Lugano-San Gallo 2-1 (2-0) 1

Braga: “adoro lo spirito della squadra”

Due vittorie consecutive in campionato sono un eccellente viatico per il Lugano in questa difficile settima stagione in Super League. Il tecnico Abel Braga si presenta davanti ai giornalisti con la solita tranquillità e alla domanda se si ritiene soddisfatto del risultato e della prestazione dei suoi risponde con la tradizionale franchezza.

“Quando si vince va sempre bene perché in settimana si lavora per questo. Però chi era presente alla partita d’esordio contro lo Zurigo si ricorderà che avevo detto che non meritavamo assolutamente di perdere. Stasera non ho difficoltà ad affermare che anche il pareggio sarebbe stato equo vista la prestazione dei sangallesi nel secondo tempo. “

-Con le sostituzioni che ha effettuato le cose sono andate come aveva pensato?

“Assolutamente no ma è normale. Ho inserito due giovani che è la prima volta che giocano su questo terreno e inoltre in una partita delicata per come si era messa e considerate le caratteristiche dell’avversario. Giocare contro i ragazzi di Zeidler è sempre difficile, rompono il gioco in continuazione, ti attaccano molto alti e con parecchi elementi. C’eravamo preparati a uscire dal loro pressing: le due reti che abbiamo segnato sono arrivate da azioni in profondità allenate in settimana, la prima con lancio per Abubakar e la seconda con il lancio a Bottani dal quale è nato il calcio d’angolo del raddoppio. Loro sono bravi da più di due anni praticano questo schema, non è facile affrontarli. Sono contento visto che contro lo Zurigo non avevamo fatto punti pur meritando, oggi ne abbiamo conquistati tre dopo una prestazione non straordinaria. Le partite che conduci due a zero sono sempre insidiose, se realizzi il tre è finita. Oggi ho cambiato un po’ la squadra nella ripresa e il rendimento è calato, ma è normale.”

-Si sente un po’ colpevole del rendimento del secondo tempo?

“No, quando la squadra vince il merito è dei giocatori, solo quando perde è colpa mia ma oggi abbiamo messo in tasca la vittoria quindi me la godo anch’io.”

-I suoi ragazzi hanno dimostrato anche oggi di avere una grande spirito ad immagine di Ziegler, grandioso.

“E’ successa una cosa strana oggi, hanno  giustamente innaffiato il campo prima della partita ma non a metà tempo. E questo ha rallentato il pallone mentre noi abbiamo elementi molto veloci che quando la palla corre volano in gol. In ogni caso amo  molto lo spirito della mia squadra, è straordinario e fa veramente piacere sono contento con loro”.

-A fine partita tutto il pubblico ha inneggiato a lei gridando “Abel-Abel”.

“E’ gente simpatica (sorride) ma deve gridare i nomi dei giocatori, io non scendo in campo. Cerco di insegnare gli schemi più facili per andare in gol e quelli per impedire all’avversario di farci male, è questa la funzione dell’allenatore. I meriti sono tutti dei giocatori”.

-Lei è a Lugano solo da qualche settimana e si vede che la comunità cittadina la guarda già con affetto e non è una cosa consueta da queste parti.

“Non frequento molto il centro cittadino. Mangio in collina, vado qualche volta a Como a incontrare amici brasiliani, per il resto rimango nel mio appartamento quando non sono allo stadio. Ora arriverà mia mia moglie e sarà bellissimo, è questa la mia vita qui: casa-lavoro”

-A Olivier Custodio, autore della solita generosissima prestazione, viene chiesto se il caldo ha influito visto che soprattutto nel secondo tempo molti giocatori sono apparsi provati.

“Era difficile giocare con questo caldo, inoltre contro il San Gallo è sempre una partita ostica, loro mettono tanta pressione. Nel primo tempo abbiamo fatto cose molto buone poi nei secondi 45 minuti è stato più difficile specie dopo il rigore battuto due volte. Siamo felici dei tre punti conquistati ma ci rendiamo conto che c’è ancora molto da lavorare”.

-Che San Gallo hai visto dal campo, diverso da quello dello scorso anno?

“E’ la solita squadra pur avendo avuto qualche cambiamento in squadra ed essendo privi di Youan squalificato. Sono più o meno gli stessi con la medesima guida tecnica. Vogliono mettere tanta pressione e nel secondo tempo, quando hanno inserito austro elementi freschi, hanno cominciato a mettere palloni lunghi sulla testa del nuovo attaccante austriaco Schubert. E’ stato difficile gestire League pressione ma lo spirito e l’atteggiamento sono stati quelli giusti, abbiamo sofferto ma vinto.”

Numa Lavanchy conferma che le voci attorno all’acquisizione della società non hanno toccato i giocatori.

“Noi siamo una squadra vera, lo stiamo dimostrando da diversi anni. Siamo un gruppo forte e quello che succede al di fuori non ci tocca”.

-Oggi avete un po’ sofferto nella ripresa, vi ha sorpreso la voglia del San Gallo di rientrare in partita?

“Non credo, loro giocano sempre così. Peccato aver subito quel rigore che si poteva evitare, ma alla fine, nonostante la sofferenza, i tre punti sono meritati”.

-Il punteggio si è sbloccato grazie a un gol di Lavanchy con un grande controllo alla Zidane.

“Lo dico spesso a Hajrizi, quando non hai soluzioni buttala in avanti che io vado sempre. Oggi sono contento per il gol e i tre punti.”

-Ora vi attende la Coppa svizzera, ci tenete?

“Come no? L’anno scorso abbiamo fatto un bel percorso e abbiamo perso la partita con il Lucerna in casa che dovevamo vincere.  Vogliamo andare avanti ovviamente.”

 

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