Vittoria sul San Gallo con lo stadio esaurito 1

“Bella vittoria in un ambiente fantastico”

Un entusiasmo incredibile ha accompagnato l’esordio casalingo nella stagione 2023/24 del Lugano. Le tribune provvisorie piazzate dietro le porte e molto vicino al terreno da gioco creano l'”effetto Bombonera”. Sia da parte ticinese che sangallese il pubblico ha incitato per 95′ le squadre, contribuendo allo spettacolo. Alla fine ha prevalso il Lugano grazie all’accoppiata Amoura-Celar che s’era già distinta mercoledì a Losanna nella prima di campionato.

Difesa giovane ma valida

Alla fine della partita il tecnico Croci-Torti appare stremato ma felice. La prima domanda dei giornalisti non poteva che essere: seconda vittoria e secondo “clean sheet” consecutivo. Non poteva esserci modo migliore per inaugurare il nuovo Cornaredo?

“A inizio stagione discutevamo un po’ sulla stabilità della nostra difesa e ritrovarci dopo due partite senza aver subito gol dà veramente tanta fiducia a tutto il reparto.  Abbiamo inserito anche oggi un nuovo giocatore, El Wafi che era alla prima in Super League, a 19 anni l’abbiamo buttato nella mischia. Penso che tutti abbiano risposto presente. Oggi la squadra mi è piaciuta perché ha saputo soffrire. Sapevamo che avremmo potuto andare in difficoltà perché eravamo sicuramente più stanchi di loro. Nell’allenamento di ieri ho visto che nelle gambe e negli occhi dei miei giocatori c’era ancora tanta stanchezza. Però sono stati bravi, abbiamo accettato i momenti di chiara superiorità del San Gallo senza  panicare, senza lasciarci andare e questo è un segnale di grande maturità della mia squadra e soprattutto dei giovani che schieriamo in difesa. Ricordiamo che la nostra linea difensiva è una delle più giovani del campionato. E non dimentichiamo -perché è giusto sottolinearlo- nemmeno Saipi che per me ha aiutato la squadra in tutti i momenti con delle ottime scelte.”

Spirito giusto

-A proposito di scelte hai deciso di partire con la difesa a tre, poi sei passato a quattro nel secondo tempo. Hai fatto il contrario di quanto avevi fatto nell’ultima partita col San Gallo. Come mai hai deciso questi cambiamenti alla pausa tra l’altro con l’inserimento in avanti di Bottani e Amoura?

” Contrariamente a quanto era successo mercoledì, abbiamo difeso a quattro per tutto il primo tempo. Un 4-4-2 con Bislimi ed Espinosa che uscivano sui terzini avversari. Abbiamo voluto impostare a  tre come avevamo fatto contro il Losanna. Purtroppo a metà tempo Grgic ha avuto un piccolo problema e ho preferito non rischiarlo. Sapevo già che nella ripresa, con le frecce che avevo a disposizione, avremmo potuto mettere in difficoltà il San Gallo in un’altra maniera. Sono contento per quello che i giocatori hanno fatto anche dopo la pausa, sono entrati con lo spirito giusto e la cosa bella è vedere elementi come Bottani, Amoura e Steffen difendere alla morte sino al 95′.

Amoura va preservato

-A proposito di frecce da utilizzare nel corso del match, Amoura può partire titolare, visto come sta giocando in questo momento. E’ una tua scelta tenerlo fuori per inserirlo dopo come spesso hai fatto e questa scelta può cambiare alla luce delle prestazioni dell’algerino nelle prime due giornate?

“Amoura  è l’unico giocatore che non ha partecipato al ritiro in val Venosta. Aveva subìto un infortunio al piede con la nazionale algerina ed è stato sottoposto a un piccolo intervento al piede. Per questa ragione gli abbiamo concesso vacanze più lunghe e l’ho avuto a disposizione solo nell’amichevole con l’Inter dove ha giocato mezzora. Era concordato il fatto che nelle  prime due giornate cercasse di darci una mano per 45 minuti. Amoura è un elemento importante che da settimana prossima potrà giocare titolare, però quello che abbiamo cercato quest’anno è di non commettere gli errori della scorsa stagione con lui e Aliseda che avevamo perso nell’ultima amichevole pre-campionato perché avevamo forzato il minutaggio. Quest’anno non voglio prendermi rischi. Mattia Bottani avrebbe meritato di partire titolare al cento per cento questa partita ma anche lui non ha iniziato la preparazione con gli altri e ho deciso, visto che aveva nelle gambe solo 45′. di schierarlo nel secondo tempo.

Grande spinta per un’ora

“Sul calendario che ci ha imposto di affrontare i sangallesi tre giorni dopo la trasferta di Losanna, non abbiamo voluto fare polemiche. Però oggi la differenza d’intensità tra noi e loro a tratti è stata evidente. L’importante era preparare la sfida coscienti del fatto che sarebbe potuto accadere. Così è stato. Il San Gallo a tratti, specie nei primi 60 minuti, è stato superiore a livello di ritmo. Ma sappiamo che quando una squadra spinge e spinge per un’ora poi c’è sempre la possibilità di fargli male come in questi anni è accaduto più volte e come è successo anche oggi”.

A letto col sorriso

-Abbiamo parlato tanto prima della partita ma che impressione hai avuto dal campo sul nuovo stadio. Si è sentito molto il vostro pubblico ma anche gli incitamenti di quello ospite.

