Abascal: in Coppa ci vogliono umiltà e sacrificio

Abascal: in Coppa ci vogliono umiltà e sacrificio

Venerdì mattina il Lugano ha svolto il penultimo allenamento in vista del primo turno di Coppa svizzera che lo vedrà impegnato domenica pomeriggio a Dietikon. Al termine della seduta Guillermo Abascal si è intrattenuto con i giornalisti. La prima domanda ha riguardato proprio il match di Coppa. Sarà un’occasione per allontare le tensioni e ricaricare le batterie?

“Dipende. Sulla carta  tutte le squadre di Super League dovrebbero passare il turno e invece lo scorso anno il Sion venne eliminato subito mentre il Lugano vinse ai sedicesimi per 1-0 e il turno successivo passò solo ai supplementari. Per tutte le favorite è molto difficile; l’anno scorso guidavo il Chiasso e perdemmo dal Basilea con un gol all’85’ una partita che avremmo potuto anche vincere. Queste sfide ti danno fiducia se le cose si fanno bene. Ovviamente questa partita serve anche per quei giocatori che hanno meno minuti in questo inizio di campionato e che vogliono dimostrare a chi fa le valutazioni che sono pronti e a disposizione, sono insomma allo stesso livello dei titolari.”

-Ci dobbiamo aspettare tanto turn over?

“Ovviamente si comincia dalla difesa perché siamo in emergenza. Il portiere Baumann si è infortunato e non si è allenato tutta la settimana, anche se avrei schierato Da Costa, perché sono dell’idea che in Coppa il portiere che non sta giocando titolare debba scendere in campo. Poi se dovesse convincere tutti potrebbe essere confermato.  Altri che hanno giocato poco avranno la loro opportunità, questo riguarda anche gli infortunati. E’ quasi certo che Bottani sarà a disposizione, ciò che dobbiamo valutare è quanti minuti di alta intensità ci può dare. E’ importante inserirlo il prima possibile se sta bene, perché è un elemento molto importante nella fase offensiva di questa squadra.”

-A livello di infortunati come state?

“Valuteremo domani. Yao si è allenato solo stamane per un problema al ginocchio, Piccinocchi e Sulmoni stanno rientrando piano piano, Vecsei ha svolto un solo allenamento e dovremo valutarlo. Abedini è squalificato dallo scorso anno. A centrocampo dovremo vedere bene chi sarà disponibile. Quanto agli attaccanti un elemento come Ceeasy, ora che è in un grande momento di fiducia, non può essere escluso: deve giocare.”

-Come hai visto il nuovo arrivato  Brlek?

“Dopo averlo visionato soli cinque minuti in video avevo subito dato la mia approvazione al suo ingaggio. Penso che si adegui molto bene alla mia filosofia di gioco, ti punta sempre, ti divide, sa perfettamente quando deve cambiare ritmo e quando no e soprattutto è un elemento intelligente, abbiamo bisogno di questi giocatori nella zona nevralgica del terreno. Brlek potrà scendere in campo dall’inizio e sarà valutato come gli altri, sarebbe la sua prima partita dal primo minuto: non ha fatto preparazione e solo qui si è allenato con il pallone. Però con il GC ha già mostrato in pochi minuti che può darci tanto.”

-E di Fazliu che si può dire?

“E’ sempre difficile giudicare questi elementi  nelle prime settimane. E’ giovane, è arrivato che non parlava la lingua, ha dovuto fare il salto dalla Challenge alla Super League in otto settimane non si possono pretendere miracoli. E’ il normale adattamento. Lui si sente nel gruppo e è consapevole di aver raggiunto un buon livello.”

-E’ vero che domenica eri a Genova?

“Io con tutto lo staff siamo passati sul ponte. Ho quattro o cinque persone a Genova che conosco da tanti anni, è un momento molto difficile. Jago Falque lo incontrerò lunedì. E’ una brutta situazione. La mia famiglia sapeva che andavamo là e hanno chiamato subito per quanto è successo. Il calcio ha dei valori che non si possono perdere e per me è importante la decisione di non giocare di fronte a un dramma simile, ci vuole rispetto.”

-L’anno scorso la Coppa svizzera era al terzo posto tra gli obiettivi. Però il presidente ci tiene molto, senti la pressione?

“Tutte le squadre di SL parlano la stessa lingua. Vincere la Coppa ti la possibilità di entrare nei gironi principali in Europa. E’ un’opportunità in più sia per noi sia per gli altri. E il Lugano è stato vicinissimo a vincerla qualche anno fa. Sono sei partite da disputare a duemila all’ora. Mai sottovalutare nessuno avversario, per vincere devi metterci umiltà e sacrificio.”

 

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