Celestini: altra prova di personalità

Celestini: altra prova di maturità e personalità

Ennesima prova di maturità del Lugano che in questo 2019 in trasferta ha pareggiato a Sion e Basilea e ha battuto Lucerna, San Gallo e Zurigo. Al St. Jakob è terminata 1-1, un risultato più che soddisfacente alla vigilia anche se a bocce ferme c’è spazio per qualche rimpianto, pur se bisogna ammettere che i renani si sono confermati complesso solido, fisicamente prestante (vedi Balanta) e tecnicamente molto valido. Il tecnico dei ticinesi Fabio Celestini ammette di averci fatto un pensierino una volta passati un vantaggio con Sadiku: “la squadra stava bene in campo e mi sembrava che col trascorrere dei minuti la partita potesse girare ulteriormente a nostro favore visto che con l’entrata di Junior avevamo anche maggior profondità. Un po’ di rammarico c’è, poi a mente fredda ti dici che un punto qui va bene, nel primo tempo anche se non abbiamo corso pericoli loro sono stati padroni del campo.”

-Sadiku dopo la rete (foto Freshfocus) è parso un po’ arrabbiato verso la panchina.

“Non ho visto, stavo esultando. Se ce l’ha con me e fa gol, speriamo che continui così. Nello spogliatoio ci siamo abbracciati.  Quando i giocatori se ne stanno troppo tranquilli diciamo che non hanno personalità, poi se vanno leggermente sopra le righe creiamo il caso. Sono contentissimo, tutte le settimane succede qualcosina, ma è anormale che non succeda. Sadiku ha grandissima voglia di giocare dopo l’infortunio, solo che c’è un allenatore che pensa alla squadra e  non ai singoli, li considero tutti importanti, a volte stanno fuori Bottani, Junior, Piccinocchi, Sulmoni e altri. Una squadra si dimostra matura anche in queste cose e nella volontà di stringersi tutti assieme, chi comincia le partite, chi subentra e chi resta in panchina. Io a volte mi incavolo con i giocatori ed è normale che anche loro talvolta se la prendano con me. Con Bottani siamo diventati ancora più uniti di prima e con Armando ci siamo incontrati nello spogliatoio e mi è sembrato tutto meno che arrabbiato.”

-In porta c’è stata un’altra incertezza di Da Costa…

“In questo momento David non sta giocando e quindi non si può giudicarlo, poi è difficile entrare a freddo. Quando un portiere sbaglia a differenza di quando sbaglia un giocatore di movimento è più arduo rimediare.Tutti commettiamo errori, io per primo”

-Ad inizio ripresa non avete abbassato in modo eccessivo il baricentro, sembrava anche che stentavate a tenere palla?

“Rinunciato no, ma loro ci hanno costretti sulla difensiva. Avevamo qualche elemento acciaccato e il Basilea faceva grande pressione già dal centrocampo. Era molto difficile e complicato ripartire, poi dopo il quarto d’ora ci siamo ripresi ed è arrivato il gol di Armando.”

-Si può affermare che la tua squadra di partita in partita migliori quanto a personalità?

“Certamente. E’ per questo che dico che siamo capaci di fare partite come quella contro lo Xamax dove facciamo grande possesso e ci creiamo occasioni. Chi riteneva i neo castellani una squadra scarsa e li ha seguiti sabato sera contro il San Gallo si sarà accorto che hanno dominato tutta la partita e avrebbero dovuto vincere 3-0. Questo torna a ulteriore nostro merito per la prestazione fornita mercoledì. Sappiamo giocare in contropiede, sappiamo soffrire e fare la partita. Ci mettiamo temperamento e personalità, sono soddisfatto”.

-La difesa si è comportata bene anche a Basilea?

“Questa squadra ha bisogno di sentirsi bene difensivamente. Non sono un amante della difesa bassa, mi piace il pressing e la riconquista del pallone appena perso ma non scendo io in campo, so che i miei ragazzi hanno altre caratteristiche, sanno soffrire e lottare e questo li rende molto efficaci anche sul piano difensivo.”

-Avete una rosa ampia e di qualità, allora però dovreste uscire dalla  mischia di centro classifica?

“Il grande rammarico di questo girone di ritorno non è tanto e solo l’infelice esordio con il Thun, ma la partita persa al 95′ con l’YB. Se l’avessimo pareggiata oggi staremmo a dire che da nove match il Lugano non perde; è un cammino da valutare alla luce del calendario difficile che avevamo. Siamo partiti con 6 punti di vantaggio sullo Xamax (che nel 2019 ha fatto bene) eppure a otto gare dal termine i punti sono diventati 7 con una differenza reti nettamente a nostro favore. E siamo nel gruppo che può mirare all’Europa.  Cerchiamo di goderci il pareggio di Basilea e poi avremo due partite in casa, se vogliamo prendere il treno per l’alta  classifica dobbiamo assolutamente fare bene.”.

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