l'articolo