Braga: non meritavamo di perdere
Quando totalizzi il doppio di possesso palla e di tiri in porta, calci undici corner a zero e perdi la partita è normale che un po’ dei amarezza ti pervada. Il nuovo tecnico del Lugano Abel Braga si presenta in conferenza stampa, al termine del match contro lo Zurigo ed esordisce dichiarando apertamente che ha visto molte cose buone e qualcuna meno. “Abbiamo disputato un’ottima partita, con il 66% di possesso palla, molti calci d’angolo e grande pressione. Abbiamo però commesso qualche errore che ci è costato caro, l’avversario ne ha infatti approfittato per segnare le due reti. Poi lo Zurigo si è tirato in difesa e ci ha obbligato ad attaccare con centri alti. E’ un vero peccato perché anche sullo zero a zero avevamo avuto la possibilità di segnare. In queste partite se passi in vantaggio ricevi una bella botta di morale e porti a casa il risultato. Ma non è successo a noi quest’oggi. Non è mia abitudine dopo una sconfitta del genere far venir meno la fiducia nei giocatori e dei giocatori: questa è una cosa importante. Un cronista della tv mi ha chiesto se credo che Hajrizi e Muci siano troppo giovani per essere schierati in Super League. Io ho giocato sino a 33 anni ma a 18 ero già titolare. Devi pur cominciare a giocare e non posso sentir dire che si è perso a causa dei giovani, non è questo il calcio. Abbiamo giocato bene, continueremo a lavorare su questa strada e ribadisco la mia totale fiducia nei ragazzi. Non sono contento del risultato: non meritavamo di perdere questa è la verità. E guardate che io sono il tipo che se vincessimo una partita senza meritarlo verrei a dirvelo senza peli sulla lingua.”
-Quali sono gli errori che ha visto e qui quali lavorerà negli allenamenti la prossima settimana?
“Sono errori di tipo individuale, quante volte in una partita si sbaglia un controllo, un passaggio o un tiro: ci sta. Prendete Facchinetti, che è qui al mio fianco, ha disputato un buon match anche se ha sbagliato qualche centro, ma è normale. Purtroppo oggi due nostri errori sono costati le reti avversarie ed è questo che fa male. L’errore individuale lo puoi correggere con la fiducia e io la dò ai giocatori”.
-Lei ha deciso di non schierare in difesa Maric, è una scelta tecnica o di condizione fisica?
“E’ una decisione tra le tante che un allenatore deve prendere. Quando sono arrivato a Lugano nelle prime amichevoli ho schierato i tre difensori attuali e hanno dato buone prove. Ho inserito solo Sabbatini rispetto a quella prima formazione. Tutti avranno la loro chance. Nel corso di una partita che stai perdendo non cambio certamente un difensore ma cerco di trovare alternative offensive valide.”
-Come mai ha cambiato Muci dopo la pausa?
“Ha avuto vita dura contro il loro centrale difensivo ed è caduto qualche volta. Ho ritenuto che Abubakar potesse difendere meglio il pallone nell’uno contro uno. Nicolas è giovane e bisogna avere pazienza con lui, io gli do fiducia. Poi in generale non devo giustificarmi ogni volta perché gioca il tale o l’altro: ho 24 elementi e faccio le mie scelte.”
-Sul rigore concesso allo Zurigo e sugli episodi nell’area ospite ha qualcosa da dire?
“Mi hanno riferito che il fallo su Ceesay c’era e il rigore era netto. Ma che c’è stato anche un intervento falloso contro Abubakar e né l’arbitro né il VAR sono intervenuti. Ma non abbiamo certo perso per colpa dell’arbitro. “
-A Michael Facchinetti viene chiesto come si sente vista la fiducia del mister e la buona prova odierna.
“Con la fiducia è più facile giocare, ma da noi è cambiato anche il modo di stare in campo rispetto all’anno scorso, non credo che ci sia mai successo di avere così tanto possesso palla e aver mostrato questa aggressività. Ciò significa che abbiamo assorbito bene i concetti del nuovo mister; oggi la partita si è decisa su alcuni dettagli che non sono stati a nostro favore. Avremmo anche potuto pareggiare già nel primo tempo, poi c’è stato il clamoroso palo di Bottani che avrebbe riaperto la partita a 15′ dalla fine. Penso che abbiamo mostrato di aver carattere, non abbiamo mollato. Non possiamo giudicare l’esito sulla base di pochi errori individuali. Ogni elemento cresce sbagliando ogni tanto ma oggi la buona sorte non è stata dalla nostra parte. Dobbiamo costruire e ripartire dalle buone cose fatte. Non siamo contenti del risultato ma dobbiamo crescere come squadra”.
–