“Anche per i sostenitori delle squadre avversario Cornaredo diventerà un catino. Quando arriveranno i tifosi di Zurigo e Basilea già mi immagino come potranno spingere la loro squadra. Però oggi guardiamo in casa nostra: ci sono stati dei momenti dove giocare sotto quella curva e quel settore ha dato tantissima euforia e forza alla squadra. Ogni volta che facevamo una bella azione ci dava una grande mano, ogni volta che Saipi faceva un intervento nel primo tempo  c’è un boato. Onestamente giocare a calcio in questo ambiente è qualcosa di completamente diverso. Penso che le persone che oggi sono venute a Cornaredo si siano divertite e speriamo che possano  venire altre volte. Se vogliamo ottenere risultati dobbiamo creare delle piccole bolge come succede dalle altre parti. Anche le squadre avversario ne trarranno beneficio ma è il bello del calcio. L’importante è guardare in casa nostra e oggi per me è stato qualcosa di fantastico, vado a letto col sorriso e la gioia. E’ stato bello vedere i tifosi a fine partita acclamare i ragazzi. Sono spinte motivazionali che prima non avevamo e delle quali dobbiamo riuscire ad approfittare richiamando allo stadio il maggior numero possibile di persone. ”

Logiche del mercato

-Celar ha realizzato due gol in altrettante partite e Amoura è stato anche oggi bravissimo. Sarai contento ma forse anche un po’ preoccupato per il mercato?

“Queste sono le logiche del calcio. Sono due giocatori che fanno la differenza e perderli farebbe male alla squadra e alla città. Sappiamo però che il mercato ha le sue logiche e dunque dobbiamo accettarle. Ma fin che sono qui ci stanno dando il cuore e l’anima e l’hanno dimostrato anche oggi. Continuo a parlare di loro e a trattarli come giocatori del Lugano quali sono. Con il rispetto che devo loro perché comunque vada nei due anni della mia gestione mi hanno anche personalmente dato tanto.”

Auguri ad Aliseda

-Ti sei messo un po’ il cuore in pace: senti che almeno uno dei due partirà?

“Se uno dei due dovesse lasciarci so che la società correrebbe sicuramente ai ripari ingaggiando qualche giocatore altrettanto forte. L’unico dispiacere è aver perso ieri Aliseda, operato di appendicite. In queste circostanze c’è anche un pizzico di sfortuna perché “Gnacio” l’anno scorso è stato l’attaccante che a tratti ha fatto veramente la differenza. Sarebbe stato un elemento importantissimo oggi dal primo minuto e gli auguri di recuperare il prima possibile perché sappiamo che negli ultimi trenta metri è uno dei giocatori più decisivi della Super League. ”

Arigoni crescerà

-Forse è vero che Espinoza non gli ha dato una grande mano davanti ma oggi si è visto Arigoni un po’ in difficoltà nel contenere l’uomo. Possibile che non abbiamo ancora visto il vero Arigoni con continuità a Lugano?

“Secondo me Allan ha disputato una buona partita, spesso era preso in mezzo a due avversari e non sapeva se uscire subito o no. Anche Hajritzi era un po’ stanco e non l’ha aiutato tanto. Il centrale aveva un problema al polpaccio ma non ha voluto mollare e infatti ho dovuto sostituirlo per quello, sono nate da lì alcune difficoltà per Arigoni. Nel secondo tempo ne è uscito alla grande e questo dimostra il suo carattere. Ma non dimentichiamo che abbiamo giocato due partite in tre giorni senza avere ancora una condizione accettabile, nel corso delle prossime settimane vedremo sicuramente il miglior Arigoni.”

Battuta una squadra vera

-Avevi detto che era importante vincere adesso perché poi arriva il “tuor de force” europeo, quindi i tre punti di oggi ti daranno ancora più soddisfazione. La carica agonistica che avevi addosso è forse determinata anche dall’importante del successo?

“So che abbiamo battuto una squadra che settimana scorsa a tratti ha dominato anche il Basilea. Stiamo parlando di una formazione forte che il “Corriere del Ticino” ha pronosticato come seconda in classifica. Dunque abbiamo già battuta una squadra che era davanti a  noi, che aveva quattro giorni di recupero in più e dobbiamo essere contenti della vittoria. Oggi il San Gallo ha dimostrato di essere una buona squadra, fatta di ottimi giocatori. Se guardate lo sviluppo che ha avuto Witzig: per tutto il primo tempo ha fatto delle giocate di un livello molto superiore. Già l’anno corso ci aveva fatto due gol e avevamo sudato le pene dell’inferno al suo esordio in Super League. Oggi nei primi 45′ riusciva a entrare con grande facilità tutte le volte nei nostri 25 metri. Stiamo parlando di una signora squadra, Diaby difensore centrale, magari è un po’ lento ma è un incubo delle difese avversarie sulle palle ferme dall’alto dei suoi due metri, Zigi è sempre un gran portiere. Sappiamo di aver ottenuto una vittoria contro una squadra vera e non in difficoltà”.

Rischiato poco

-Ho visto qualche  scaramuccia nel finale tra le due panchine, continua la piccola faida tra voi e lo staff del San Gallo?
“Da quando sono in panchina la cosa si è placata, sono molto rispettoso nei confronti di Zeidler. Oggi tutto è nato da un episodio nel quale un nostro giocatore era a terra, il tecnico sangallese gli chiedeva di alzarsi mentre il dr. Marano lo stava curando e hanno avuto un bisticcio tra loro due. nessuno ha voluto dare ragione all’altro. C’è stata tensione nei minuti finali ma la cosa bella è che abbiamo rischiato poco, non c’è stato il temuto assalto finale, vuol dire che quasi quasi ne avevamo  più noi. Sono state parecchie le cose positive oggi”

 

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