Foto di Lugano-Losanna 23

Abascal: voglio una squadra che abbia fame

Nel clima di grande euforia dello Stade de Suisse, dove più di 30 mila persone hanno festeggiato il titolo arrivato nella capitale federale dopo 32 anni,  i giocatori bianconeri rientrano negli spogliatoi con un certo rammarico. La sensazione è che si potesse anche segnare uno o due gol in più e mettere in difficoltà fino al fischio finale i neo-campioni svizzeri. Il tecnico Guillermo Abascal sostiene che “nel primo tempo abbiamo giocato con paura, poi si è vista maggior tranquillità e buone azioni, avremmo anche potuto raccogliere qualcosa in più”.  Sul Lugano del futuro l’allenatore spagnolo dice: “Vorrei una squadra che abbia possibilità di lottare, con elementi che abbiano fame e ambizioni, gente a cui piace giocare al calcio, senza paura e che scendano in campo con l’aggressività e la tensione giusta per far male a ogni avversario. Una squadra di carattere con fisico importante, che basi il gioco sull’intelligenza”. Gli viene chiesto se preferisca una squadra giovane o con una certa esperienza?

“Quello che ho detto a proposito del carattere non ha età. Guardate Ledesma anche oggi ha saputo leggere tutte le situazioni in modo eccellente. Ma dipende dalla società: io sono pronto sia a valorizzare giovani, sia a guidare una squadra che abbia ambizioni. Molti giocatori sono sotto contratto e questo è un vantaggio: sono patrimonio della società, conoscono la piazza, hanno vissuto qui belle esperienze e anche momenti di difficoltà, sono apprezzati dal presidente e anche da me.”

La parola passa ad Angelo Renzetti: “anche oggi contro l’YB siamo stati penalizzati da errori individuali subendo gol stupidi,  com’è successo molto spesso nel corso della stagione.  Comunque il bilancio stagionale è positivo: ci siamo salvati, c’è  un po’ di rammarico perché la nostra rosa secondo me era da quarto o quinto posto. Non l’abbiamo ottenuto per via di errori di singoli, situazioni mal gestite, una campagna acquisti estiva non andata benissimo, infortuni ed energie spese in Europa.”

Alle domande sul mercato il patron bianconero risponde che “la prima cosa da fare è trovare i mezzi per farli gli acquisti. Vorrei trattenere Junior ma è tutto sulle mie spalle: sono sette anni che tiro il carro e spero che finalmente qualcuno mi dia una mano”.

Davide Mariani, del quale l’allenatore Abascal ha molto apprezzato il secondo tempo, ammette che “nella prima parte ero nervoso, ho cercato di giocare sicuro ma non tutti eravamo in partita. Volevo fare una buona prestazione e forse questo ha inizialmente inciso, poi nella ripresa i miei compagni mi hanno aiutato e tutti abbiamo giocato meglio. Peccato aver subito due gol su palle ferme perché oggi potevamo fare qualcosa di importante. A Lugano mi sento come a casa e non cambierò squadra tanto per cambiare. La cosa comunque è nelle mani del presidente e del mio procuratore.”

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